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La mattina dopo, dopo la colazione, Jimin si alzò e tornò in camera.

Si era svegliato prima degli altri, aveva preparato la colazione e aveva aspettato che gli altri si svegliassero.

Durante la colazione era rimasto in silenzio e il massimo che faceva era annuire.

Ed ora era salito in camera in totale silenzio e con il viso spento.

<<Ragazzi ma non credete che Jiminie sia strano sta mattina?>> chiese il rosso guardando la porta da dove, pochi minuti prima, era uscito il suo migliore amico.

<<Mhmh, si... Aish spero stia bene>> sospirò il più grande.

<<Volete che ci vado a parlare? Magari mi dice cosa c'è che non va>> propose il menta, prima che il grigio potesse parlare.

<<Sei sicuro Yoon?>> chiese Namjoon.

<<Sip, spesso parliamo insieme perciò magari me lo potrebbe dire>> alzò le spalle e si alzò, andando poi verso la camera del minore.

Bussò delicatamente e aspettò una risposta che, però, non arrivò.

<<Jiminie? Sono Yoongi, posso entrare?>> chiese dolcemente e ricevette un mugulio simile ad un si, così entrò in camera.

Il minore era sul cornicione della finestra, chiusa, che guardava fuori.

<<Hey Jiminie, che succede?>> si avvicinò a lui, sedendosi di fronte a lui, nel minuscolo spazio rimasto.

<<Nulla>> si portò le gambe al petto, posandoci il mento e continuando a guardare fuori dalla finestra.

<<Hey Jiminie, lo sai che puoi dirmi tutto? Come abbiamo fatto qualche giorno fa>> sorrise dolcemente e accarezzò i suoi capelli.

<<Sono solo pensieroso tutto qua>> sospirò, spingendo la testa contro la sua mano.

<<Del tipo? A cosa pensi?>> provò a chiedere.

<<Mmh, tutti i pensieri possibili. Come ad esempio... Come starebbero le persone senza di me? Che ci faccio qui? Come sarebbe avere la possibilità di stoppare le emozioni quando vuoi, quando stai male o quando non vuoi stare male.. Sarebbe, bello e brutto allo stesso tempo>> sussurrò talmente piano, che Yoongi per poco non lo sentì.

<<Ci sono alcuni giorni in cui mi sento forte e felice, altri in cui mi sento debole e triste. Voglio essere felice sempre e non avere momenti no, è brutto sentirsi bene tre minuti prima e tre minuti dopo male. Ed il brutto è che non so nemmeno perché sono triste, più provo a scervellarmi, più non ci capisco un cazzo>> strinse le braccia intorno alle sue gambe.

<<Voglio capire per quale motivo sto così, cazzo io sto bene. Ho tutto ciò che vorrei avere, un ragazzo fantastico, quattro migliori amici fantastici, una casa, un'academia da frequentare, ho anche un briciolo di autostima, ho superato e sto superando il mio fare cazzate, sto controllando i miei sbalzi d'umore... Ma cazzo, alcune volte vorrei solo piangere e non parlare con nessuno. Perché sono così? Perché, perché?>> alcune lacrime salate iniziarono a scorrere sulle sue guance e il minore si mise le mani tra i capelli, stringendoli.
<<perché? Yoongi perché cazzo? Perché non posso essere normale? P-Perché... Yoongi perché...>> sussurrò come quando una luce si spegne lentamente, perché rotta o vecchia.

Il menta prese le sue mani, stringendole dolcemente e il minore si buttò addosso a lui, abbracciandolo forte.

Yoongi ricambiò l'abbraccio e accarezzò dolcemente i suoi capelli.

<<Shh, Jiminie è tutto okay>> sussurrò dolcemente, mentre il minore si stringeva sempre di più contro di lui.

<<Tu sei normale mh? Sei sempre te stesso e ti metti in quattro per aiutare tutti. Piccino è normale avere questi momenti, io ne so qualcosa. Ho spesso questi giorni, ma riesco a non farlo notare... Anche se Namjoon lo nota sempre. E se per te questo non è essere normali... Allora ti dico una cosa, non siamo normali insieme e sinceramente? Preferisco non essere normale, mh? Perché siamo unici in tutte le nostre emozioni, in tutto ciò che facciamo e anche nelle nostre emozioni. Abbiamo tutto ciò che abbiamo sempre desiderato, ma ciò non ci rende perfetti. È normale avere cadute del genere, perciò non sentirti diverso da chi, magari, non ce l'ha. E poi, piccino, fidati di me che tutti hanno dei momenti no>> alzò il suo viso e gli riservò un sorriso che pochi avevano l'onore di vedere.

<<Grazie hyungie...>> si asciugò le lacrime e anche lui sorrise.

<<AWWWW smettila di essere così dolce in tutto ciò che fai, mi sciogli così>> si portò una mano all'altezza del cuore, con l'intento di farlo ridere, cosa che riuscì.

Entrambi si alzarono e, stringendo la mano del maggiore, scesero per andare dagli altri.

Like a Serendipity💫|| VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora