EVELYN
Non trovo le forze per poter pensare e più piango e più il dolore lo sento più forte.
Continuo a piangere tra le braccia di Bill senza riuscire a credere a ciò che Brittany mi ha detto. E' come se mi avessero investito sotto un treno e abbia il petto bloccato da una lamiera pesante e opprimente. Bill mi aiuta molto, presa tra le sue braccia, ma non abbastanza da farmi placare l'agitazione.
Si avvicinano anche gli altri: mia madre si accovaccia in ginocchio, accarezzandomi il viso senza smettere di piangere. Mio padre in ginocchio rimane inerme assistendo alla scena. Poi stremata di dolore, stanchezza e forza fisica smetto di piangere. Sento qualcuno prendermi in braccio e salire le scale, conducendomi nella mia stanza.
Vengo stesa agiatamente sul letto e una mano continua a toccarmi la testa. Non ho idea di chi sia e nemmeno m'interessa in questo momento. La sola cosa a cui è penso a lui. Ho costantemente il suo volto apparirmi davanti ai miei occhi e non riesco ad immaginarmelo in altri modi se non con i suoi ultimi sguardi tristi.
Non ho ancora fatto nemmeno una domanda su di lui ma già so che si è suicidiato: glielo lessi per un istante quando si voltò verso di me a guardarmi, per poi prendere la rincorsa e uscire fuori dalla scuola. E quella sarebbe stata l'ultim volta in cui l'avrei visto, salutato, riso insieme... e come è palese che sia i ricordi con lui mi appaiono difilato come un treno a forte velocità, tra questi i momenti più belli passati con lui e che mai più potrò riavere. Ho trovato mia madre dopo aver sofferto le pene dell'inferno e sapendo che non avrò mai un rapporto normale con lei. E adesso scopro che il mio migliore amico è morto. E' morto e non tornerà mai più.
Riprendo a piangere sentendo le lacrime scorrere lungo il mio naso e cadere sul cuscino. Strizzo gli occhi e le lacrime non smettono di uscire, cominciando nuovamente a piangere logoramente e con un dolore lancinante nello stomaco, come se mi stessero mangiando da dentro. Questi ricordi che vedo come diapositive nella mia mente, sono atroci e anche i ricordi felici improvvisamente diventano dolorosi.
I ricordi sono qualcosa di brutale alle volte. I ricordi di qualcosa che non hai più ti logorano, ti tormentano, ogni volta che ritornano nella mente sembrano toglierti un respiro, uno alla volta, ne prendono uno alla volta, fino a prendersi quello che sei, fino a toglierti il respiro e la voglia di vivere. E' così che si è sentito Logan? E' così che lui ha percepito prima di togliersi la vita? Straziato dal mondo in cui ero a obbligato a farne parte, da una società maligna e prima di compassione. Così è successo anche con me e Bill, stremandoci fino a cedere a una profonda depressione. E proprio questo finivamo sempre di ritrovarci perché sapevamo in fondo al nostro cuore che ci siamo sempre amati, e agli occhi degli altri sembravamo solo dei malati pervertiti che commettevamo gesti incestuosi.
Non esiste tortura peggiore dell'impotenza verso la sofferenza di chi ami e che io e Bill l'abbiamo sempre provato reciprocamente e incessantemente.Mi danno anche per non averlo aiutato quanto potevo e mi domando se potevo fare di più per salvarlo. So che mi odierò per tutta la vita e non potrò mai tornare indietro per rimediare e poterlo salvare.
«E' colpa mia!!!» dico ad alta voce piangendo disperatamente.
«No tesoro, non è colpa tua.» mi dice mia madre non smettendo di accarezzarmi la testa.
«Sì lo è. E' solo colpa mia. Dovevo capire... dovevo capire che lui stava così male... lo dovevo capire...!!!» proseguo seguito dal pianto che ad ogni sfogo è sempre più forte. La gola mi brucia e la voce è affievolita. Se parlo ho costanti dolori alla testa e alla gola, dannandomi nella mente come se stessi urlando ad alta voce.
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HAPPENED 3 - (Tutto inizia, tutto finisce)
Romance[STORIA COMPLETATA] QUESTO È L'ULTIMO CAPITOLO DELLA TRILOGIA. Prima di leggerlo vi consiglio di andare a leggervi i prequel: HAPPENED (cosi lontani, cosi vicini) e HAPPENED 2 (due cuori, una sola anima) in modo tale che comprendiate la storia! SEQU...