11. Il sogno americano

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Terminato il gran premio, non andato esattamente come sperava Charles, abbiamo deciso di staccare un pò da tutto e tutti e andarcene a Los Angeles.
"È il posto più bello del mondo!" Dico entusiasta mentre cammino per le calde vie della città hollywoodiana mentre Charles ride felice avvicinandosi alla macchina che abbiamo nolleggiato per questi giorni, una Ferrari nera niente male, come potrete ben immaginare.
Fermi al semaforo continuo a girarmi ovunque per osservare ogni dettaglio possibile e ricordarmelo per sempre, poi mi volto verso lo spettacolo più bello, almeno per me "Che hai?" Chiede lui sorridendomi notando che lo stavo fissando da un pò "Sei carino, lo sai?" Mi stringe di più la mano prima di accellerare e far volare i miei capelli grazie al vento che entra dal tettuccio decappottabile "Ma se mi fissi così mi consumi" "Mamma mia quanto sei vanitoso!" Scoppia a ridere per poi accostare e alzarsi gli occhiali sulla testa "Guida tu" dice serio mentre i miei occhi s'illuminano ulteriormente "So da quanto vuoi chiedermelo" Mi slaccio la cintura saltandogli letteralmente al collo per poi andare nel sedile del guidatore e sistemarmi per bene "Pronto Leclerc?" Domando alzando un sopracciglio "Non ne sono più così convinto" Parto e tiro un'accellerata improbabile, continuando a correre per le strade dell'immensa città godendomi il momento, l'aria fresca sul viso, i capelli scompigliati, la potenza sotto i piedi e la risata isterica del mio ragazzo, evidentemente terrorizzato dalla situazione.

Irene_Tripoli
Los Angeles

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Irene_Tripoli That American Dream 🇺🇸

GiuliaC 🤤🤤

charles_leclerc Sei una meraviglia. La mia.
Danielricciardo Charles possessivo in 3..2..1...!!!

landonorris She's MY best friend #sorrynotsorry
Carlossainz55 stai nel tuo landino

"Ti prego dimmi che sei pronta" Sbuffo controllando per la centesima volta il trucco, che stasera sembra non avere intenzione di venire come desidero io "Arrivo!" Urlo spegnendo la luce della stanza ed uscendo nel corridoio dell'albergo, dove Charles mi aspetta impaziente appoggiato al muro "S-sei...mio Dio Irene sei bellissima" Rido nel vedere il suo viso arrossire e i suoi occhi scorrere su tutto il mio corpo, non mettendomi per nulla in imbarazzo come invece avrebbe fatto chiunque altro "Anche tu non sei male dai" dico avvicinandomi a lui e scompigliandogli il ciuffo per poi prenderlo per mano e dirigerci verso l'ascensore. Quando usciamo dalla hall pensavo di trovarmi davanti la mia amata Ferrari ma non la vedo "Come ci arriviamo Charles? Volando?" Ironica mi volto verso il mio ragazzo che, proprio in quell'istante, fa un cenno ad un ragazzo al nostro fianco, che nemmeno avevo notato. Pochi istanti dopo vedo comparire davanti alla nostra vista una moto "Cosa mi significa?" Chiedo a metà tra lo scioccato e lo spaventato "Che questa sera ci divertiamo" Mi fa l'occhiolino e và tutto fiero a sedersi in sella a quella che definisce 'gioiellino', io scuoto la testa sorridendogli, mi siedo dietro di lui e mi avvinghio il più forte che posso. Sono terrorizzata dalle moto e sono sicura se ne sia ben accorto questa sera, visto che non volevo staccarmi nemmeno una volta ben fermi davanti al ristorante scelto per la nostra prima notte a Los Angeles "Mio Dio non so come facciamo ad essere vivi!" "Sono un pilota, te lo sei forse dimenticato?" Scendo con le gambe ancora tremanti e dò uno spintone a Charles, che era ormai in piedi da qualche istante "Non di moto!" Lui scoppia in una genuina risata prendendomi sotto braccio e, non smettendo di prendermi in giro, mi accompagna fin dentro al ristorante e al nostro tavolo, per poi andare a sistemarsi in bagno. E poi dice di me!

Terminata la cena, deliziosa, decidiamo di rimetterci in sella per andare a fare un giro al famoso pontile di Santa Monica, che di notte dicono essere un vero e proprio spettacolo. Effettivamente le voci sono ben fondate, non solo essere in un luogo così iconico fa venire la pelle d'oca, ma ogni passo mi sembra sempre più di essere in un meraviglioso film.
"Ti prego, ti prego, ti prego!" Unisco le mani in segno di preghiera spostando lo sguardo velocemente da Charles alla ruota panoramica che ci sovrasta "Non serve che mi preghi, lo sai" Mi allungo lasciandogli un bacio sul collo separandomi da lui poco dopo per lasciarlo andare a prendere i biglietti.

La vista da quassù è mozzafiato, a dir poco...non solo si vede tutta la città illuminata, ma dall'altro lato si può vedere l'oceano, in tutte le sue sfumature. "Facciamo una promessa - dico guardando Charles dritto nei suoi azzurrissimi occhi - Quando smetterai di correre, prendiamo e ci facciamo la Route 66 on the road, solo io e te" Mi prende le mani sorridente "In moto però" scoppiamo a ridere insieme mentre poso la testa sulla sua spalla, perdendomi nel paesaggio "Anche a piedi se vuoi" Le parole mi escono spontaneamente, dal cuore, ed è la cosa più bella che possa succedervi, essere voi stessi senza filtri o pensieri, senza piani o attenzioni. Essere Irene e bastare così. "Ora posso dirtela io una cosa?" Mi volto verso di lui per farlo continuare, siamo in cima alla ruota ferma per far salire altre persone, la classica scena da film, e luise ne esce con l'unica cosa adatta ad un momento così romantico
"Ti amo" il mio silenzio che segue alle sue parole deve spaventarlo, e non poco, tanto che dopo pochi istanti inizia a blaterare torturandosi le mani "Si insomma so che è presto e che magari non sei pronta, insomma ci sta ma ecco io volevo che tu lo sapessi perché sì, insomma io-" Lo interrompo, è così carino impacciato che lo lascerei continuare anche solo per non vederlo sempre così sicuro come suo solito, come sono abituata a vederlo, ma non ce la faccio proprio più "Anche io".

Quello che si dissero dopo è bello lasciarlo lì, sospeso tra loro due, sospeso su Los Angeles, sulla California, sull'America e sul mondo intero. Il sorriso di Charles dopo quelle due semplici parole era così grande da far commuovere Irene, che dal canto suo non si era mai sentita così viva come quella notte americana. E forse è proprio questo il famoso 'sogno americano', il sogno di una vita idilliaca, perfetta, surreale, il sogno di una storia d'amore hollywoodiana che improvvisamente divenne realtà, il sogno di un ragazzo troppo perfetto per essere vero, almeno per lei che fino ad allora non aveva mai nemmeno pensato di meritarsi un amore così grande. E allora lasciamoli così, soli in una città più grande di loro, soli a vivere il loro sogno americano.

Charles_leclerc
Los Angeles

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Charles_leclerc Gioiellino🔥

Charles16 Ma cosa sei 🤤

Irene_Tripoli Si ma io preferisco le macchine...

Danielricciardo Principino vai piano, ti prego

Irene /Charles Leclerc/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora