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Era nel letto a fissare il soffitto.

Era in casa da solo, dato che Jungkook e Yoongi erano in sala prove, Namjoon e Jin erano fuori chissà dove e Taehyung era tornato a Daegu per prendere alcuni quadri e consegnarli qui a Seoul.

Così, si era ritrovato completamente solo e con i suoi pensieri.

Erano passati due giorni da quella sua uscita da solo e, stranamente, non era successo nulla nei giorni seguenti.

<<Ma io mi annoio così>> borbottò.

Si alzò, scendendo, poi, in cucina e si prese del succo all'arancia.

Ne bevve un sorso per poi sospirare annoiato. Odiava annoiarsi, così decise di uscire e andare a correre.

I ragazzi sarebbero tornati per l'ora di cena, perciò era da solo tutto il giorno.

Uscì di casa e prese solo le chiavi, iniziò a correre senza una meta, ritrovandosi al centro città.

Sorpassò la piazza e, continuando dritto, salì sulle mura dove si poteva vedere buona parte del centro.

Rimase per qualche minuto ad ammirare tutte quelle persone che camminavano e sorrisi, immaginandosi la loro storia.

Scese dalle mura e si prese una piccola pausa al bar più conosciuto in centro, prese un bubble tea e, ringraziando, uscì dal bar camminando verso casa.

Finì il bubble tea prima di uscire dal centro e, buttando il contenitore vuoto di quello che un tempo era un bubble tea, riprese a correre.

Appena tornato in casa fece una doccia fredda e, vestito e asciugato, tornò in camera sua.

Prese il telefono e la sua vita crollò.

iitts.jiihyun ti ha taggato in un post:

Non guardò neanche il post, lesse direttamente i commenti e la descrizione della foto.

iitts.jiihyun: pare che il pittore Kim Taehyung sia il fidanzato di quel frocetto sfigato di Park Jimin, chi lo avrebbe mai pensato?

Vissualizza commenti:

@Itts.Sasuke mio dio che schifo, pensa che quel frocetto è anche nella stessa nostra accademia.

@I'm.minjaeeee ma io mi domando perché esiste, ceh non serve ad un cazzo. In più frigna come un moccioso di cinque anni.

@yujiishere ohw... Che peccato, volevo tanto rivedere quel bellissimo corpo che ti ritrovi, caro Jimin, mannaggia. A proposito, ti è piaciuto?

@vivalavita oddio ma Yuji ti sei fatto Jimin?

@fantasia.a.puttane chissà quanti ragazzi si son fatti il piccolo e "innocente" Jimin.

Lasciò cadere il telefono e si mise le mani tra i capelli, iniziando a respirare in modo sempre più irregolare.

Strinse forte i capelli e iniziò a tremare. Gli occhi irrequieti e il cuore che batteva velocemente, le orecchie tappate, il petto si abbassava e si alzava troppo velocemente, cadde in ginocchio.

Era entrato nel suo attacco di panico.

Troppi pensieri affollavano la sua mente, si alzò lentamente cercando di raggiungere il bagno.

Ohw... che peccato, volevo tanto rivedere quel bellissimo corpo che ti ritrova, caro Jimin, mannaggia. A proposito, ti è piaciuto?

Questa frase risuonava nella sua mente, una volta arrivato in bagno vomitò ricordando quella sera, aveva la nausea a ripensare ciò che successe.

Sospirò, alzandosi e andando davanti allo specchio, guardandosi.

Gli occhi irrequieti e stanchi, di una persona che non aveva più voglia di sentire tutto quel dolore.

Le mani che si muovevano alla disperata ricerca di qualcuno che le stringesse.

Le guance e il naso rosso.

Si lasciò sfuggire un singhiozzo, per poi posare i suoi occhi sullo specchio.

Sbatte i pugni su di esso arrabbiato e stanco, urlando e piangendo.

Lo specchio si frantumò in mille pezzi, e lui cadde in ginocchio, portandosi le gambe al petto.

<<PERCHÉ ME? PERCHÉ?!!>> Urlò disperato, singhiozzando più forte.

Spostò lo sguardo accanto a lui.

Un pezzo di vetro poco vicino ai suoi piedi, lo prese con mano tremolante, lo rigirò fra le mani.

Si alzò le maniche e sospirò.

Passò leggermente il pezzo sulla sua delicata pelle, alcune goccioline di sangue si formavano sul suo braccio.

Premette di più e gemette dal dolore, un taglio poco profondo apparì sul braccio e il sangue iniziò lentamente a scorrere su di esso.

Sorrise, continuando a provocarsi tagli sempre più profondi.

Non era abbastanza per lui, così ne fece altri su l'altro braccio.

Sentì quel liquido rosso scorrergli sul braccio, intorno a lui piccole macchioline a circondario.

Si fermò solo quando lo spazio iniziò a mancare, guardò il sangue scorrere veloce sul suo braccio e continuò a sorridere.

Si sentiva bene, stava bene.

Buttò via il pezzetto di vetro e contò i tagli.

Maledizione non sono abbastanza, devo sparire... Proprio come vogliono loro
pensò.

Si alzò, infilandosi nella vasca e chiuse gli occhi.

Non aveva più forze, non riusciva più a muoversi e il suo respiro piano piano si faceva più debole.

Tenne gli occhi chiusi e pensò a tutti i ragazzi.

<<M-mi dispiace... V-vi amo ragazzi>> sussurrò poco prima di vedere tutto buio.

L'ultima cosa che sentì fu la voce dei ragazzi nominati prima che lo chiamavano allegri e poi... Il vuoto.

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