19.

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Il treno si fermò alla stazione di Seoul.

Jimin tirò su con il naso e uscì con il maggiore accanto, I suoi occhi erano pieni di lacrime che non volevano uscire.

Il maggiore si morse il labbro trattenendo, a sua volta, le lacrime.

Cazzo se gli sarebbe mancato.

Il maggiore fermò il ragazzo, in mezzo a tutta la stazione. Si inginocchiò per essere alla sua altezza e per guardarlo in faccia.

<<ascoltami piccolo, non essere triste okay? Appena finisco di fare un quadro per una persona importante>> roteò gli occhi scocciato <<appena avrò finito, verrò subito da te. Mi mancherai tantissimo, ma te lo prometto, sulla cosa più importante della mia vita, che io e te ci rivedremo>>

Il minore annuì, abbracciandolo subito dopo e stringendolo forte.

Il maggiore ricambiò la stretta, e rimasero così, fregandosene degli sguardi, delle signore anziane che giudicavano senza nemmeno conoscerli.

Uscirono dalla stazione diretti verso casa di Jimin.

Avevano entrambi l'umore a pezzi.

Il rosa si girò verso di lui, una volta arrivato davanti alla sua porta di casa, e sforzò un sorriso.

<<grazie... Grazie per questi tre giorni bellissimi. Ti ringrazio tantissi->> venne bloccato dalle labbra del maggiore.

Era un bacio carico di tristezza, ma allo stesso tempo tanto amore.

Quando il bacio finì il minore sospirò, e il maggiore abbassò la testa.
<<allora... Ci vediamo piccolo>> alzò la testa nonostante stesse per piangere e lo salutò, girandosi per poi andare verso la stazione.

<<ciaociao oppa...>> sussurrò entrando in casa.

Ad accoglierlo fu un Yoongi che rincorreva Jungkook e Jin seduto sul divano con accanto un ragazzo.

Quando lo notarono tutto si fermò.

Jungkook gli saltò addosso, Yoongi sorrise e Jin corse ad abbracciarlo.

Jimin strinse i due e salutò Yoongi, quel ragazzo dai capelli grigi si presentò.

Quando si staccarono Jimin scoppiò a piangere abbracciando il biondo, che prontamente cercò di calmarlo.

<<che succede piccolo>> gli chiese preoccupato il maggiore.

<<M-mi manca così t-tanto. V-voglio l-lui, voglio a-abbracciarlo>> continuava a piangere ripetendo come a cantilena il nome del corvino e Jungkook abbassò lo sguardo, salendo in camera con il menta.

Jin e Namjoon cercarono di calmarlo.

Sembravano proprio i suoi genitori.

In camera il moro sospirò, stringendo i pugni e il menta lo abbracciò.

<<so che fa male vedere Jimin così fragile, ma si è innamorato di un ragazzo che abita più lontano da lui e gli fa male. Conosco Taehyung, essendo il mio migliore amico, e so che anche lui non se la sta passando bene.>> sospirò.

<<lo so... Però aish, volevo che almeno lui stesse bene e che non fosse confuso come me. Perché si, mi hai incasinato la vita, ma l'hai resa migliore Yoongi. E se ora sono qui a parlare a vanvera senza realmente pensare a cosa dire è perché non riesco a tenerlo dentro. Yoongi voglio riiniziare. Voglio dimenticare quel coglione, e voglio farlo con te.>> disse tutto in modo confuso.

Ma questo bastò al menta a farlo sorridere ampiamente.

Gli prese il viso tra le mani e lo baciò.

<<faremo tutto con calma, ma tu sei mio ora.>> sorrise.

In salotto la situazione era difficile, Jimin non riusciva a calmarsi e stava iniziando a respirare male.

Jin provava a calmarlo come meglio poteva ma fallì.

<<I-io voglio lui..>> sussurrò il ragazzo distrutto, cadendo in ginocchio.

Jin lo tenne stretto fra le proprie braccia, fin quando non si calmò anche se non del tutto.

<<I-io vado a fare un giro okay? Si, vado a fare un giro>> si alzò, ma il maggiore lo fermò.

<<Jimin sono le dieci di sera, non vai fuori ora.>> gli disse come un genitore.

<<ti prego, ne ho bisogno>> il maggiore sospirò e lo lasciò fare.

Ma nessuno immaginava cose sarebbe successo quella sera.

Like a Serendipity💫|| VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora