9. It's time for champagne

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Usciti dal locale ormai l'alba comincia ad illuminare Montecarlo e la sua magica spiaggia con tutte le sfumature che solo un giorno così può dare. Ho sempre amato questa sensazione, uscire dalla discoteca con il sole che sorge, i piedi che fanno male e la testa che gira, ma qui nel Principato sembra essere tutto elevato al quadrato, ed è bellissimo. Sfilo le scarpe incamminandomi verso casa aggrappata al braccio di Charles, che è decisamente più stanco di me "Non sei abituato a questa vita" Gli dico ironica ma con un velo di serietà "Già, non ho molto tempo per fare queste 'follie' " mima in aria le virgolette continuando a fissare la strada deserta davanti a noi "Caro mio non hai idea di cosa sia una follia!" Lo tiro per il braccio facendolo correre il più veloce possibile, ridere e gridare incurante del silenzio tombale che stiamo infrangendo. Arrivati in appartamento prendo una bottiglia di champagne ed esco nel piccolo terrazzino con la meravigliosa vista sul mare "Ora facciamo qualcosa di bello" dico e, vedendolo interessato, proseguo "A Spa non c'ero, Monza tanto meno...è arrivato il momento di fare il nostro podio" Prendo il cellulare e imposto prima l'inno monegasco e poi quello italiano, cantato a squarciagola da entrambi, infine la classica musica di sottofondo accompagnata dal mio, non tanto leggiadro, urlo "It's time for champagneeee" Inizio a scuotere la bottiglia e la stappo, inondando me e il mio ragazzo, senza dar troppo peso ai nostri abiti non certamente adatti alla situazione "Sei pazza" mi sussurra lui afferrando la bottiglia e bevendone parte del poco contenuto rimasto, sedendosi poi su una delle due sedie in ferro del tavolino e facendomi accomodare sulle sue gambe "Ti piaccio per questo no?" Lui annuisce sorridendomi e nei suoi occhi, in cui si riflette la luce sempre più forte del sole crescente, leggo una purezza mai vista "Mi hai cambiato la vita Charles, sappilo" Gli lascio un bacio sul naso e mi volto ad osservare nuovamente il mare, stringendomi maggiormente a lui più per bisogno di affetto che per il pungente freddo "Promettimi che qualsiasi cosa accada rimarrai, ho bisogno di te bambolina" Posa la testa sulla mia schiena e a me quasi scende una lacrima di gioia, che bello è!
Quando dopo molti minuti ci alziamo per andare, finalmente, a dormire, il sole è alto e si iniziano a vedere le prime case svegliarsi; vado a struccarmi convinta di ritrovare Charles sveglio ad attendermi per addormentarci 'a cucchiaino' come ormai abitudine, ma lo trovo beatamente addormentato in mezzo al letto, con il viso già sognante. Mi sdraio lentamente al suo fianco accarezzandogli la testa e disegnando piano le linee del suo viso fino ad arrivare alle fossette che, proprio in quel momento, si mostrano rivelandomi per un breve istante il fatto che Charles non sia poi così addormentato come credevo
"Ti amo" sussurra così piano da non farsi quasi udire e poi si volta lasciandomi più spazio. Ci metto molto tempo ad addormentarmi, ripenso alle sue parole che mi hanno completamente pietrificata, so che probabilmente domani nemmeno se le ricorderà o, peggio, magari non vi dà il valore che vi dò io. Sarò strana io, ma il 'ti amo' non lo dico a chiunque e tantomeno così rapidamente, anche se questo dubbio me lo ero posto anche io, amo Charles Leclerc? La parte impulsiva di me grida sì, lo sveglierebbe e ci farebbe l'amore ora, ma la parte riflessiva e codarda ha solo un mare di paure e dubbi che mi tengono sveglia per ore.

Irene_Tripoli
Montecarlo, Monaco

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Irene_Tripoli Il mio posto del cuore🦋

GiuliaC Manchi amore

landonorris La maglia in spagnolo è per @carlossainz55

Charles_leclerc Grazie del Ph. eh😬

"Sei sicura vada tutto bene? È un periodo che ti vedo parecchio strana" Mi dice Charles infilandosi le scarpe mentre io rimango seduta sul divano a fissarlo "Certo che và tutto bene - mento - ma mi mancherai da morire" Dopo il suo compleanno le cose sono proseguite perfettamente come prima, solo che a me quelle due paroline e i conseguenti dubbi non sono ancora uscite dalla testa e, ancor peggio, dal cuore.
"Tieni duro questo weekend, poi torno e facciamo tutto quello che vuoi" "Anche comprare cose per casa?" Domando sapendo quanto possa essere annoiato da questa mia maniacale passione per gli arredi "Anche rifarla tutta se vuoi" Ci alziamo contemporaneamente e ci stringiamo forte, non voglio lasciarlo andar via "Fai il bravo in Messico e vai piano" Charles scoppia in una contagiosa risata per poi lasciarmi un bacio sulle labbra "Non posso promettertelo questo" sorrido saltandogli praticamente addosso, così da essere presa in braccio con le gambe avvinghiate al suo bacino "Mi mancherai Irene" "Anche tu scemo" Gli lascio un altro, ennesimo, bacio sulle labbra, salvo poi fermarmi prima che venga eccessivamente distratto e perda il volo "Penso possa bastare" dico staccandomi e posando nuovamente i piedi a terra "Non so, non era male come idea" Mette le mani sui miei fianchi tirandomi a sè e tornando a baciarmi, sta volta con più desiderio "Charles" mugugno non venendo ascoltata "Charles!" Gli dò un leggero spintone così da separarci "Devi andare" scuote la testa con aria sconsolata "E se mi dessi malato?" Afferra la borsa e và verso l'uscita "Sappiamo entrambi che non vedi l'ora di tornare in pista" Gli sorrido e lo osservo mentre esce dalla porta, facendomi l'occhiolino.
Mi manca già così tanto.
In questi giorni siamo stati costantemente insieme, tra Londra, Montecarlo e Milano, non era prevista così tanta malinconia nel salutarlo, seppur per così poco tempo. Sospiro voltandomi verso la vuota e silenziosa casa, osservo le sue foto sparse ovunque e la sua felpa buttata sul divano senza la minima cura. Mi sento stupida anche solo ad aver avuto dei dubbi su tutto questo, non mi rendevo conto di quanto la mia vita sia piena grazie a lui, di quanto io sia 'semplicemente' felice.


Irene /Charles Leclerc/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora