{210} ~ Buone notizie! ]

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BILL

Ritorniamo nella sala di attesa dopo che io e Eve ci siamo abbracciati in ascensore. Avrei tanto voluto fermarlo per poter rimanere ancora solo con lei.

So che non dovrei pensarci, ma adesso tenerla tra le mie braccia è magnifico. Per un attimo ho pensato davvero di poterla stringere più intensamente, e...

«Grazie per non avermi rimproverata.» si rivolge interrompendo i miei pensieri su di lei.

«Rimproverata? E per cosa?» le domando inarcando le sopracciglia.

I suoi grandi occhi castani mi penetrano nel cuore. Davanti al sole l'iride diventa color miele, e le sue pupille quando mi guardano sono sempre dilatate.

«Per essere venuta... per non averti dato ascolto.»

«Hai fatto bene a venire, ma volevo che la vedessi quando si sarebbe svegliata e non così.»

«Lo so ma non potevo aspettare.»

«Infatti non ti sto rimproverando, hai fatto benissimo...» nel mentre le parlo arriviamo al piano dove gli altri ci stanno aspettando dalla sala di attesa.

«È meglio raggiungerli.» le dico interrompendo la nostra conversazione, e in lei noto un leggero dispiacere. Vorrei tanto prenderle la mano e non riesco nemmeno io a credere di riuscire a trattenermi.

Quando torniamo nella sala di aspetto vedo tutti in piedi a parlare tra di loro e David nota subito la mia presenza.

«Bill!» mi chiama facendo girare gli altri verso di me, con Evelyn accanto.

«Sta bene. Siamo davvero felici e vi ringraziamo per essere venuti fin qui e per il vostro supporto!» mi pare di essere in una conferenza davanti a tutti.

Carl si avvicina verso di me e Evelyn: «Non dirlo nemmeno amico!» mi dà una leggera pacca sulla spalla.

«Bè, possiamo anche uscire dall'ospedale allora. Se volete venire a casa nostra siete i benvenuti!» dice Evelyn entusiasta.

«Grazie Eve ma dobbiamo tornare a casa a studiare per gli ultimi esami, sei stata comunque molto gentile!» David le risponde con un sorriso, ricambiato.

«Già gli esami...» mi rammento tornando alla realtà, lanciando un leggero ghigno.

Usciamo tutti dall'ospedale salutandoci al parcheggio. Non mi sono neanche interessato alla nuova fiamma di David. Somiglia molto a quella vista alla festa di Jackson ma non vorrei domandarglielo ora onde fare brutte figure. E così salutiamo tutti.

Rimaniamo nuovamente io, Eve, Brittany e Logan e mi rammento subito della storia con Carl, ma per fortuna se ne è già andato evitando così una situazione imbarazzante.

«Allora... noi andiamo...» Brittany sembra quasi intimorita nel parlare, ma ancora non ci credo che si sia finalmente riappacificata con Eve.

«Vuoi scherzare? Venite con noi!»

«Eve ha ragione e poi dobbiamo riprendere la roba a casa.» contesta Logan.

«Stavo dicendo per dopo. Ovvio che adesso andiamo con loro...»

«Sì ma io vi vorrei anche dopo, se per voi non è un problema.» Eve si avvicina a Brittany prendendole la mano.

Al ritorno a casa tutto è uguale ma l'atmosfera è palesemente cambiata. Evelyn non smette di sorridere e sono così felice che le cose stiano andando meglio. Vorrei rimanere ancora con loro ma devo andare a studiare. L'ho promesso alla mamma, e manterrò la promessa. Sarà il primo regalo che riceverà non appena tornerà a casa.

Mi siedo per qualche istante assieme agli altri ma poi decido di congedarmi e tornare a studiare: «Ci vediamo stasera!» e così mi immergo nello studio.

Oggi è un giorno speciale perchè è l'ultimo giorno degli esami, quelli decisivi, quelli che mi faranno concludere il liceo e prendere il diploma. Sono perennemente agitato, ma mi faccio forza mentalmente cercando di rilassarmi quanto più posso. Lunedì ho avuto altri esami che sono andati benissimo, prendendo il massimo dei voti, mentre oggi, appena una settimana e mezza dall'operazione della mamma, sono alla fase decisiva.

In questa settimana la mamma si è ripresa benissimo e ha riaperto gli occhi. Eve e io siamo andati ogni giorno a trovarla e ogni giorno è migliorata sempre di più.

Tutto sta tornando come prima, la famiglia, la vita di sempre... e tornerà ad essere perfetto non appena la mamma rimetterà piede in casa. Non vedo l'ora che arrivi quel giorno. Eve ha passato anche delle giornate al mare e in piscina con Logan e Brittany e adesso li rivedo spesso a casa, come un tempo. Mi sembrano che siano passati secoli da quando li vedevo gironzolare spesso in casa senza mai rivolgerci la parola.

Logan è diventato uno dei miei più stretti amici, mentre Brittany sembra aver davvero capito che Evelyn non abbia voluto agire in quel modo al ballo solo per dispetto, ma solamente per il suo bene.

Sono contento che l'abbia capito finalmente.

Quando esco dai miei ultimi esami insieme a David, Lewis, Nathan e gli altri, esultiamo e urliamo tutti insieme come non abbiamo mai fatto prima.

È finita, ce l'abbiamo fatta!

Corriamo con le macchine verso il primo supermercato per comprare uno spumante e stapparlo all'istante per festeggiare. Mi sto diplomando, la mamma è guarita e andrò ad Harvard, ancora non mi sembra vero.

E la notizia più bella arriva due giorni dopo, quando a distanza di dieci giorni esatti dall'operazione, la mamma ha il via libera per tornare a casa. Ancora non le ho detto di aver concluso gli esami, lo farò non appena la vedrò seduta sul divano di casa sua. Quando ho chiamato Evelyn per dirle che ce l'ho fatta, dalla sua voce sentivo felicità ma allo stesso tempo balbettava leggermente, forse perchè si tratteneva dalla commozione. So che sarà dura e che dovremo affrontare anche questo problema.

Anche se tra noi è finita sentimentalmente sarà comunque difficile non vederci tutti i giorni, abituati da vent'anni vivere sotto lo stesso tetto e scambiarci di sguardi. Dovrò farmi forza, dovrò farmene tanta.

E oggi è arrivato il grande e momento fatidico, il ritorno della mamma dall'ospedale. Eve e io siamo in estasi. Corriamo in macchina precipitandoci all'ospedale per andare a prenderla assieme a papà. E quando arriviamo la vediamo già seduta sulla sedia a rotelle venirci in contro.

«Mamma...» mi accovaccio commosso per poterla guardare negli occhi come si deve. Mi accarezza il viso e mi sorride per poi andare verso la macchina.

«Faccio io!» dico a papà spingendo la carrozzina.

«Grazie Bill!»

Evelyn aiuta la mamma ad alzarsi dalla carrozzina e insieme la aiutiamo a farla salire delicatamente. Durante il ritorno non smetto di guardare la mamma e Eve stringersi la mano, uguale a come quando stavamo percorrendo lo stesso tragitto per andare all'ospedale, ma questa volta torniamo a casa.

Appena il cancello si apre, Kate tira fuori un sorriso sgargiante, coprendosi la bocca. Gli occhi le brillano tantissimo e papà non smette di sorridere. A volte guarda dallo specchietto retrovisore per poi guardare me.

Tutto è tornato alla normalità... siamo gli stessi di un anno fa!

Evelyn scende dalla macchina aprendo rapidamente la porta di casa, mentre io e papà aiutiamo la mamma a scendere ed entrare dentro.

«Non fatemi sedere sulla carrozzina. Voglio entrare a casa in piedi.»

Non ha più la testa fasciata ma un cerotto nel punto dove l'hanno operata. Ovviamente dobbiamo fare molta attenzione ed essere parsimoniosi in tutto. La facciamo entrare a braccetto.
Evelyn prende il telefono e comincia a scattare delle foto nell'esatto momento in cui Kate rimette piede in casa. Il primo passo verso un nuovo inizio.

La mamma è tornata a casa e ha sconfitto il cancro!

HAPPENED 3 - (Tutto inizia, tutto finisce)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora