{177} ~ Perdonami ]

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BILL

L'aspetto con un estenuante respiro affannoso. È come se non l'avessi vista da anni. Perchè sono così agitato? In fondo l'ho vista in queste tre settimane.

Sono stato uno stupido ma al contempo ho voluto stare il più lontano possibile da lei perchè se avessimo continuato a parlare di nascosto, sicuramente entrambi avremmo ceduto. Io soprattutto.

Non posso dimenticare e penso che non succederà mai.

Quando sento la porta principale aprirsi, deglutisco la gola secca. La bocca è completamente asciutta e sento solo il battito del cuore accelerare.

La pulsazione mi arriva fino al collo.

Mi alzo dal divano e quando la vedo sistemarsi il giacchetto e prendere le ciabatte, rimango immobile con le mani dentro le tasche, in attesa che si volti, guardandomi con aria sorpresa.

E qualche secondo dopo lo fa. Il tempo sembra essersi fermato. La vedo sorpresa ma anche molto spaventata. Sembra che abbia appena visto un fantasma.

Sicuramente si starà facendo un sacco di domande ma non voglio allarmarla troppo con lo sguardo.

"Ciao". Solo questo riesco a dirle dopo tre settimane? Patetico.

Lei ovviamente non risponde. È ovvio che sia arrabbiata con me, ma purtroppo in questo momento sono tra l'incudine e il martello: devo rispettare la scelta di mia madre ma al contempo non voglio far soffrire più Evelyn. Che situazione disperata!

Non mi guarda negli occhi facendo finta che non esisto, prende il suo zaino con l'intento di salire le scale, ma io mi avvicino a lei bloccandola con le parole: "Dobbiamo parlare, ti prego".

Sono diretto e molto serio, ma è l'unico modo per farla arrabbiare e rivolgermi la parola, ma sorprendentemente non lo fa. Lei continua a salire le scale e io rimango fermo vendendola andare via.

Dopo qualche minuto mi faccio coraggio: salgo le scale e corro dritto in camera sua. Busso alla porta: "Eve ti prego apri la porta". Lei non risponde.

Appoggio la testa sull'uscio con gli occhi chiusi, trattenendomi dalle lacrime. Dopo di che mi faccio coraggio e parlo con lei attraverso la porta: "Lo so che sei arrabbiata e hai tutti i motivi di questo mondo, ma se l'ho fatto è perchè c'è una ragione. Lo sai bene che non ti ferirei mai!".

Non mi risponde nemmeno ora.

"Evidentemente soffrire fa parte della nostra vita. Non possiamo scappare perchè ci rincorrerebbe comunque". Sarcastico. "Ma io sono qui per dirti scusa perchè...". Ti amo.

"... perchè sono un mostro!". Le confesso pensandolo veramente.

Improvvisamente sento dei passi avvicinarsi e lei apre la porta: ha gli occhi lucidi e un viso rosso, ma non sta piangendo. Ho un tonfo al cuore e tremo ancora di più. È inevitabile, questa ragazza che conosco da sempre è diventata una parte importante per me, anzi la più importante.

Nonostante abbia preso la decisione più triste della mia vita, continuo ad amarla immensamente.

Evelyn non mi rivolge la parola, gli occhi parlano al suo posto.

"Grazie per avermi aperto". Quando la guardo da cima a fondo mi accorgo che la mia collana non la indossa più, facendomi rattristire maggiormente. Fingo di non essermene reso conto e rimango fermo come uno spaventapasseri a guardarla con lo sguardo basso.

Lei è con le braccia conserte in attesa che dica qualcosa.

"Ho pensato che ignorarti sarebbe stata la cosa più giusta. Non volevo che soffrissi, ma mi sbagliavo, come al solito".

HAPPENED 3 - (Tutto inizia, tutto finisce)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora