Non basta un raggio di sole
un cielo blu come il mare
perché mi porto un dolore che sale, che sale
si ferma sulle ginocchia che tremano
e so perché
E non arresta la corsa
Lui non si vuole fermare
Perché è un dolore che sale, che sale e fa male
Ora è allo stomaco, fegato, vomuto fingo ma c'è
E quando arriva la notte
E resto sola con me
La testa parte e và in giro in cerca dei suoi perché
Né vincitori né vinti
Si esce sconfitti a metà
La vita può allontanarci
L'amore continueràRiascolto per la centesima volta questa notte la stessa canzone, curioso fosse anche l'unica che sapesse prima di conoscere me? Non lo so, forse erano segnali che io semplicemente non ho voluto cogliere o forse non ci sono colpe, doveva andare così e basta. Chiudo di rabbia il telefono e vado in camera di Carlos, trovandolo beatamente addormentato, mi faccio spazio tra le coperte sperando che la sua presenza mi faccia dormire ma, al contrario, fa svegliare lui "Mhm tutto bene?" Si stropiccia gli occhi andando per accendere la luce, ma lo fermo "Posso dormire con te?" Anche nel buio più totale sono sicura di essere arrossita e che lui mi stia sorridendo "Certo niña, vieni qui" Mi avvicino a lui, sentendo subito il suo calore riscaldarmi "Posso fare qualcos altro?" "Promettimi che andrà tutto bene" Lo sento muoversi nuovamente, mettendosi seduto e questa volta accendendo veramente la luce, svelando il mio viso seriamente intaccato dalla notte in bianco "Però tu sfogati, se no non andrà mai nulla bene" Abbasso lo sguardo ma lui prontamente me lo fa rialzare, incrociando i suoi occhi marroni, certo non sono gli occhi glaciali di Charles ma hanno un loro perché anche questi color nocciola scuro "Ti fidi di me?" Mi chiede ed io istintivamente mi butto tra le sue braccia scoppiando, finalmente, in un pianto liberatorio, un pianto che avevo in sospeso da giorni e che, per un motivo o per l'altro, continuavo a trattenere dentro di me. Quando dopo molti minuti riesco a placarmi, anche grazie alle sue stupidissime battute, mi convinco a raccontargli tutto, tutti i dubbi, le insicurezze, i rancori. Alla fine ci addormentiamo così, abbracciati e stremati da questa infinita notte, ed io torno a dormire bene, quasi serenamente, quasi felicemente.
Irene's story
landonorris ha risposto alla tua storiaIn che senso stai a Madrid con lui e non a Londra con me?
IN CHE SENSO
Landooo, giuro che è stato un caso!
Voi non me la contate giusta
🤔Usciti dallo stadio Carlos è felice come un bambino ed io non posso essere da meno "Ma il secondo goal? Cioè magia pura" Rido addentando il mio fantastico hamburger continuando ad ascoltare la sua incessante telecronaca sulla partita, come se guardarla non mi fosse bastato "Ma hai pensato di fare il calciatore invece che il pilota? Mi sembra ti appassioni di più" "Avessi i piedi" Risponde lui ironicamente "Ah quindi ce li hai per fare una staccata in curva a 300 km orari però non per calciare un pallone?" "Non sono così bravo a- no ok effettivamente sono un talento nelle staccate" Scoppiamo entrambi a ridere sedendoci nel frattempo su un muretto poco distante dallo stadio, ancora meravigliosamente illuminato in questa fresca serata madrilena "Lando è geloso" Gli dico guardando il cellulare e sorridendo "Oh per quella? Possiamo fare di meglio" Lo osservo confusa mentre afferra il telefono e mi scatta una foto "Così và meglio" "Carlos Sainz Junior cosa hai appena fatto?" "Niña quel bimbetto deve ancora capire come và il mondo" Ridiamo, per l'ennesima volta, sicuri di un imminente risposta da parte del pilota inglese
Carlossainz55
MagiclandPiace a Irene_Tripoli e altri
Carlossainz55 Mi piace di te che quando ti fanno male, tu non riesci a ricambiare con la stessa moneta, ma ricambi sempre con amore, anche se hai un casino dentro. 🌻
Irene_Tripoli #tusai
landonorris Vi odio, oggi più che mai
Milk&chilly 🤔🤔
"Sei un pò-" si interrompe allungando la mano per pulirmi l'angolo della bocca, evidentemente sporcato dalla salsa del panino "Vuoi fare una scena da film?" Gli chiedo ridendo sporcandomi, volontariamente, il naso con la stessa salsa "Tipo ora ti pulisco nuovamente e poi ti bacio? Non è da me" Ride spostando il dito, prima posto a lato della mia bocca, sul mio naso, ripulendolo "E poi non penso sia quello che vuoi" Siamo molto vicini, cosa che solitamente non mi imbarazzava, eppure ora è come mi rendessi conto di qualcosa di strano rispetto alla nostra normalità "Non lo sai? Chiodo scaccia chiodo..." E in fondo una parte di me cercava proprio quello, la reazione che solo un contatto fisico con un'altra persona può darti, il far capire al proprio corpo, alla propria pelle, alla propria mente e, soprattutto, al proprio cuore che non è più un'esclusiva. Non provo nulla per Carlos e non vorrei nemmeno, non fraintendetemi, ma ora come ora lo vedo solo come un bel ragazzo con cui provare sensazioni che possano farmi dimenticare di Charles. Siamo in silenzio, senza più ridere, a fissarci, io gli trovo così tanti difetti che nemmeno esistono e a ben pensarci ne trovo a tutti, tranne che a lui, curioso no? Per me ad oggi solo lui è perfetto, nei suoi lineamenti, le sue fossette, i suoi occhi azzurro-verdi, i suoi capelli scompigliati, le sue mani magiche, i suoi addominali, la sua risata, il suo accento, il suo profumo...Eppure devo capire che è ben lontano dall'essere perfetto e che ormai non dovrei nemmeno pensarci.
"Irene so che stai male, ma rovinare la nostra amicizia non risolverà le cose" Abbasso lo sguardo sentendomi improvvisamente così stupida "Scusa Carlos, davvero, non so cosa mi sia preso" Mi alzo di scatto dal muretto, allontanandomi da lui "È proprio un idiota ad essersi lasciato scappare una come te" "E io sono una cretina ad avergli creduto, no?" Scuote la testa riavvicinandosi a me e prendendo le mie mani "Non è colpa tua, non può essere colpa tua" Mi sorride, buono, per poi avvicinarsi sempre più "Quindi se come amico io ora ti aiutassi a risolvere questa situazione, andrebbe bene?" I nostri nasi si sfiorano mentre io chiudo gli occhi costringendomi a non pensare a nulla "Resterà un nostro segreto Carlitos, non ti preoccupare" Non faccio in tempo a finire la frase che le mie labbra vengono risvegliate dalle sue, fredde e con un sapore così sconosciuto da farmi sussultare. E mi dà così fastidio che nonostante tutto io ora, mentre quel santo di Carlos mi sta baciando, e vi assicuro che uno spagnolo sa come si dà un bacio, stia ancora pensando a Charles e a come i brividi di ogni suo tocco non li proverò mai più.
STAI LEGGENDO
Irene /Charles Leclerc/
Fanfiction"Irene i cantautori dicono che l'importante non è quante volte cadi ma se hai il coraggio di rialzarti Ma dopo mille cadute roventi Non ci resta che imparare a vivere come i serpenti" Pinguini Tattici Nucleari 1 in #F1 (gennaio/febbraio 2020)