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<<Park Jimin vieni qui! Se ti prendo ti mangio!>> Urlò il maggiore e Jimin I tutta risposta corse via ridendo.

Stavano preparando un dolce, quando a Jimin non venne la brillante idea di tirargli della farina addosso.

<<Non mi prendi! Non mi prendi!>> sghignazzava correndo intorno al divano. Ma ad un certo punto le braccia di Taehyung lo afferrarono per la maglietta e, come al solito, Jimin cadde addosso a lui.

Entrambi risero e mezzo minuto dopo unirono le loro labbra.

<<Ti amo>> ripeteva Jimin tra un bacio e l'altro.

<<Ti amo anche io piccolo>> gli lasciò un'ultimo bacio a stampo.

<<Allora piccolo, hai intenzione di alzarti o?>> inclinò la testa.

In tutta risposta il minore si mise più comodo sul corpo dell'altro.

Questo roteò gli occhi.

<<Jiminie, oggi ti va di andare al villaggio? Ieri mentre cercavano un ristorante ho visto un locale e sinceramente mi va di passarla lì la nostra ultima giornata qui>> chiese spostandogli una ciocca di capelli dal viso.

Era così bello ai suoi occhi.

<<Certo che mi va, dopotutto è l'ultimo giorno qui, perciò dobbiamo divertirci>> sorrise per poi alzarsi.

Il maggiore si alzò a ruota ed entrambi tornarono in cucina.

Pranzarono con il dolce preparato prima della loro piccola corsetta e si rilassarono.

Jimin era sul divano, mentre il maggiore era sdraiato per terra che armeggiava con il suo cellulare.

Taetae:
Mio piccolo albero ho bisogno di te.

My albero:
Oh santo cielo, smetterai di chiamarmi piccolo albero?

Taetae:
Già mai, comunque avrei bisogno di una cosetta.

My albero:
Signore aiutami tu, sentiamo che ti devo portare?

Taetae:
Lo sai, fra te ne stavo parlando ieri! Hai per caso problemi di memoria?

My albero:
Ti giuro Taehyung che ti inculo male.

Taetae:
Ma stai zitto Nam, pensa ad inculcare Jin non me.
Comunque... Me li porti? Ti prego.

My albero:
Sisi te li porto dio.
Dovevi pensarci prima a portarti i tuoi giocattolini, coglione.

Taetae:
Minchia come siamo in vena di dare affetto.

My albero:
Taci, sto arrivando comunque. Vedi di inventarti una scusa per uscire a meno che non vuoi mandare tutto a puttane.

Taetae:
Sei il migliore!

Con questo messaggio si concluse la chat tra lui e il grigio.

Jimin si era addormentato, il che giocava a suo favore.

Appena lesse il messaggio di Namjoon, corse fuori. Salutò dolcemente il suo migliore amico e prese la scatola.

Entrò di nuovo in casa e nascose sotto al letto la scatola.

Il pomeriggio, verso le sei, andarono al locale.
Jimin era veramente bellissimo: indossava una camicia a quadri bianca e nera, dentro a dei jeans attilatti con qualche strappo, essi erano neri. I capelli erano scompigliati come sempre, ma quel look lo rendeva più sexy del solito agli occhi del maggiore.

Like a Serendipity💫|| VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora