Si erano spostati in camera, sul letto del maggiore.
Camera sua era piccolina, perfetta per come la voleva Jimin. Era la stanza più colorata della casa, ogni colore era presente in essa.
Dominava, soprattutto, il viola.
"è perché è l'ultimo colore dell'arcobaleno, ma è quello più importante. Significa fidarsi e amare una persona per tanto tempo" gli aveva spiegato dolcemente il maggiore.
Credeva a quelle parole e sperava che un giorno fosse proprio lui a ripetergliele.
Ma allo stesso tempo si battè una mano sulla fronte con le guance che piano piano si facevano rosse.
Erano uno fra le braccia dell'altro.
Era ormai notte, nella stanza regnava il silenzio. La stanza era buia, ma loro erano illuminati dalla luce della luminosa luna.
Si stavano guardando negli occhi, senza dire nulla.
Erano solo loro due, i loro occhi persi fra di loro e il corpo unito in un abbraccio sotto le coperte.
Stavano bene entrambi, stavano bene insieme. Capitava spesso che i loro cuori battessero più velocemente rispetto al normale.
Ma a loro non importava.
Ciò che contava era stare a contatto, perché nessuno dei due riusciva a separarsi dall'altro.
Avevano bisogno di sentire le loro voci, avevano bisogno dei loro sguardi e avevano bisogno delle attenzioni che si riservavano. Non riuscivano a stare lontani. Stavano diventando dipendenti l'uno dall'altro, e questa cosa non li spaventava affatto.
Jimin era incantato a osservare il viso del corvino.
Guardava dritto nei suoi occhi, quegli occhi che gli fottevano il cervello anche con una sola occhiata. Erano due pozzi profondi, scuri, molto scuri. Ma semplicemente bellissimi.
Senza rendersene conto, si stavano avvicinando.
Erano sempre più vicini, i loro respiri si stavano mescolando. I loro cuori andavano all'unisono.
Le loro labbra si sfiorarono e Jimin volle tanto assaggiare quelle labbra sottili, ma morbide. Voleva sentirle sulle proprie.
I suoi pensieri vennero interrotti dal maggiore che aveva iniziato un bacio lento, dolce e senza doppi fini. Era un bacio in cui entrambi assaggiavano le labbra dell'altro.
Avevano socchiuso gli occhi, il bacio stava continuando e nessuno dei due voleva staccarsi. A nessuno dei due importava se era mezzanotte, a nessuno dei due importava se stavano finendo il fiato.
Volevano solo sentirsi... Amati.
Nel mentre, a Seoul
Jungkook e Jin stavano guardando un film, quando al maggiore squillò il telefono.Si alzò di mala voglia per andare a rispondere e sbuffò appena lesse il nome del suo collega di lavoro.
Non che gli stesse antipatico, ma voleva passare del tempo prezioso insieme al suo piccino. A quanto pare non era possibile.
<<Yoongi che vuoi?>> rispose brusco non facendolo apposta.
<<Ma ciao Jin, si sto bene. BRO MA CHE CAZZO AMAMI INVECE DI TRATTARMI DI MERDA>> Urlò il ragazzo, da poco coloratosi i capelli di menta.
Si portò la mano sulla fronte e sospirò.
<<Ma ciao Yoongi, come stai? Bene? Bene, ora dimmi che vuoi??>>
<<Stronzo. Comunque, voglio farti conoscere il mio migliore amico e volevo chiederti se potevamo venire a casa tua, ci stiamo annoiando. Quindi... >> chiese esitando, il menta.
<<Non se ne parla, c'è Jungkookie con me e non voglio che stia male sta sera>> rispose il maggiore ora in cucina per non farsi sentire dal più piccolo.
<<Eddai Jin, Namjoon, il mio migliore amico, è tranquillo in più non farebbe mai del male a qualcuno. So che Jungkook non sta bene, me lo scrive dato che parliamo,, ma fidati che non gli farebbe nulla. In più non farei nemmeno io nulla a Jungkookie sai che sono fottutamente innamorato di lui>> disse subito il menta.
E così, trenta minuti dopo erano in quattro in casa e non più due.
Namjoon era bello da far invidia a un modello. Jin non faceva altro che sorridere.
Stavano parlando tranquillamente, lui e Nam, si stavano conoscendo. Posò lo sguardo sul suo migliore amico vedendolo chiacchierare spensierato insieme a Yoongi e vide le sue guance perennemente rosse.
Sorrise intenerito e non si accorse che Namjoon lo stresse guardando.
Lo stava proprio mangiando con lo sguardo.
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Like a Serendipity💫|| Vmin
Fanfiction«Sᴇ•ʀᴇɴ•ᴅɪ•ᴘɪ•ᴛʏ (𝚗.) 𝔉𝔦𝔫𝔡𝔦𝔫𝔤 𝔰𝔬𝔪𝔢𝔱𝔥𝔦𝔫𝔤 𝔤𝔬𝔬𝔡 𝔴𝔦𝔱𝔥𝔬𝔲𝔱 𝔩𝔬𝔬𝔨𝔦𝔫𝔤 𝔣𝔬𝔯 𝔦𝔱.ఌ» ♫ ...•* ★¨'*•♫.•'*.¸.•' ♫ ♫ ...•* ¨'*•♫.•'*.¸.•' Eppure quella notte nessuno aveva scritto nulla, si trattava forse di destino? Magari...