8. Forbes

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"Siamo molto contenti che lei abbia deciso di accettare il posto che le abbiamo offerto, sicuramente non è un ruolo facile, ma siamo sicuri che potrà svolgerlo al meglio" Ringrazio l'uomo in giacca e cravatta che mentre proferisce queste parole mi fa accedere all'immensa struttura situata a Woking, in Inghilterra.
Appena entro vengo subito invasa da un sentimento particolare, direi unico al mondo, mi sento minuscola se penso a dove mi trovo, insignificante se penso a quante migliaia di persone ci siano in un team come questo. Spesso quando si pensa alla Formula 1 si immaginano i piloti, i meccanici e qualche altro membro, ma si escludono centinaia e centinaia di persone che lavorano 'nell'ombra', rendendo tutto questo possibile, e sapere di farne parte mi riempie di responsabilità e orgoglio "Non so perché avete scelto proprio me - rispondo cordialmente - ma farò di tutto per dimostrarvi il mio valore".

Irene_Tripoli
McLaren technology centre

Irene_Tripoli McLaren technology centre

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Irene_Tripoli Not a bad office! @McLaren 😍🧡

Carlossainz55 Casualmente la 55! Già mi ami😉

landonorris Are you drivin' drivin' ??

Charles_leclerc I cuori solo rossi, grazie
   Irene_Tripoli ❤🧡❤🧡❤🧡

"Ora, come ben sai, il tuo lavoro da contratto inizia con i test ad Abu Dhabi ma nessuno ti impedisce un periodo di tirocinio così da arrivare più pronta" Annuisco mentre continuo a guardarmi in giro meravigliosamente spaesata "Ma guarda chi si vede" La mia attenzione viene attirata da questa esclamazione, mi volto e davanti a me e il mio interlocutore compaiono due ragazzi non esattamente comuni "Bene prima vi conoscete meglio è! Ragazzi lei è Irene, trattatela bene perché la vostra macchina futura dipende da lei" I due mi sorridono gioiosi stringendomi la mano "Carlos Sainz" dice presentandosi l'inglese, ridendo, venendo poi seguito dallo spagnolo "Lando Norris" Scoppiamo tutti e quattro a ridere "Quindi io dovrei presentarmi come Zack Brown?" Domando ironica facendo nuovamente ridere i due, non che la cosa sia particolarmente difficile.
"Non voglio interrompere questo idillio ma devo andare a fare altre importanti commissioni, la lascio in buone mani" Mi saluta cordialmente l'uomo che mi ha accompagnata fin'ora, lasciandomi nelle mani dei due piloti.

"Ma tu lo sai a cosa stai andando in contro?" Mi domanda lo spagnolo "Un pilota è difficile da sopportare, figurati due" Continua Lando voltandosi poi verso l'amico, sorridendogli "Ho una vaga idea su voi piloti" Rispondo pensando a Charles, chissà cosa sta facendo ora, e sorrido istintivamente come ogni volta in cui il suo ricordo mi viene alla mente "Ah si? Dicci di più che siamo curiosi" "Non è che siamo curiosi, siamo proprio due vecchie signore pettegole!" Dice Lando con la sua contagiosissima risata, sento già di amarli questi due "Potrei, e uso il condizionale, conoscere strettamente un pilota" "Strettamente quanto? Casco, maglietta o mutande?" Chiede Carlos mentre io cerco di non continuare a ridere come una scema "Ma state male voi due eh" "Non hai risposto" mi canzona Lando sedendosi sul muso di quella che è la monoposto posizionata in mostra "Non penso tu possa farlo" Dico venendo nuovamente interrotta, questa volta da Carlos "Rispondi!" Sospiro alzando gli occhi al cielo, in fondo non è poi un segreto di Stato, lo verranno a sapere comunque "Charles".
I due si guardano, poi guardano me, poi si riguardano e in coro, come due fantastici migliori amici, esclamano "Hai capito il monegasco" per poi scoppiare a ridere vista l'assurdità della situazione.

Quando arrivo in Hotel trovo proprio Charles ad aspettarmi all'ingresso, evidentemente non lo facevano salire in stanza "Ciao Charlie" Lo stringo forte baciando poi il sorriso creatosi dopo il mio nomignolo "Finalmente, pensavo non arrivassi più" Ha la faccia stanca dal volo ed effettivamente l'ho fatto aspettare più del previsto, ma sono sicura mi perdonerà "Che hai lì?" Domando osservando la sua mano che stringeva una rivista "Oh, mi stavo dimenticando, guarda!" Tutto fiero mi mostra il nuovissimo numero di Forbes con lui in copertina "Charles Rules eh! Non montarti troppo la testa" continuo ridendo prendendo poi il telefono per scattargli una foto e tenermela come ricordo di questa lunghissima quanto bellissima giornata.

"Ma sei almeno un pochettino fiera di me?" Domanda sedendosi sul letto e osservando nuovamente la rivista "Tu lo sei di te stesso?" Annuisce "Allora si" continuo, sedendomi poi vicino a lui e baciandolo.
"Che hai da ridere?" Oggi fa più domande del solito, ma mi piace ancora di più quando si incuriosisce per ogni mia singola reazione "Pensavo a una canzone che sentivo sempre quando ero piccola e mi ricorda molto questa" dico afferrando la rivista "Ah si? E cosa dice? Tipo Leclerc il meraviglioso ragazzo copertina rubacuori" canticchia facendomi ridere ancor di più
"Dice: facce di Vogue sono miti per noi, piloti troppo belli sono gli unici eroi"
"Diceva proprio piloti?" Domanda con aria sognante, a volte sembra proprio un bambino e mi fa impazzire questa cosa. Annuisco, non penso sia il caso di dirgli che ho adattato il testo a lui e che la canzone originale diceva 'attori', in fondo per me davvero lui è troppo bello, troppo simpatico, troppo bravo...troppo tutto, ma per una volta non mi sento da meno, anche grazie a Charles.

Irene's story

Tornato dal Giappone, Charles ha deciso di festeggiare il suo compleanno insieme alla sua famiglia e di farmeli finalmente conoscere

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Tornato dal Giappone, Charles ha deciso di festeggiare il suo compleanno insieme alla sua famiglia e di farmeli finalmente conoscere. Quando arriviamo a casa Leclerc veniamo subito accolti da sua mamma chs mi saluta con un immenso sorriso "Sono così felice di conoscerti" dice in francese facendosi però ottimamente capire "Vale anche per me" ribatto in inglese entrando in casa.
La cosa che sicuramente più adoro di tutto sono le foto sparse ovunque di un baby Charles appena nato, con il suo solito musetto che amo, oppure nei primi anni sui kart, con i suoi fratelli e suo papà, i primi trofei e i compagni che tutt'ora ha (c'è anche una foto di Lando! Lo sfotterò a vita), l'arrivo nelle categorie maggiori, la Formula 3 e la Formula 2, lo scorso anno in Alfa e perfino le prime foto in rosso, specialmente Monza.
"Ti piacciono?" Mi chiede cingendomi la vita e posando il mento sulla mia spalla, mentre io sono totalmente persa nel guardare quei ricordi "Sono bellissime, voi come famiglia siete-" la voce mi si blocca quindi preferisco fermarmi ora piuttosto che scoppiare a piangere e rovinargli la giornata. Ho sofferto molto quando ho scoperto la verità sui miei genitori e posso dire che gli ultimi compleanni sono stati molto più tristi rispetto a prima, quando non ero a conoscenza di nulla, eppure la mia vera famiglia non mi ha mai fatto mancare nulla ed è l'unica cosa che conta, specialmente in un giorno speciale come questo.

Irene /Charles Leclerc/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora