EVELYN
Non posso credere a ciò che è appena successo anche se non ho capito bene le dinamiche della situazione.
"Allora avete da guardare per molto?" Lewis sbraita davanti a tutti e ancora mi domando cosa diamine è accaduto.
Mi avvicino al gruppo e Bill che è davanti a Lewis parlandogli faccia a faccia.
"Cosa è successo qui?" Mi guardo attorno con un respiro affannoso. Bill si volta verso di me: "Nulla di che".
"No, non è così... ho visto quello che è successo!"
"Non penso sia il luogo ne il momento adatto per parlarne, ti prego Eve". Mi prende per il braccio cercando di allontanarmi ma io mi divincolo.
"Perchè fai sempre di testa tua? Ogni volta devi sempre essere così distaccato da me, in ogni situazione. Perchè adesso se ti chiedo cos'è successo non vuoi dirmelo?".
"Te lo voglio dire a casa con calma..." Bill mi fa girare di spalle ma io mi fermo e lo guardo insistentemente: "E' a causa mia?".
Non mi risponde.
"Dimmi solo questo, voglio saperlo...".
Ma non ricevo nessuna risposta.
"Ti prego Bill...".
Si guarda attorno agitato.
"Sì".
Quella unica e semplice risposta mi fa accapponare la pelle.
"Ok... io me ne vado a casa".
Rimango sconcertata e mi mancano le parole per esprimere il dolore che porto dentro. Quanto ancora dovrà durare questa agonia?
Un'agonia che non ci meritiamo di portarcelo appresso...
Ho letto che molte volte quando qualcuno uccide o si suicida è dovuto alla cattiveria delle persone. Io e Bill sappiamo di essere forti, ma allo stesso tempo ci stiamo esaurendo dentro, come una piccola palla che via via sprofonda sempre più basso, nell'oscurità.Non vedo l'ora che Bill se ne vada e che almeno lui non debba più subire tutto questo. L'università sarà il suo modo per poter ricominciare da capo, lasciandosi alle spalle tutto l'accaduto.
"Tu non ti muovi di qui, andiamo via insieme".
"Ho la mia macchina" gli rammento.
"Non mi importa, potevi anche venire con un jet privato, non parti finché non parto io". Mi risponde con tono dittatorio.
Perchè d'un tratto vuole che lo aspetti? Ha paura che scappi come le altre volte o che non mi faccia sentire per un'intera giornata come è gia accaduto?
Faccio come dice e vado verso la macchina, ma prima mi accerto che tutto sia ok. La cerchia formatasi prima per fortuna si sta dissolvendo.
Vado dagli amici di Bill e mi sorprendo ancora del gesto di Lewis, anche se non so il motivo per cui abbia reagito così.
"Lewis"
Si volta verso di me, sorpreso.
"Pannocchietta!".
Che razza di soprannome è? Ma mi fa ridere, sdrammatizzando la situazione. Lo guardo con le braccia conserte.
"Che hai combinato qua, non ti si può lasciare da solo nemmeno un minuto" scaramantico.
"Oh sai com'è solite cose, bulletti che si danno tante arie sprecando solo tempo... li ho raddrizzati io". Mi fa l'occhiolino.
"Ho notato, ma perchè ti sei avventato in quel modo?". Gli domando con l'intento di ottenere una risposta certa.
"Non ci ho più visto... non ho potuto sopportare quello che ha detto al mio migliore amico, e a te".
"A me?".
"Ecco sì...".
"Lewis, ti prego no! Ti ho detto di non dirle nulla".
Bill irrompe facendo tacere Lewis.
"Voglio parlare con lui, smettila di fare così". Gli rispondo arrabbiata.
"Ne parliamo io e te da soli, quindi smettila di fare altre domande, ti prego".
Faccio come dice, sbuffando, senza comprendere nemmeno il suo gesto tanto incomprensibile.
"Ad ogni modo stai bene?" domando premurosamente a Lewis.
"Sì, mi sono solo avventato su di lui per farlo stare zitto. È solo un idiota che non fa altro che entrare in fatti che non gli riguardano...".
"Ok, adesso andiamo. David, ti chiamo dopo".
"D'accordo Bill. Ei Eve, stai tranquilla non è successo nulla!". Mi rassicura David dandomi due pacche sulla schiena.
"Non voglio vedere quell'espressione triste, sorridi ok?".
"Ci provo David... ci provo".
Mi guardo attorno e per fortuna questa volta non c'è stato l'intervento di nessuno per poterlo comunicare alla vicepreside, ma forse quasi sicuramente, qualcuno farà la spia, riferendoglielo.
"Ci sentiamo dopo ragazzi". Bill saluta il suo gruppo e ci avviamo verso le macchine.
"Allora, cosa vuoi fare?". Comincio a tremare dall'emozione perchè non so cos'abbia in mente stavolta.
"Seguimi con la macchina".
Così faccio.
"D'accordo". Gli dico.
Salgo e aspetto che metta in moto, e quando la sua macchina è davanti alla mia, lo seguo.
In macchina ho mille pensieri e dopo qualche minuto finiamo in un parcheggio con un parco accanto e un laghetto al centro. Quando scendo sento l'ebbrezza del vento e un silenzio logorante.
Chiudo gli occhi cercando di calmarmi un po' da tutto quello che è successo. Ancora mi domando come riesca a superare tutto questo. Per una ragazza di diciotto anni è troppo.
"Allora che ci facciamo qua?".
Bill mi guarda intensamente, e i suoi occhi cerulei mi dicono tutto. Si avvicina a me di colpo per poi tirare il mio braccio e stringermi a sé. Risento il suo meraviglioso cuore battere, lo risento...
"Scusami, ne ho bisogno. Ho bisogno di stringerti, di sentirti".
"Bill...". Gli dico con le lacrime agli occhi.
Mi emoziono tanto e comincio a piangere tra la sue braccia. Sento il cuore battere all'impazzata e uno strano calore nello stomaco che mi fa stare improvvisamente bene. Tutte le emozioni che provavo un tempo sono ritornate, più intense di prima.
"Non piangere Eve...".
"Non posso non piangere... non chiedermelo perchè è impossibile".
"Va bene, sfogati quanto vuoi, sono qui e ci sarò per sempre... sempre!".
Dondoliamo simultaneamente, cominciando a fare passi di danza e lui che non smette di accarezzarmi i capelli.
Quel suono mi provoca una grandissima emozione che stringo la sua vita intrecciando le mani attorno.
È come se tutte le brutte cose si fossero dissolte... tutto quanto non esiste più e ci siamo solo io e lui.
Non posso continuare a mentire a me stessa: Bill è come se fosse diventata una cura per me. Ogni volta che succede qualcosa basta la sua presenza per farmi stare bene. Mi sento felice all'improvviso e quello che riesco a fare con la sua presenza è sorridere.
Una voce dentro di me mi porta a ripercorrere tutti i momenti meravigliosi passati con lui, fin quando d'un tratto sento una frase che mi fa esplodere il cuore:
"Non smetterai mai di amarlo, è impossibile smettere di amarlo, perchè nel tuo cuore sai benissimo che nemmeno vuoi farlo".
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HAPPENED 3 - (Tutto inizia, tutto finisce)
Romance[STORIA COMPLETATA] QUESTO È L'ULTIMO CAPITOLO DELLA TRILOGIA. Prima di leggerlo vi consiglio di andare a leggervi i prequel: HAPPENED (cosi lontani, cosi vicini) e HAPPENED 2 (due cuori, una sola anima) in modo tale che comprendiate la storia! SEQU...