EVELYN
Passare la giornata con Brittany mi ha aiutato in questo periodo buio e logorante. Un brutto periodo che vorrei si evaporasse all'istante, ma non ci riesco. Bill è ogni istante dentro la mia testa. L'ho dentro ai miei pensieri prima ancora di aprire gli occhi.
È un costante pensiero fisso che mi è difficile poter lasciar vagare e sparire dalla mia mente. È come chiedere al sole di smettere di brillare, perchè in parte dentro di me, pensando a lui, mi sento come una grande stella, la più luminosa dell'universo... e se smettessi di pensare a Bill, smetterei di brillare anche io.
Non so come potrò uscirne inerme, non lo so davvero. Quando dico di dovermi farmi forza cerco in qualche modo di auto convincermi che sia tutto a posto, ma così non è.
«Ti sei tranquillizzata?» mi domanda Brittany seduta accanto a me in camera mia.
Tornate dalla fiera, l'unica cosa che ho fatto è stato piangere, e non ho detto altro per tutto il tragitto, se non
menzionare Bill.
Forse Brittany ha capito davvero quanto io lo ami, o forse lo fa solamente per consolare il mio stato d'animo. Ad ogni modo sono contenta di essermi sfogata con lei, finalmente.Mi tranquillizzo e vado in bagno, rimanendo per qualche minuto a sciacquarmi il viso. Gli occhi mi bruciano e si sono arrossati attorno all'iride. Ma ho ancora voglia di piangere e penso che starò così per molto tempo. Soprattutto adesso che mi sento agli estremi delle forze, perchè Bill non mi ha nemmeno telefonata. So che sta bene perchè ha parlato con la mamma, ma avrei voluto tanto che parlasse anche con me.
Perchè non l'ha fatto... perchè non mi ha chiamato?
Torno in camera e vedo Brittany seduta con le gambe accavallate.
«Puoi andare a casa davvero, non serve che tu debba preoccuparti per me. Sto bene.»Brittany annuisce ma non con convinzione: «Sei sicura?»
«Sì lo sono.» mi sforzo a sorridere.
Dall'espressione di Brittany non sembra che voglia andarsene ma alla fine cede e si alza dal letto. Scendiamo le scale assieme accompagnandola fuori dove ha parcheggiato la macchina sul viale di casa. Si tocca il naso guardando un punto fisso, mentre io mi appoggio alla soglia della porta con le gambe intrecciate e gli occhi ancora gonfi. Prende il mazzo di chiavi della macchina e poi si volta per guardarmi.
«Sai, non ci ho mai fatto caso ma, ammetto che hai davvero una grande forza. Ne hai passate troppe e spero davvero che troverai la felicità un giorno.»
«Io ce l'ho la felicità solo che non posso averla.» le rispondo senza sbattere ciglio.
«Infatti... ma questo non significa che non puoi trovarne un'altra.» mi risponde saggiamente.
«Devi pensare solo alle cose belle della vita e se continui così ti auto distruggerai Eve.» prosegue con il discorso.
Ghigno: «Me lo ha detto anche Logan tante volte.»
«Perchè è un vero amico Evelyn, e lo sono anche io. Nonostante quello che è successo, ti voglio tanto bene...»
«Anche io, e non saprò mai come ringraziarti per oggi.»
«Basta che tu stia bene.» mi risponde con un sorriso.
Sale in macchina e accende il motore, facendo delle manovre per poter uscire dal viale, e non appena si posta pronta ad andare, abbassa il finestrino, salutandomi un'altra volta: «Chiamami quando arrivi a casa.» le dico.
«Sicuro!»
Ci salutiamo con la mano e se ne va. Rimango postata a guardarla finché non vedo più la macchina. E quando i cancelli si chiudono rientro in casa. Mi volto per guardare il soggiorno e la cucina.
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HAPPENED 3 - (Tutto inizia, tutto finisce)
Romantik[STORIA COMPLETATA] QUESTO È L'ULTIMO CAPITOLO DELLA TRILOGIA. Prima di leggerlo vi consiglio di andare a leggervi i prequel: HAPPENED (cosi lontani, cosi vicini) e HAPPENED 2 (due cuori, una sola anima) in modo tale che comprendiate la storia! SEQU...