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Quando uscirono dal bar era quasi ora di cena.

Si erano rinchiusi in quel bar bevendo cioccolata e iniziando a scherzare, scambiandosi qualche bacio e sorrisi spontanei.

Quando uscirono stava nevicando.

Jimin alzò la testa sorridendo, guardando quelle miriadi di fiocchetti di neve che cadevano sul suo viso caldo.

Il maggiore guardò come incantato il minore e sorrise intenerito.

<<Piccolo?>> aveva richiamato la sua attenzione.

<<mh?>> si perse nei suoi occhi.

<<sai pattinare?>> chiese con il sorriso sulle labbra.

<<Si, perché?>> chiese inclinando la testa e il maggiore lo prese per il braccio tirandolo verso il centro del villaggio.

Una volta arrivati si poteva già intravvedere una pista da pattinaggio.

Il rosa tirò un urletto felice e insieme entrarono dentro.

Appena messi i pattini, si misero sulla pista da pattinaggio.
Il rosa era caduto un paio di volte, dato che non pattinava da molto.

Ma una volta ripreso la mano iniziò a pattinare facendo delle pirouette.

La musica accompagnava il tutto  rendendo Jimin qualcosa di magnifico agli occhi del corvino.

Tutti si erano fermati per guardare il minore ballare, senza neanche cadere una volta.

La danza era un qualcosa di molto forte per Jimin. Potevi farlo ballare anche con dei tacchi alti due metri, ma comunque lui sarebbe riuscito a ballare in modo leggero e delicato come sempre.

Era la prima volta che vedeva il minore ballare, e non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.

Appena si rese conto che tutti si erano fermati arrossì, fermandosi e chiedendo scusa. Ma le persone applaudirono per poi riprendere a pattinare.

<<Sei stato... Wow!>> gli era andato vicino,il corvino e lo aveva abbracciato.

<<grazie Taeta->> entrambi caddero ridendo, <<YAH cretino!>> gli aveva urlato contro il rosa ridendo.

<<Ops, colpa mia>>

Si rialzarono e insieme pattinarono. Ad un certo punto il maggiore prese le mani del minore, entrambi uno di fronte all'altro.

Si guardavano negli occhi e unirono le loro labbra.

Era un bacio dolce, senza doppi fini, solo carico di amore e, ancora una volta, le persone presenti si ritrovarono ad applaudire.

Jimin si staccò per primo, arrossendo, nascondendo il viso nel suo collo.

<<Chimchim~ non essere imbarazzato>> aveva ridacchiato il corvino.

<<che ne dici di andare a mangiare? Non mi va di cucinare, perciò ti va se cerchiamo qualche posticino?>> gli chiese poi e il minore annuì.

Uscirono dalla pista di pattinaggio, sistemando i pattini e prendendosi per mano andando per la stradina di quel piccolo, ma tanto amato, villaggio.

Stavano camminando un po' a vuoto, ma finalmente trovarono un ristorante.

Era molto calmo, non vi era quasi nessuno eccetto quelle due o tre persone.

Il posto era ben organizzato e i colori erano perfettamente sistemati, i dettagli dei tavoli erano molto delicati. Quel posto dava l'idea di un posto creato a mano, ed era proprio così.

Ogni cosa lì presente era stata fatta a mano, dal proprietario. Un signore anziano, dalla barba molto lunga.

La cosa che colpì i due era il suo sorriso.

Un sorriso carico di spensieratezza.

L'uomo anziano dava la prima impressione di una persona calma, che parla molto e gentile.

<<ragazzi venite, entrate pure. Sedetevi pure dove volete, se avete bisogno di qualcosa io sono a questo bancone>> li aveva accolti così, in modo molto dolce e i due ragazzi ringraziarono gentilmente.

Si sedettero proprio vicino al bancone, per poi guardare il menù.

<<facciamo una sfida oppa>> aveva interrotto il silenzio così.

<<quale sfida?>> chiese.

<<chi mangia più sushi vince... Uh... Non lo so poi ci pensiamo, chi perde dovrà fare una cosa che l'altro vuole>> inclinò la testa guardandolo.

<<ci sto>> sorrise ed il minore annuì facendo un piccolo sorriso.

Il sushi venne portato in tavola e iniziarono ad ingozzarsi.

Due ore dopo Jimin si arrese, stava per scoppiare. Si appoggiò allo schienale della sedia e sospirò.

<<Ho vinto io Jiminie~>> fece un ghigno il maggiore.

Ho capito, non riuscirò a camminare
annuì ai suoi pensieri.

Like a Serendipity💫|| VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora