HAPPENED 3 - (Tutto inizia, tutto finisce)

{270} ~ Di nuovo a casa ]

EVELYN

Non so nemmeno da dove cominciare nel descrivere ciò che ho passato in questi due giorni. I giorni più lunghi della mia vita ovviamente. Devo riprendere le forze, cercando di tirarmi un po' su il morale.

Con i nonni è stato tutto più bello ed è come se avessi ritrovato stabilità nella mia vita. Forse in parte è così e devo ritrovare la forza giusta e necessaria per poter tornare alla mia vita: quella con la mia famiglia adottiva, la mia vera famiglia. Ho finalmente tutto chiaro dopo estenuanti ricerche, dubbi... è finalmente piazzato dentro la mia testa, consapevole del fatto che mai andrà più via. Mi alzo dal letto del Motel andando a farmi una doccia fresca dopo un meritato riposo.

Dopo aver rivisto mio nonno siamo rimasti per quasi tutta la giornata in casa e sul retro in giardino, a parlare e sforzandoci di ridere, perchè nonostante tutte le brutte cose successe abbiamo solo visto il lato positivo della giornata: io ho ritrovato i miei nonni e loro la propria nipote, felici di poterci riabbracciare ed essere insieme, finalmente, dopo tutta la fatica subita.

Mi hanno invitata a passare il resto della serata e restare anche a dormire da loro, ma mi sembrava troppo, promettendoli che sarei ritornata il prima possibile e quando mi hanno detto che avrebbero voluto che andassi con loro a trovare Helen, mi si è stretto il cuore. Adesso mi sento divisa in tre parti: da una parte appartengo e sempre apparterò nel cuore di mia madre, seppur sepolto da qualche parte in lei, quel posto apparterà per sempre a noi, noi soltanto e nessuno potrà mai cambiarlo. Spero solo che un giorno possa per lo meno ricordare, seppur per qualche istante... e vedere finalmente con gli occhi di una madre la propria figlia che non ha smesso mai di pensarla e di cercarla. Mi sono sempre chiesta che nome avesse e finalmente ne sono a conoscenza. Continuo a ripetermelo continuamente: Helen. Il nome di mia madre, di chi ha dovuto lottare e sta lottando per la sua vita e che non lascerò mai più. L'altra parte è la famiglia ritrovata, quella coi nonni, gli zii i cugini, che non vedo l'ora di conoscere e abbracciare. Ho tante cose da dire anche a loro, tante cose da raccontare. So che il tempo mi aiuterà a farlo ma per adesso ho saputo fin troppo che mi basta finalmente a mettere il cuore in pace.

L'ultima e non la meno importante è la famiglia che mi ha amato e cresciuto. Senza di loro non sarei la persona di adesso, quella che conosco e che tutti conoscono. Non avrei avuto le disposizioni necessarie per potermi creare la vita agiata che sto avendo.

Anche la mia famiglia d'origine per fortuna vive una vita modesta, ma non per questo significa che sarei stata la stessa persona. Forse più forte o più debole. Questo non lo saprò mai. Quello che so è che adesso so a chi appartengo davvero, a chi sono appartenuta e che ho finalmente un volto e nomi e non più sagome buie che intravedevo nei miei sogni.

Per quanto riguarda l'uomo che ha violentato mia madre, ho chiesto esplicitamente ai miei nonni di non dirmi niente di lui. Non ho voluto nemmeno sapere il suo nome, da dove provenisse e se avesse una famiglia... una moglie o dei figli. Non lo varrò mai sapere e questo sarà un dubbio che mi porterò volutamente appresso per il resto della mia vita. I miei nonni mi hanno subito compresa, sostenendomi con il massimo del loro affetto e facendomi sentire subito accettata in quella famiglia che fino a ieri era solo estranea con volti estranei ai miei occhi.

Dopo essermi concessa una doccia per cercare di rilassarmi come ho potuto, devo adesso farmi forza per riaffrontare la mia altra famiglia. So che Kate e Sten sono in pensiero, ma mi auguro che Bill li abbia chiamati per poterli informare che stessi bene. Non ho nemmeno pensato a Brittany o a Logan. Non ho voluto coinvolgere nessuno in realtà e mi sono sempre sentita fin dall'inizio che questa avventura avrei dovuto affrontarla da sola. E ce l'ho fatta, ci sono riuscita.