{275} ~ Ritorno alla normalità ]

134 3 0
                                    

EVELYN

"Gli ultimi preparativi prima che lui torni ad Harvard, ma stavolta è diverso e come abbiamo sempre voluto, finalmente".

Metto un punto e guardo il diario completo regalatomi da mia madre, decidendo di non scrivere mai più su un diario. Questa è stata la mia ultima avventura e scritta finalmente sulle pagine che mi porterò appresso per il resto della mia vita. Poi, come se corpo e mente si fossero messi d'accordo, mi precipito a prendere il mio primo diario.

Mi ero promessa che mai lo avrei più guardato, ma stavolta è diverso. Finalmente posso sfogliare le pagine senza timore che possa soffrire o piangere. Forse proverò emozioni simili perchè mi faranno tornare al passato, ma saranno al contempo diverse, libere e perpetue, impregnate sulle pagine di inchiostro. Quanto incredibile può essere un semplice oggetto.

Lo sfoglio in piedi, pagina per pagina e lentamente guardo le parole che mi capitano sotto il naso. La maggior parte tristi, cupe e sofferenti. I vecchi sentimenti riaffioriamo d'un tratto sentendo le mie labbra tremare: mi sto commuovendo.

Quanto ho sofferto e patito, quanto... e ora finalmente è tutto finito. Finalmente ho potuto anche io concludere sul mio diario con la parola fine, in un lieto fine da favola. Sono la persona più felice e fortunata di questo mondo. Bastava così poco per esserlo, bastava lui, lui e soltanto lui per poter essere completa e felice. Bill è sempre stato il mio più grande tesoro e finalmente ora è per sempre mio.

Ripongo il diario nel cassetto con una fitta al cuore che scompare del tutto, perchè adesso il mio subconscio è consapevole della realtà. Bill è in camera sua pronto per ripartire ad Harvard, ad incoronare il suo sogno... e io sono la sua ragazza.

Sono la sua ragazza, sono la sua ragazza.

«Sono la sua ragazza!!!» me lo ripeto ad alta voce incantata a guardare un punto fisso sulla parete della mia stanza.

Oggi dunque Bill torna ad Harvard e i preparativi sono più emozionanti delle altre volte. Improvvisamente guardo la mia stanza:  è sempre la stessa ma non la vedo più triste e cupa, come il solito posto per il quale andavo a rintanarmi e a piangere. Adesso è tornata ad essere la stanza colorata e giovanile di sempre.

Prendo alcune foto dal cassetto, inginocchiandomi a terra. Molte sono di me e Bill da piccoli. Le accarezzo come se avessero preso vita e sorrido nel vederle, specie quelle con lui. Poi, vedo le foto con mamma e papà, felici in ogni scatto. Sorrisi che finalmente sono ritornati in questa famiglia.

Ancora non mi sembra vero, ma lo è.

Guardo l'orologio e mi rendo conto che manca poco alla sua partenza. Mi alzo dal pavimento lasciando le fotografie a terra ed esco dalla mia stanza precipitandomi davanti all sua porta, bussandola.

«Avanti!»

Non appena la apro lo vedo di fronte a me e quella fortissima stretta allo stomaco non tende ad andarsene: è di spalle, davanti al suo letto in piedi e con la testa accovacciata. Si volta di scatto e non appena mi vede, sorride. Mi avvicino a lui abbracciandolo forte, con la testa appoggiata sul suo petto. Poi, alzo lo sguardo e vedo un foglio in mano. Lui punta gli occhi sul foglio e subito dopo torna a guardarmi.

Riconosco subito la calligrafia, la mia.

«È la lettera che ti ho dato prima che partissi per Harvard.» affermo sorpresa.

«Non l'avevo ancora aperta.» mi confessa e prosegue: «perchè sapevo che mi avrebbe fatto soffrire, ma ora leggendola e sapendo che finalmente siamo tornati insieme è la lettera più bella che potessi scrivermi.»

HAPPENED 3 - (Tutto inizia, tutto finisce)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora