16.

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Jimin alzò lo sguardo verso il maggiore, appoggiando la testa sul suo petto.

Il grigio lo guardò negli occhi accarezzandogli il viso.

<<mi devi dire qualcosa Jiminie?>> gli sorrise dolcemente e il minore annuì lentamente. Annuì anche il maggiore come per farlo continuare.

<<e-ecco... Mi è piaciuto tanto...>> sussurrò, arrossendo, imbarazzato.

Il maggiore sorrise dalla tenerezza e ridacchiò leggermente. <<anche a me è piaciuto piccolo>> e questa semplice frase fece sorride ampiamente il più piccolo, che tornò con la testa sul suo petto fissando il muro alla sua sinistra.

Il maggiore giocava con i suoi capelli rosa, rilassato come non mai.

<<piccolino>> sussurrò guardando il volto rilassato e quasi addormentato del rosa.

Lui farfugliò qualcosa e il cuore di Taehyung esplose dalla troppa tenerezza.

Così morirò ush pensò non smettendo di avere il sorriso sul viso.

Il minore si addormentò pochi minuti dopo, le labbra schiuse e invitanti. Gli occhi con le ciglie folte, era semplicemente perfetto. Anche addormentato.

Si perse nei suoi pensieri, continuando ad accarezzare i suoi capelli.

In quel momento, in quel preciso momento si accorse quanto fosse diventato importante per lui quell'esserino così innocente.

Non gli importava se fuori diluviava, non gli importava se non rispondeva alle chiamate del suo migliore amico, non gli importava di nulla in quel momento.

Gli importava solo del ragazzo che riposava tranquillo sul suo petto.

La sua espressione era rilassata, molto rilassata. E Jimin si sentiva al caldo, a casa, in una casa speciale: le braccia del suo Taehyung.

I loro corpi erano collegati, come i loro cuori. I segni lasciati sul corpo dell'altro faceva capire chi appartenesse a chi.

Jimin apparteneva a Taehyung.
Taehyung apparteneva a Jimin.

Il corvino si riscosse dai propri pensieri appena sentì il minore muoversi da una parte all'altra e mugulando parole incapibili.

Lo strinse a sé cercando di calmarlo accarezzandogli la schiena.

Canticchiò qualche parola di singularity, una canzone scritta da lui stesso, e lo sistemò per bene sotto le coperte.

Il minore poco a poco si calmò, quando riprese a muoversi e a scuotere freneticamente la testa. Scoppiando a piangere chiamò il nome del ragazzo più grande.

<<sono qui piccolo, sono qui... Hey tranquillo>> lo strinse sussurrando dolcemente e il minore aprì gli occhi buttandosi su di lui.

<<amore ero sempre qui>> non si accorse di come l'aveva chiamato, ma al minore fece battere forte il cuore,, abbozzando un piccolo sorriso.

Annuì leggermente chiedendo scusa per poi nascondere il viso continuando a piangere.

Le lacrime cadevano sulla pelle calda del maggiore, lo sentiva, così subito canticchiò qualche parola dolce facendolo finalmente calmare del tutto.

<<non devi scusarti piccolo, dato che ti vedo ancora molto scosso non chiederò cosa hai sognato. Però se vuoi raccontarlo puoi farlo quando vuoi tu okay?>>

Il minore annuì, non aprendo bocca e chiudendosi a riccio.

Il maggiore sospirò, gli dispiaceva, si notava benissimo quanto il più piccolo fosse così fragile.

Sarebbe stata la sua roccia.

Aveva ormai deciso. Gli sarebbe stato accanto per moltissimo tempo.

<<piccolo, ti va di parlarne..? Voglio aiutarti>> gli accarezzò piano i capelli.

Il rosa si sedette accanto a lui.

<<e-ecco...>> prese un grande respiro e continuò <<ti ho parlato di quanto sono importanti Jungkook e Jin>> si fermò e il maggiore annuì. <<ecco.. È da tanto che... Che faccio questo sogno, I-in pratica o-ora ci sei anche tu... E-e ho sognato tutti voi c-che... Che mi lasciavate solo, ma inteso che m-motivate...., I-io non voglio>> scoppiò a piangere di nuovo, portandosi le gambe al petto.

Il maggiore subito lo abbracciò.

<<piccolo non succederà okay? Noi siamo qui con te>> lo tenne stretto mentre il rosa soffocava gli urli.

Lo cullava dolcemente, facendolo addormentare di nuovo.

Cazzo se doveva proteggerlo.

Like a Serendipity💫|| VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora