12. Best friend

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Terminati i giorni a Los Angeles siamo bruscamente ricaduti nella realtà ed il tempo è letteralmente volato.
Sto sistemando casa quando sento l'inno brasiliano risuonare in tutto l'appartamento, segno che il gran premio sta per iniziare. Finisco le ultime cose e mi posiziono sul divano, dove Giulia mi stava già aspettando con il suo soluto scarso interesse nella gara in sè ma alto verso i piloti "Ma senti, non mi avevi detto che ci sono così tanti manzi in Formula 1" La guardo storto scoppiamdo poi a ridere "Ah Giulia, non cambierai mai!" Sta per rispondere ma la faccio tacere, nessuno può parlare durante la partenza.

Irene's story

Carlossainz55 ha risposto alla tua storia

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Carlossainz55 ha risposto alla tua storia

Smooooooth operator
🌶🌶🌶

Gracias baby

Ti vedo gasato ahahah

Lo sono!
Lo
Sono
Ahhhhh

Sorrido chiudendo lo schermo e alzandomi dal divano per andare a dormire, sarà una lunga giornata domani all'arrivo di Charles.

È pomeriggio tardo quando sento le chiavi girare nella toppa della porta e vedo il monegasco entrare in casa "Ciao amore" gli dico andandolo ad abbracciare, venendo a stento ricambiata "Ciao" Dice secco posando la valigia all'ingresso e sfilandosi le scarpe "Vuoi parlarne?" Domando riferendomi evidentemente a quanto accaduto con Sebastian in Brasile "No".
Capisco sia incazzato e deluso ma non vedo cosa possa farci io, se non stargli vicino. Lo lascio in pace per un pò sperando gli passi, ma dopo più di tre ore sembra non essere cambiato nulla "Senti Charles non è giusto che mi tratti così ok?! Io sono qua e voglio aiutarti, non vuoi parlarne almeno comportati normalmente!" Alza lo sguardo dal cellulare per osservarmi, poi si alza di scatto e mi bacia con forza. Non riesco a rendermi conto di cosa stia succedendo che subito mi ritrovo in camera sul letto, gli sfilo la maglia e lo lascio sfilarmi la mia. Mi bacia, ovunque, con forza e mi fa sentire la necessità che ha di me. Lo assecondo in tutto e per tutto, gli tiro i capelli attirandolo a me e mi godo quella sua inaspettata foga, osservo il soffitto mentre l'intera stanza si riempie con i nostri respiri e le nostra urla soffocate, sento il suo corpo caldo su di me e le sue mani sudate stringermi la testa. Quando finisce, si sdraia al mio fianco con gli occhi chiusi mentre io cerco di riprendermi da quell'improvvisa quanto impetuosa 'sorpresa' da parte sua "Dove vai?" Lo vedo alzarsi e vestirsi rapidamente, fin troppo rispetto al solito "A correre" "È ora di cena Charles" Non mi ascolta e, salutandomi rapidamente, esce dalla stanza e poi dall'appartamento, sparendo per ore.

Al suo ritorno, quando ormai la mia cena è sparita da un bel pò e la sua è fredda come il marmo, sono sul divano a guardare un film a cui non ho prestato un singolo istante di attenzione "Alla buon ora" Dico alzandomi e spegnendo nervosamente la TV "Vado a lavarmi" si limita a rispondermi dirigendosi verso i bagno, ma non ho intenzione di continuare così questa situazione "Charles ascoltami bene - praticamente urlo impuntandomi davanti a lui con le braccia al petto - Non so perché tu ti stia comportando così ma ridimensiona i tuoi atteggiamenti da diva" Sbuffa e si appoggia al muro continuando a fissarmi senza proferir parola "Io ci provo anche a capirti ma se non mi parli la cosa si fa complicata" Continuo e finalmente lui si degna di rispondere "Lo sai già, la gara è andata uno schifo, probabilmente ho perso il terzo posto in campionato e devo anche fingere vada tutto bene" "Ma non con me!" Sono sull'orlo delle lacrime, è la prima volta che litighiamo seriamente e vi assicuro che non ero mentalmente pronta a questo "Con tutti Irene, tutti. Non è che visto che stiamo insieme allora mi capisci meglio di chiunque altro, non sai cosa si provi quindi non fare l'esperta!" A queste parole mi metto sulla difensiva, non voglio più nemmeno risolverla questa assurda situazione, ma semplicemente 'proteggere' me stessa e i miei sentimenti "Hai ragione, in fondo cosa posso saperne io dopo quasi tre mesi che stiamo insieme, dopo la convivenza, dopo Los Angeles..." Le prime lacrime iniziano a rigarmi il volto e la cosa deve colpirlo parecchio, visto che così tanto non mi ha mai vista piangere "Irene io-" la sua voce è più flebile ma ho superato il famoso punto di non ritorno, se devo sfogarmi lo faccio per bene e definitivamente, nulla in sospeso "No adesso stai zitto e mi ascolti! Io ho fatto di tutto per te, ho perdonato quell'immensa bugia iniziale, mi sono trasferita in una città che nemmeno conosco e ho superato il mio limite verso la Formula 1, ma tu non hai fatto nulla Charles, nulla. Sinceramente non so cosa dirti, fai come credi, vuoi ignorarmi? Fai pure, ma non aspettarti ulteriori gesti da parte mia, non finchè non sarai tu a fare qualche passo nei miei confronti" Lo osservo ancora qualche secondo, poi mi allontano ed esco sul terrazzo per fumarmi l'ennesima sigaretta della serata, sta tornando ad essere un'abitudine ormai.
La notte Charles decide di dormire sul divano, scelta perfettamente approvata da me, anche se poi non chiudo occhio comunque; il mattino dopo mi alzo molto presto, vado a farmi un caffè e noto come sia già uscito di casa. Finirò per impazzire, già lo so.

"Tutto bene?" Sorrido forzatamente a Lando entrando in azienda, salvo scoppiare in un disperato pianto subito dopo "Irene, che succede? Se è colpa di-" lo interrompo abbracciandolo e scuotendo la testa asciugandomi poi le lacrime "È solo un momento no, passerà" Annuisce non molto convinto "Ma ti prego non dirlo a nessuno, non voglio far preoccupare tutti" Non ha il tempo di ribattere, fortunatamente, perché alle nostre spalle compare Carlos con il suo contagiosissimo sorriso. Incredibilmente passo i due giorni qui in Inghilterra con molta più spensieratezza rispetto a quando sono partita da Monaco, senza nemmeno salutare Charles, e quasi quasi non vorrei ripartire.
Per la mia ultima sera qui Lando e Carlos decidono di portarmi a cena fuori, in un ristorante italiano molto discutibile ma che, in loro compagnia, diventa il miglior posto del mondo "Andiamo ragazzi, voi di me sapete tutto e io di voi nulla! Lando sei o non sei il mio best friend?" Dico ridendo e addentando l'ultima fetta di pizza rimasta "Ah si? Quindi io cosa sarei?" Chiede lo spagnolo fingendosi offeso ma ridendo subito dopo "Ok ok - Lando alza le mani in segno di resa sorridente - So cosa vuoi sapere e no, nessuno di noi due ha inciuci amorosi interessanti come i tuoi, anzi direi che non abbiamo proprio nè inciuci nè amore" Si volta verso Carlos posando la testa sulla sua spalla, venendo subito smentito dal compagno di squadra "Oh andiamo Lando non fare il modesto! Il ragazzino qui non sapeva nemmeno come si baciasse una ragazza prima di arrivare in Formula 1, ora invece-" "A mia difesa, ho imparato dal migliore" Scoppio a ridere arrivando alle lacrime, mi fanno morire questi due insieme, sono fantastici e io non so cone farei senza di loro "Grazie ragazzi, davvero" "Per la confessione?" Domanda l'inglese ricevendosi una gomitata da parte di Carlos "Scusalo, è un pò stupido" "Già, ma gli voglio bene per questo" Sospiro finendo la mia coca cola e osservandoli battibecchare ancora, come sempre.

Irene /Charles Leclerc/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora