50. Perfetto

3.2K 126 6
                                    

Due occhi che si conoscono fin troppo bene si reincontrarono dopo tanto tempo in quell'istante facendo fermare il mondo. Le pupille leggermente dilatate e le mani sudate, lo stomaco chiuso e la bocca impastata nel cercare le parole giuste tra l'infinita confusione presente nella loro mente. Charles tremava, a vista d'occhio, e aveva anche quel naturale istinto di sorridere che ti fa fremere, quell'istinto di felicità; Irene invece era immobile, non le si muoveva nemmeno un singolo capello, ed era così sommersa dalle emozioni da non riuscire più a capire dove si trovasse.
"C-ciao Charles" La voce della ragazza era flebile così come il battito del suo cuore, vedeva davanti a sé uno sconosciuto di cui conosceva ogni minimo particolare "Non pensavo di vederti qua" Mentì il monegasco mettendosi le mani in tasca e abbassando nervosamente lo sguardo per evitare quello imbarazzato della sua ormai ex ragazza "Potrei dire la stessa cosa" Era evidente come entrambi avrebbero voluto dire molto, molto di più eppure lui per orgoglio e lei, forse, per amore di chi le proteggeva le spalle, non dissero nulla di più, lasciarono cadere qualsiasi futile discorso nel vuoto prima di separarsi, nuovamente.

"Ci si vede a Barcellona" Gli sordido lasciandogli due rapidi baci sulla guancia, di quelli che ti incatenano ad un passato ancora così vivo, poi mi volto e afferro la mano di Nick leggendo nei suoi occhi quella tranquillità necessaria in questo momento. Ci allontaniamo andando verso l'interno dove si svolgeva la cena e scoprendo, con immenso piacere, di essere allo stesso tavolo di grandi nomi come Sara Sampaio ed il 'padrone di casa' Stefano Gabbana.

Inutile dire come la serata sia stata per me estremamente nervosa, non facevo altro che ripensare a quell'incontro e a cercare con lo sguardo Charles in quella grande, immensa sala, mentre Nicholas al mio fianco sembra totalmente assorto dalle varie conversazioni e poco toccato da quel cataclisma che ha appena attraversato la mia vita.
Arrivati al dolce mi sento ormai soffocare irrimediabilmente "Vado un secondo in bagno" Sussurro all'inglese che annuisce prestandomi poca attenzione ma sorridendomi come suo solito. Appena arrivo di fronte al grande specchio del bagno mi poso al lavandino sospirando profondamente, mi vedo molto più sciupata di prima, mi sembra di star male nel vestito e di essere tutto fuorchè adatta ad una cena simile, così tiro fuori il cellulare e chiamo rapidamente Lando, sperando possa calmarmi

"Babe come mai chiami a quest'ora? E la cena?"

"Ho incontrato Charles"

Mi bastano queste tre parole per far cambiare il suo tono radicalmente

"E com'è andata?"

Ha la voce quasi eccitata e felice, il che mi confonde più che mai

"Male, molto male. Lando non me lo tolgo dalla testa era-"

Mi interrompo sul più bello, prima di dire l'unico aggettivo adatto a deacriverlo 'perfetto', non ho nemmeno il coraggio di pensarle certe cose

"È normale tu sia un pò scombussolata, ci sta...E Nick?"

Sorrido amaramente mentre il corpetto mi sta sempre più stretto e gli occhi si gonfiano

"Nicholas...Dio mio lui è così giusto, così tutto!"

Cerco di respirare con calma ma non ce la faccio, penso a Nick e a quanto dentro di me si stia creando un sentimento così bello e forte ma poi la sua immagine viene brutalmente spazzata via da quella del monegasco, da tutti i suoi dannatissimi dettagli che, nel bene e nel male, mi creano ancora un uragano interiore

"Non pensavo avessi dei dubbi ma da come ne parli sembra quasi tu sia ancora innamorata di-"

"No! Assolutamente no!"

Urlo con rabbia non accorgendomi nemmeno di essere ormai seduta a terra cercando di respirare, non ho quasi più la forza di parlare e sono in affanno totale

"Irene tutto bene?"

Spalanco la bocca ma mi esce solo un debole "Sì", poi chiudo la telefonata e mi stringo lo stomaco con le mani cercando di bloccare quel dolore lancinante. Porgo la testa all'indietro ma non cambia nulla, mi giro e mi rivolto a terra sentendo uno stato di panico generale che mi impedisce di ragionare, il corpo freddo ma allo stesso tempo vampate di calore improvvise, le mani che tremano e una nausea da far paura. Le lacrime mi oscurano la vista e sono sicura il trucco sia ormai interamente sbavato, penso di non farcela più a respirare quando la porta del bagno si apre mostrando a me una figura esile di una donna vestista di rosso che sparisce pochi istanti dopo, io socchiudo gli occhi sentendo ora i polmoni bloccarsi definitivamente.

Nicholashoult

Piace a Irene_Tripoli e altri

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Piace a Irene_Tripoli e altri

Nicholashoult Venice ♡

Irene_Tripoli Mine.

Sarahpeters Mi sei sempre piaciuto, adesso che stai con @Irene_Tripoli un pò di più

Dolce&Gabbana 🖤🖤🖤

Sarasampaio Ehyyy man you burn!

Charles

Mi alzo di tavola per andare in bagno o forse solamente perché stufo di tutti questi discorsi di cui onestamente al momento mi interessa ben poco. Mi sciaquo le mani ed il viso prima di uscire ma, proprio mentre stavo per rimettere piede in sala, vengo strattonato per il braccio da una donna sulla quarantina estremamente elegante e preoccupata "Vieni subito ti prego!" La guardo momentaneamente spiazzato ma le sue grida mi risvegliano "Presto c'è una ragazza che sta male e io non so cosa fare" Annuisco seguendola di corsa all'interno del bagno delle ragazze guardando la figura esile a terra. Tremo. Mi blocco. Sbianco. Urlo. "Irene!" La donna mi guarda confusa mentre mi butto al suo fianco prendendole la testa e posandola sulle mie gambe dandole qualche leggero schiaffo sul viso pallido sperando di vedere i suoi grandi occhi castani aprirsi. Nella mia mente si susseguono solo orribili ricordi ma al momento l'unica cosa che mi possa interessare è la sua salute, non voglio nemmeno pensare al peggio "Irene ti prego svegliati" Mi avvicino al suo viso sentendo il fiato molto debole, poi mi rivolgo alla donna che ci guardava terrorizzata "Presto vai ad avvisare qualcuno, la ragazza si chiama Irene, Irene Tripoli!" Lei esce ed io rimango solo con lei.

"Ti prego Dio, ti prego non prenderti l'amore della mia vita" Sussurro continuando a scuoterla e sentendo una lacrima rigare il mio viso.

Irene /Charles Leclerc/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora