Vedo i suoi occhi aprirsi lentamente mentre il suo fiato sembra stabilizzarsi, incrociano i miei ed io istintivamente sorrido "Devi smetterla di farmi venire certi colpi" Dico quasi ridendo mentre lei mi sorride, naturalmente "Devi smetterla di andartene" Risponde, probabilmente senza nemmeno capire cosa stia succedendo, ma facendo ugualmente perdere un battito al mio cuore. Siamo così vicini, la sua testa fra le mie braccia, le mie mani stringono le sue e i nostri occhi sono incatenati, non resisto, non posso. Mi avvicino lentamente sfiorando le sue labbra, dolci e calde, morbide proprio come le ricordavo ma subito la realtà torna a cadere su di noi "Ecco di qua" La donna di prima entra non appena mi separo da Irene, seguita da Nicholas e quello che dice di essere un medico. L'inglese non mi degna di uno sguardo, come giusto che sia si getta subito dalla sua ragazza prendendola ora fra le sue braccia e baciandole la testa, è terrorizzato quanto me e come biasimarlo, nessuno vorrebbe mai perdere un angelo come lei "Amore mio come ti senti?" Le chiede affanosamente mentre lei si tira seduta con le poche forze che ha "I-io credo di aver avuto un attacco di panico" Si volta verso di me ora seria e perfettamente a conoscenza della nostra situazione, mio malgrado "Ma ora stai meglio? Ti prego Irene dimmi che stai bene" La voce di lui è sofferente e lei gli sorride baciandolo e stringendosi a lui facendolo calmare, mi fa impazzire vedere quei gesti che un tempo dedicava a me, quelle attenzioni che mi regalava quando ero io a soffrire per lei, quando quei sorrisi erano miei, quando quegli occhi illuminati guardavano i miei e le sue braccia si sostenevano alle mie.
"Ti amo" Le dice lui accarezzandole la schiena "Anche io" Risponde facendomi capire essere arrivato il momento di andarmene, senza dir nulla esco e torno al mio tavolo come se nulla fosse successo e se devo essere sincero sono perfino sollevato da quanto successo, in primis per il bacio, anche se rubato è stato magico, e poi perché dopo aver rischiato il peggio, vederla felice con un altro non è poi così male.Irene
Sorrido all'infermiera che mi fa alzare dal letto rassicurandomi, avvicinandomi a Nicholas che mi prende sotto spalla e mi riaccompagna verso il motoscafo che ci porterà all'albergo.
"Ora che siamo soli mi dici cos'è successo?" Lo guardo confusa così si spiega meglio "Come mai ti è venuto quell'attacco di panico? È successo qualcosa?" Mi stringo nelle spalle respirando l'aria fresca di Venezia prima di rispondere con metà della sincerità che si merita "Non lo so forse mi ha fatto strano tutto questo" Lui annuisce lasciandomi un bacio sulla testa ma leggo nei suoi occhi come anche lui sospetti ci sia ben altro dietro, altro di nome Charles Leclerc.La notte è inutile dire come io non chiuda occhio, mi rigiro per molto tempo decidendo poi di alzarmi ed uscire sul balcone della stanza per scrivere cosa penso, è il mio modo preferito per far uscire tutto quello che sento e in qualche modo liberarmene. Finisco così a pubblicare un post strappalacrime di cui probabilmente mi pentirò quando il sole sorgerà ma che ora mi sembra la migliore scelta possibile, l'unica cosa da fare
Irene_Tripoli
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Irene_Tripoli Magari un giorno, da adulti, ci reincontreremo e con lo stesso imbarazzo di un tempo, ci saluteremo; tu mi dirai che hai iniziato a fumare, che sei sposato e hai dei bellissimi bambini. Io ti dirò che di fumare non ho mai smesso, che sono anche io sposata...E felice. Ti racconterò della mia vita, che finalmente ho comprato casa e che il viaggio che avevamo in programma da giovani sono riuscita a farlo. Tu mi dirai che non sono cambiata in niente: ho sempre quella faccia buffa, sempre quei vizi che tu hai cercato di togliermi, che nonostante siano passati anni continuo a trovarmi milioni di quei difetti che tu in tutti i modi cercavi di farmi capire fossero bellissimi. Capiremo, guardandoci negli occhi, che è tutto passato e che senza nessun rimorso continueremo la nostra vita. Ma io, solo in quel momento, ti sussurrerò che a mio figlio ho dato il tuo nome. 💙🦋
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13 febbraio 2020
Osservo per l'ultima volta la nuova vettura che ci accompagnerà per tutto l'anno voltandomi poi verso il retro del palco e tornando dai due piloti entusiasti.
"Allora mi pare che al mondo sia piaciuta" esordisco vedendoli annuire sorridenti "È super cool" Risponde Lando venendo poi interrotto dallo spagnolo "Ma la domanda più importante è...Vincerà?" Scoppiamo tutti e tre a ridere mentre il vociare della sala adiacente si fa sempre meno forte fino a scomparire quasi del tutto, segno che prmai anche gli ultimi giornalisti hanno abbandonato i loro posti "Dipende dai piloti" Dico con aria di sfida e vedendo la faccia di Carlos diventare a un tratto seria, ma con quel suo solito pizzico di immancabile ironia "Dipende dal lavoro fatto da voi ingegneri" Alzo un sopracciglio incrociando le braccia al petto "Volerete" Concludo dandogli una pacca sulla spalla avviandomi con loro verso l'uscita.
L'aria Londinese è gelata, ti penetra letteralmente le ossa, ma non mi impedisce di accendermi l'ennesima sigaretta di questa lunghissima giornata "Non stavi cercando di smettere?" Mi chiede l'inglese facendomi strada verso le nostre auto, parcheggiate l'una di fianco all'altra. Mi stringo nel cappotto portando la sigaretta alla bocca ed espirando con forza ma, proprio quando sto per rispondere, Carlos decide di cambiare discorso toccando un tasto forse ancor più dolente "Ragazzi non fate finta di niente e parlate, che fate a San Valentino?" Io quasi mi soffoco con il fumo mentre Lando diventa improvvisamente rosso "Tu cosa fai?" Chiedo io mettendomi sulla difensiva ma non ottenendo grandi risultati "Probabilmente io e Isa andremo a cena fuori" Risponde tranquillamente rispostando l'attenzione su di me e su Lando, ora stretto al mio braccio "Beh penso lo stesso, effettivamente non so cos'abbia organizzato Nick" Butto a terra la sigaretta proprio fuori dalla macchina spegnendola con il piede "E tu Landino?" Sbuffa alzando gli occhi al cielo e appoggiandosi con la schiena alla mia macchina "Non lo so, ho una mezza idea e una mezza ragazza ma è tutto abbozzato" Ridiamo lievemente, ancora in imbarazzo, prima di salutarci e salire ognuno sulle rispettive vetture.A dirla tutta non so realmente cosa farò domani, sono sicura Nicholas organizzerà qualcosa di estremamente romantico ed estremamente fantastico ma io non so quanto questo possa avere un valore. Sbatto le mani sul volante posandoci poi la testa "Sei un'idiota Irene Tripoli, lasciatelo dire" Sussurro tra me e me prima di mettere in moto e avviarmi verso casa in questa fredda e piovosa notte britannica.
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Irene /Charles Leclerc/
Fanfiction"Irene i cantautori dicono che l'importante non è quante volte cadi ma se hai il coraggio di rialzarti Ma dopo mille cadute roventi Non ci resta che imparare a vivere come i serpenti" Pinguini Tattici Nucleari 1 in #F1 (gennaio/febbraio 2020)