18. Aurora boreale

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Charles_leclerc

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Charles_leclerc Are you ready for the ride? 🤪

Irene_Tripoli Non sai stare lontano da un motore neanche in Lapponia...

Danielricciardo Ma VOI?!

F1 🙌🏻🔥

Charles16 @Danielricciardo capo ship

Vi sembrerà strano, ma il resto della mattinata e gran parte del pomeriggio lo passiamo a giocare a stupidi giochi di società trovati per caso in un baule, da Monopoli a Risiko, da Uno a Cluedo...li abbiamo fatti tutti, ma nel mentre la bufera non ha per nulla smesso, anzi. Quando è ormai metà pomeriggio, e la noia verso questi giochi inizia a farsi sentire, decidiamo di provare a sentire le guide "Ma siete sicuri che non si possa fare proprio nulla?" Domando nemmeno troppo scocciata, è quasi piacevole passare l'intera vigilia di Natale con il mio ex invece che essere sul volo diretto a casa "Mi dispiace davvero ma con questo tempo è impossibile muoversi" Riattacco facendo segno negativo a Charles che, nel mentre, si sta vestendo "Che cosa pensi di fare?" "Ora ti vesti e usciamo" Lo guardo sconcertata "Non penserai di tornartene al resort così! Io non esco di qua" Lui scuote la testa, ridendo, avvicinandosi a me "L'Irene che conoscevo non avrebbe detto di no ad un'avventura e non ti preoccupare, voglio solo fare un giro nei dintorni" Alzo un sopracciglio interrogativo "Il Charles che conoscevo...effettivamente è sempre stato così fuori di testa" "E mi amavi per questo no?" Il mio sguardo dolce lo fa arrossire mentre le fossette compaiono sul suo viso, facendo questa volta arrossire me "Può darsi" Mi volto rapidamente andando a prendere la mia tuta da sci pregando di non dovermi pentrire di questa scelta, ma in fondo non mi sono mai pentita di aver assecondato Charles.

"Sii sincera ti stai divertendo" Le mani ghiacciate, il naso perennemente rosso, i geloni ai piedi e la neve negli occhi. Penso di avere un'idea diversa di divertimento, ma quando finalmente arriviamo dove mi stava portando mi tocca ammettere che ne sia dannatamente valsa la pena. Per quanto oscurata dalla neve, la vista del lago ghiacciato è mozzafiato "Grazie" Dico sottovoce voltandomi verso di lui "E non solo per questo paesaggio" Continuo avvicinandomi per abbracciarlo, goffamente ma con tutto l'affetto che ho in corpo "Sai, mi immaginavo una vigilia diversa" Ammette prendendomi sottobraccio e sorridendomi, abbassandosi lo scaldacollo che gli copriva la bocca "Charles io mi immaginavo una vita diversa da un anno a questa parte e se sono qua oggi è anche merito tuo" "Nonostante tutto?" Mi chiede a pochi centimetri dal mio volto "Nonostante tutto". Siamo così vicini che un bacio sembrerenne quasi scontato, se non fosse per la radio delle guide che risuona nella sua tasca "Abbiamo novità?" Domanda allontanandosi da me di qualche passo "Domani mattina finirà la bufera e verremo a prendervi, in tempo per Natale" Ci sorridiamo un pò malinconici, c'è qualcosa di magico in tutta questa assurda situazione e il fatto che sia la vigilia di Natale, nonché il mio giorno preferito dell'anno, non fa altro che aumentare questa sensazione di felicità che si può percepire.

Rientrati al caldo del rifugio, e alimentato nuovamente il fuoco, decidiamo di impegnarci per preparare una cena degna della Vigilia. Una volta terminata, e posso assicurare che era squisita, ci mettiamo sul pavimento davanti al camino, con solo la luce del fuoco ad illuminare la stanza "Sai quando ero piccola la Vigilia aprivamo i regali, dopo cena. Mi ricordo che passavo ore a sistemarli sotto l'albero come meglio credevo e poi tormentavo tutti nell'attesa, li facevo uscire di testa! Poi ci mettevamo tutti in salotto e uno alla volta aprivamo i numerosi regali che avevamo, per poi aspettare insieme la mezzanotte" Gli occhi mi brillano al ricordo della mia infanzia, particolarmente fortunata e felice, nonostante tutto "Noi invece aprivamo i regali la mattina di Natale, correvamo in salotto tutti entusiasti di scartare i pacchetti" Anche Charles ora è emozionato "È il primo Natale che passo lontano da loro" ammette con un filo di tristezza nella voce "Sono felice di essere qua con te" Dico dopo qualche minuto, rompendo quel sacro silenzio che si era venuto a creare "Vieni con me" Mi prende la mano portandomi in camera, dove il tetto vetrato, caratteristico della Lapponia a quanto pare, mostra un cielo apertosi dalle nubi, le stelle e la meraviglia più grande: l'aurora boreale.
"Sembra la scia della slitta di Babbo Natale" dico ridendo sedendomi a gambe incrociate sul letto, mentre lui copia il mio gesto e, afferrando una coperta, ce la posa attorno alle spalle. Poso la testa vicino alla sua, facendole sfiorare, mentre non distolgo lo sguardo dal cielo che ci sovrasta. Dopo pochi istanti mi accorgo, però, che lui non guarda come me l'aurora, bensì è leggermente voltato verso di me, abbastanza da osservarmi ma allo stesso tempo far sì che la mia testa rimanga posata alla sua "Che c'è?" Domando imbarazzata voltandomi ora completamente nella sua direzione e osservandolo negli occhi, leggermente illuminati dalle stelle "Sei molto più bella tu che quella" risponde facendo un cenno al cielo e allo spettacolo di colori che ci offre "Sappiamo che non è vero" "Lo giuro, non mi stancherei mai di guardarti" Arrossisco, per la centesima volta in questi giorni, mentre ora nemmeno io riesco a distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
"Sai, se solo avessi saputo l'ultima volta che ti ho baciata che sarebbe stata l'ultima, l'avrei fatto più forte, con più desiderio, con più amore, perché magari così non saresti scappata. Ho capito tante cose da quando non ci sei più. Ho capito che il caffè alla mattina è meno dolce, che il freddo fa più male, che il letto vuoto è dannatamente triste. Ho capito che la pioggia non è la stessa, che una giornata di sole non è altrettanto luminosa e che un viaggio non è un'avventura, se fatto da solo. Ho capito che non può esistere Charles senza Irene, che non posso sorridere senza il tuo sorriso. Sarò smielato, dannatamente smielato, ma ho dovuto perderti per capire quanto dannatamente fortunato fossi ad averti" Si interrompe quasi per riprendere fiato, mentre io rimango immobile e in un rigoroso silenzio "Sai, l'aurora mi è stata descritta molte volte, ma non mi mancava fino ad oggi, perché non sapevo cosa volesse dire viversela, così l'amore non mi era mai mancato, pensavo fosse la normalità, ma mi sono bruscamente reso conto che non è così. A me non interessano i trofei, le vittorie, i pareri degli altri o la gloria, perché se non condividi tutto questo con qualcuno allora non lo vivi realmente. Ed io, bambolina, ho capito che se voglio vivere questo con qualcuno, quel qualcuno sei e sarai per sempre tu".

C'è un momento nella vita di una ragazza di 20 anni in cui sai che stai crescendo, lo senti e non puoi impedirlo. La vita ti cade rovinosamente addosso come un macigno, entri nel mondo dei grandi e non c'è niente e nessuno che possa scappare a questo istante. Per me il momento è arrivato ora, la notte della Vigilia di Natale del 2019, così lontana da casa eppure con il cuore così caldo d'amore. Per una volta decido di mettere da parte l'orgoglio, che mi sta solo facendo del male, le paure, che mi bloccano da tutta una vita, e di provare ad essere felice, perché solo questo mi merito ad oggi. Prendo il volto di Charles tra le mani, il cellulare suona la mezzanotte, è ufficialmente Natale e se i miracoli non accadono stanotte, allora forse non accadranno mai. Mi avvicino accarezzandogli le lacrime che inevitabilmente scendono sulle sue rosse guance, gli occhi buoni, le mani tremanti, i capelli scompigliati e le fossette marcate. Il profumo di Charles. Mi avvicino, lentamente, e lo bacio. Un brivido percorre tutto il mio corpo. Vi ricordate quando vi parlavo dei brividi strani, bellissimi, unici? Ecco, questo è uno di quelli. Le nostre lingue si incontrano, l'aurora prosegue sopra di noi, la neve cade lievemente dal tetto andando a formare silenziosamente ulteriori grumi che domani brilleranno alla luce del sole, ma per ora entrambi vorremmo solo che questa magica notte non finisse mai.

Buon Natale⭐❣

Irene /Charles Leclerc/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora