"Era tornato a casa da una giornata pesante, non voleva vedere nessuno se non il suo migliore amico.
<<Taehyung! Che ti è successo?>> aveva subito chiesto il menta.
<<Y-Yoongi...>> aveva sussurrato, le guance rigate da molte lacrime e il sangue a mescolarsi con esse.
Aveva un taglio lungo il braccio, era profondo e continuava a perdere sangue. La maglietta bianca si era ormai colorata di rosso.
Chissà quanti altri segni ha aveva pensato il maggiore.<<Taehyung! Che cazzo è successo?>> lo prese per la mano facendolo entrare in casa.
Il corvino aveva subito cercato di abbracciare il menta, che senza esitazione aveva stretto (non troppo forte per non fargli male) il ragazzo fra le proprie braccia. Facendolo immediatamente tranquillizzare e sentire a casa.
Dopo pochi minuti si era alzato per andare a prendere il medikit per curare il suo migliore amico.
<<piccino, farà molo male.. Ma tu stringi il mio braccio okay? Se ti vuoi fermare dimmelo>> aveva semplicemente annuito, così il menta aveva preso delicatamente il braccio ferito e aveva chiuso la ferita con ago e filo.
Il minore stava singhiozzando e stringendo forte il braccio del ragazzo, affondando le unghie nella sua carne.
Non voleva fermarsi, ma il maggiore si fermò lo stesso.
Quasi senza accorgersene tirò un sospiro di sollievo, come se stesse trattenendo il respiro.
<<Scusa Taetae so che fa male, prometto che finirà presto okay? Dopo prenderai l'antidolorifico>>
Il minore annuì e così il maggiore finì presto il suo lavoro. Pulì il suo braccio e lo dissinfettò, per poi fasciarlo.
Si alzò prendendo subito l'antidolorifico e passandolo al ragazzo.<<S-S-sono fortunato a-ad avere un amico c-che f-faceva il medico>> ridacchiò leggermente, soffocando poi un singhiozzo.
<<piccolo, mentre ti disinfetto gli altri segni tu mi racconti cos'è successo?>>
Il minore annuì per l'ennesima volta e il maggiore tolse la maglietta per poi iniziare a pulire e disinfettare il corpicino del suo migliore amico.
<<So-no tornato a casa da scuo-la tardi, D-Doyun si è a-arrabbiato.. E-e M-m-mi ha...>> abbassa lo sguardo.
<<Taehyung non dirmi che ti ha toccato senza il tuo permesso.>> sentiva già la rabbia scorrergli nelle vene.
<<S-si... C-cioè... Non si è s-spinto oltre p-poi p-però mi ha messo le m-mani addosso... S-si stava litigando e-e mi sono t-tagliato per sbaglio m-mentre sta-vo venendo da t-te>> aveva concluso.
Capitava spesso che il minore venisse dal menta per farsi curare le miriadi di ferite che gli faceva un pazzo come Doyun.
Ferite che passavano da bruciature con le sigarette a piccoli lividi a grandi lividi.
<<Lo faccio fuori.>> aveva concluso il suo lavoro e si stava alzando.
Ma venne bloccato dall'abbraccio inaspettato di Taehyung.
Aveva ripreso a piangere e singhiozzare, continuando a chiedergli se poteva abitare con lui per non andare più da Doyun e il menta lo aveva fatto calmare dicendogli che questa sarebbe sempre stata casa sua.
<<Doyun non ti toccherà più Tae. Mai più>>"
Yoongi si ricordò quest'episodio e i suoi occhi erano ormai più scuri dalla rabbia.
Trovare Doyun non era stato difficile.
Era sempre nel locale in cui una volta aveva provato a staccare Tae da lui, inutile dire che si era ritrovato con un naso rotto neanche mezzo secondo dopo.
Ma questa volta non si sarebbe limitato ad un semplice pugno sul naso.
<<Doyun. Sei un uomo morto.>> aveva ringhiato vicinissimo al suo viso, una volta entrato in quel locale e una volta focalizzato.
Senza lasciargli libertà di parola gli aveva lasciato un pugno sulla mandibola, ora diventata di un colore rosso misto al viola.
Essendo stato medico, sapeva i punti più sensibili e sapeva come colpire.
Tirò un pugno proprio sul naso, un forte rumore di osso rotto risuonò in quella stanza.
Nessuno osava muovere un muscolo, Yoongi quando era incazzato faceva paura.
Continuava a tirargli pugni, ormai le sue mani sanguinavano mescolandosi al sangue di Doyun.
Questo, era ormai svenuto.
Finalmente si fermò, troppa rabbia repressa nei suoi confronti che era esplosa in un secondo.
Le mani gli facevano male, ma alzò lo sguardo verso i presenti.
<<Parlate di me e giuro che vi faccio finire dritti al cimitero, altro che ospedale. Sono stato chiaro?>> sibilò il ragazzo e tutti annuirono spaventati.
Uscì da quel locale dirigendosi poi a casa.
Era ormai notte fonda. Ma stava bene così.
Finalmente aveva fatto ciò che voleva fare da anni.
Ora il suo piccino, aka il suo migliore amico, era finalmente libero da quello stronzo.
Scosse le mani e la neve si colorò di rosso.
<<Cazzo che freddo, cazzo che male>>
Strinse i denti ed aumentò il passo.
Tutto sommato gli andava bene così.
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Like a Serendipity💫|| Vmin
Fanfiction«Sᴇ•ʀᴇɴ•ᴅɪ•ᴘɪ•ᴛʏ (𝚗.) 𝔉𝔦𝔫𝔡𝔦𝔫𝔤 𝔰𝔬𝔪𝔢𝔱𝔥𝔦𝔫𝔤 𝔤𝔬𝔬𝔡 𝔴𝔦𝔱𝔥𝔬𝔲𝔱 𝔩𝔬𝔬𝔨𝔦𝔫𝔤 𝔣𝔬𝔯 𝔦𝔱.ఌ» ♫ ...•* ★¨'*•♫.•'*.¸.•' ♫ ♫ ...•* ¨'*•♫.•'*.¸.•' Eppure quella notte nessuno aveva scritto nulla, si trattava forse di destino? Magari...