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Tornarono a casa verso mezzanotte, si erano ritrovati al ponte oltre il luna park verso le undici, ma nessuno aveva intenzione di tornare a casa; così decisero di rimanere fuori un'altro po', lungo quel ponte.

<<Ragazzi, che si fa?>> chiese il maknae, guardandando i ragazzi.

<<Tu ora vai a dormire, anche Jiminie>> rispose il più grande.

<<Hey! Ma noi non siamo piccoli!>> protestarono i due.

<<Dai Jinnie, non sono piccoli a tal punto da andare a letto così presto>> cercò di convincerlo Namjoon.

<<Oh e vabene, allora che si fa?>> chiese Jin, ormai, arreso.

<<Film horror?>> propose Yoongi e tutti annuirono entusiasti tranne i più piccoli.

Una volta deciso il film, scelto i posti e preso qualche cosa da sgranocchiare e bere, il film partì.

Jungkook stava abbracciando il braccio di Yoongi, mentre sorseggiava il suo amato latte alla banana.

Il film era partito abbastanza tranquillamente, la protagonista, come al solito, era una cretina che GIUSTAMENTE si trasferisce in una casa che il cimitero gli fa 'na pippa.

<<io comunque devo ancora capire, perché sta crista si è trasferita lì>> commentò Jimin, ottenendo una risata generale.

Il film proseguì, stranamente, bene eccetto qualche momento di tensione e pochi spaventi, non perché c'era effettivamente qualcosa, ma per la musica in sé.

Ammettiamolo, il film era completamente noioso tent'è che Namjoon e Jin si ritirarono in camera, per poi guardare un film completamente diverso.

Yoongi e Taehyung si guardarono, sorrisero leggermente e, allo stesso momento, si alzarono giustificando con: "io vado a bere" e "io devo andare in bagno".

<<Dobbiamo stoppare?>> chiese Jungkook, mentre lentamente si faceva più vicino al suo migliore amico.

<<Nono piccino, potete anche andare avanti, tanto ora non c'è nulla di strano>> alzò le spalle e il maknae annuì.

Anche se il film era noioso e aveva poche parti paurose, i due più piccoli avevano, comunque, paura di rimanere da soli al buio.

Entrambi sgattaiolarono fuori dal salotto e andarono in cucina.

<<Allora Yoon>> sussurrò il corvino.

<<Come potremmo farli spaventare?Senza ricevere una ciabatta in testa da Jin?>> chiese il menta.

<<beh... Namjoon e Jin stanno guardando un film, e la tv è alta. Perciò, da quel che ho notato, si spaventano con rumori forti e improvvisi...>> alzò le spalle il corvino.

<<Hai ragione>> rispose prontamente il menta.

Tornarono lentamente in salotto, trovandoli abbracciati a parlare per passare il tempo e per un'attimo pensarono di non fare nulla.

Iniziarono a far rumori leggeri, come dei graffi sul divano o sul mobiletto accanto.

Entrambi i maknae si zittirono subito, sbarrando gli occhi e tendendo bene le orecchie, con il respiro accelerato.

<<Y-Yoongi-hyung, oppa...?>> chiese con un fil di voce l'arancione.

Non ricevettero nessuna risposta.

Sentirono un botto proveniente da dietro al divano e i due trasalirono, ma con quel minimo coraggio rimasto piano piano si affacciarono trovando il nulla.

Tornarono girati e si ritrovarono le facce dei rispettivi fidanzati davanti.

Tirarono un piccolo urlo, spavantati e l'arancione si coprì il viso.

<<Razza di idioti!>> Urlò il maknae.

I più grandi scoppiarono a ridere e il maknae sospirò, borbottando e incrociando le braccia al petto, lasciandosi cadere indietro con la schiena sul divano.

Smisero di ridere quando sentirono un piccolo singhiozzo soffocato, sia i due più grandi sia il moro puntarono l'attenzione sull'arancione che aveva ancora il viso coperto dalle proprie manine.

<<Heyhey, Jiminie non volevo farti piangere... Scusami scusami piccolo>> si affrettò a dire, stringendolo in un abbraccio, il corvino.

Qualche minuto dopo il minore si calmò, annuendo leggermente alle continue richieste di perdono da parte del maggiore.

<<Tranquillo oppa>> si staccò leggermente da lui, stropicciandosi un occhio e sorridendo.

<<Ragazzi, noi andiamo a letto. Questo bimbo qui tra un po' si addormenta>> annunciò il menta e si augurarono la buonanotte.

<<Dai Jiminie, andiamo anche noi a dormire>> accarezzò i suoi capelli dolcemente, ma il minore scosse la testa.

<<Non hai sonno?>> gli chiese dolcemente.

<<Ho paura...>> sussurrò.

<<Jiminie, non devi averne. Il film è tutto finto e il nostro era solo uno scherzo, si lo so, di cattivo gusto. E poi ci sono io con te>> lo rassicurò.

<<Guardiano l'alba?>> cambiò completamente discorso, avendo comunque paura.

<<Ma andiamo sulla spiaggia allora, guardare l'alba da casa è brutto>>

<<Non se andiamo sul tetto, è bellissimo... Ci sono andato parecchie volte e guardare l'alba o il tramonto da là su è fantastico>> disse l'arancione e così, il maggiore diede ascolto al minore.

Salirono sul tetto, si sistemarono in un posto che permettesse loro di non cadere e di avere una vista migliore e aspettarono, chiacchierando di qua e di là.

L'alba era, ormai, vicina e il minore, sentendo freddo, abbracciò il maggiore che, sorridendo, lo strinse a sé.

Guardarono l'alba per diverse ore, entrambi rilassati e protetti tra le braccia dell'altro.

Erano solo loro insieme al sole che albeggiava e piccoli uccellini che uscivano.

La strada era deserta, eccezione per le poche macchine che, magari, tornavano a casa a quell'ora.

Erano solo due e due cuori che insieme ne formavano uno solo, pieno di amore, sincerità e serenità.

Like a Serendipity💫|| VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora