EVELYN
Sono tre ore che viaggio ininterrottamente, salvo una piccola sosta solo per riprendermi dalle forze. Sono stremata ed è un miracolo che sia riuscita a tornare ad Evanston sana e salva. Il cerchio si sta per chiudere e più penso a questa storia e più mi sembra pazzesco.
Tutto è proprio cominciato qui, nella città in cui sono nata e cresciuta. E adesso scopro perfino che mia nonna vive qui. Adocchio nuovamente il navigatore, parcheggiando in un luogo appartato e con la paura di essere vista.
Non so cosa sia successo, come stiano i miei genitori... e così decido di andare verso una cabina telefonica e parlare con lui, con la speranza che non mi risponda Samantha. Se lo farà la implorerò di informare Bill e dirgli che sto bene. Almeno deve sapere.
Corro dentro la cabina digitando a memoria il suo numero e continuando a guardarmi attorno. Uno squillo, uno solo e sento subito la sua voce: «PRONTO. PRONTO EVE! EVE SEI TU?»
Mi manca il respiro e affannosamente gli rispondo: «Sì sono io...»
«Eve. Oddio!!! Dimmi dove sei! Stai bene?» mi fa un sacco di domande una dietro all'altra.
«Sì. Ma non posso parlarti morto. Puoi dirlo tu Kate e Sten che sto bene?»
«...sì. Ma tu dove sei?»
«Non posso dirtelo e anche se fosse non potresti venire. Scusami...»
«No aspetta. Eve!!!» gli chiudo il telefono in faccia, rammaricata e distrutta. Anche se gli avessi detto che mi trovo proprio ad Evanston lui comunque non sarebbe potuto venire.
Ma sono contenta che non abbia risposto Samantha... questo significa che tiene ancora un po' a me. Salgo in macchina e proseguo il viaggio con una fitta nella stomaco, passando anche nelle strade a me più conosciute, tra queste quella che va verso il liceo. L'indicatore mi porta nella periferia opposta di dove abito io, meravigliandomi sempre di più del fatto che vivono vicini a noi.
Poi finalmente entro nel viale. Ville pregiate, disposte una accanto all'altra. Ad ogni secondo che passa sono sempre più meravigliata. Fin quando mi ritrovo la casa in questione sulla mia sinistra. Più determinata di prima ma con ancora una grande paura addosso vado a suonare il campanello.
Mi volto, guardandomi ancora attorno. Ville rustiche e raffinate con prati curati e un silenzio rilassante. Sento la porta aprirsi e io mi volto lentamente. Questa volta vedo una donna sulla sessantina, in salute e con un viso pulito e curato. «Sì?» mi domanda con tono gentile. Deglutisco avvicinandomi a lei: «S-salve...»
«Salve!» mi guarda scrupolosamente.
«Lei è la mamma di Helen?»
«Chi la sta cercando?» mi domanda con un tono calmo.
Faccio qualche secondo di pausa e finalmente le rivelo la mia identità: «E...» prendo aria e mi faccio coraggio nel rivelarle chi sono: «Evelyn.»
Mi guarda ancora più intensamente, dall'alto in basso. Poi esce fuori dalla porta avvicinandosi a me bofonchiando: «Ev... Ev...Evelyn... quella... Evelyn?»
«Su-a figlia. La figlia di... He...Helen.»
«Oh... oh mio Dio.» si copre la bocca con la mano vedendola tremare e gli occhi cominciare a piangere.
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HAPPENED 3 - (Tutto inizia, tutto finisce)
Romance[STORIA COMPLETATA] QUESTO È L'ULTIMO CAPITOLO DELLA TRILOGIA. Prima di leggerlo vi consiglio di andare a leggervi i prequel: HAPPENED (cosi lontani, cosi vicini) e HAPPENED 2 (due cuori, una sola anima) in modo tale che comprendiate la storia! SEQU...