{207} ~ Il giorno è arrivato ]

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EVELYN

Non riesco a rendermene conto per davvero... improvvisamente non provo nemmeno emozioni perchè la mia mente è altrove. Risanare il tutto è difficile perchè oggi è il giorno. Il giorno in cui la mamma si opera.

Non ho chiuso quasi occhio e sono rimasta a parlare con Brittany e Logan che alla fine si sono addormentati.

Per qualche momento avevo l'impulso di salire le scale e aprire la stanza di Bill per vedere se stava anche lui dormendo.

Ma se l'avessi fatto, probabilmente lo avrei svegliato.

Sì, ma quanto avrei voluto farlo.

Prima in cucina ero tornata nuovamente a essere la sua ragazza e quando si è accorto del ciondolo i suoi occhi sono diventati brillanti, e intravedevo un sorriso dalla sua espressione.

L'orologio è stata la mia più grande fissazione per tutta la notte. Praticamente mi voltavo solamente per vedere che ore erano e nemmeno mi rendevo conto che passavano solo dieci minuti ogni volta che controllavo l'orario.

Ho un costante sonno ma non riesco a dormire e continuamente mi brontola la pancia. Troppa emozione e ansia, troppo tutto. Sono agli estremi delle forze sia fisiche che mentali. Il fuoco ormai spento mi fa da ninna nanna in un certo senso, e sentire anche il rumore della resina scoppiettare mi crea una lieve consolazione, accogliente e scaldante.

Sono le sei del mattino e continuo a rigirarmi su me stessa. Quando non hai sonno non riesci mai a trovare la posizione giusta. Qualche volta mi alzo di colpo con un lieve attacco di panico perchè mi immagino la mamma sotto i ferri svegliarsi e accorgersi di essere in sala operatoria. È una brutta visione, un orribile incubo che purtroppo non puoi evitare di pensarci, aumentando così la mia tensione e frustrazione.

Mi alzo dunque per andare a prendere un bicchiere d'acqua e sbuffo continuamente toccandomi la fronte. Attorno a me è tutto buio e regna il silenzio. È alquanto strano e logorante.

Picchietto il bicchiere con l'unghia incantandomi, quando sento dei rumori provenire dalle scale. Cigola il pavimento del parquet e vedo una sagoma da lontano. Inconsciamente so chi sia ma vedendo quella sagoma mi crea una certa tensione provocandomi la pelle d'oca.

Sento il suo respiro più forte nel mentre si avvicina, e dalla luce dei lampioni vedo subito i suoi bellissimi occhi cerulei che riflettono su di me.

«Non riesci a dormire?» mi domanda a bassa voce.

Faccio le spallucce facendogli comprendere l'inevitabile. Dormire adesso è come essere felice, e in questo momento non riesco a fare o dire nulla. Sono in uno stato di ipnosi surreale, che non mi sembra stia succedendo davvero. Ci si abitua troppo alla vita quotidiana che quando avviene qualcosa, tutto cambia all'istante inevitabilmente.

È come quando cambi taglio dei capelli e gli altri devono farsi l'abitudine per adattarsi al tuo nuovo look. Il tuo viso cambia improvvisamente e anche l'espressione, sembri un'altra persona anche se in realtà solo i capelli hai modificato. È la stessa cosa, solo che i capelli torneranno a crescere, mentre qui non sai se succederà.

Bill apre silenziosamente il frigorifero illuminando la parete sovrastante e prende il succo all'arancia, per poi versarselo nel bicchiere.

HAPPENED 3 - (Tutto inizia, tutto finisce)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora