9.

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Nel frattempo nella stanza di Jungkook...

C'erano i due che litigavano, amorevolmente, per il colore di un pupazzo del minore.

Il menta diceva che era più blu che viola e Jungkook ribadiva il contrario.

A nessuno dei due importava dei rumori proveniente dalla camera di Jin, erano troppo impegnati a "litigare" per uno stupido pupazzo.

<<Eddai Yoongi! È viola!>> mise un tenero broncio Jungkook e il più grande sospirò.

Amava quel visino dolce e quelle labbra.

Cazzo se amava quelle labbra, amava tutto di Jungkook.  Partendo dal suo viso alle sue spalle, al suo collo. Aveva immaginato spesso di morderglielo lasciandogli il segno.

Le clavicole, quelle si che voleva marchiarle. Era il suo punto debole e lui lo sapeva.

Conosceva Jungkook da quando Jin aveva iniziato a lavorare nel suo bar, una sera si erano presentati due ragazzi che subito salutarono il biondo.

Appena vide il maknae se ne innamorò subito.

<<Va bene Kookie, è viola>> ridacchiò al suo visino vittorioso e gli scompigliò i capelli del moro.

Quello sorrise come un coniglietto.

<<Op-Hyung, non ho sonno... Che cosa facciamo?>> si battè mentalmente una mano sulla fronte e si sentì leggermente stupido.

Stava per chiamare "oppa" quello che era solo un amico... O così credeva.

Yoongi si lasciò sfuggire un piccolo sorriso e lo guardò.
<<Come mi stavi per chiamare? ~>> lo stuzzicò il più grande, sapendo che presto le guance del ragazzo, davanti a lui, sarebbero diventate due pomodorini.

E ciò che stava pensando, accadde neanche tre minuti dopo.

Jungkook si coprì il viso rosso, per poi mugulare e farfugliare qualcosa di veramente  impossibile da capire.

Era così dannatamente tenero quando si imbarazzava.

Aveva proprio bisogno di baciarlo in quel momento, ma doveva trattenersi.

Sapeva ciò che era successo e non voleva fargli ricordare quel figlio di puttana.

Tornò alla realtà solo quando sentì un singhiozzo da parte del piccolo ragazzo, ora rannicchiato con le gambe al petto.

Non perse minuto a togliergli le mani dal viso.

Occhioni rossi e nasino altrettanto rosso gli si presentarono davanti. A quella vista per poco non scoppiò a piangere anche lui, era la seconda volta che lo vedeva in queste condizioni.

<<piccolino, che succede?>> sussurrò con calma, cercando di essere il più dolce e delicato possibile.

<<I-io...>> tirò su con il naso e continuò <<s-se ti ha dato fastidio come ti ho quasi chiamato... M-mi di-dispiace...>>

Stava per tornare a piangere quando il maggiore lo abbracciò forte.

<<piccolo respira, non mi ha dato fastidio. Anzi, puoi chiamarmi come vuoi a me piace tanto come mi chiami>> sorrise dolcemente.

<<p-posso chiamarti o-oppa?>> chiese timido, molto insicuro.

<<certo che si, ricordati piccolo che io,  Jinnie, Namjoonie, Jiminie non siamo quell'essere>> gli accarezzò la schiena e il moro annuì.

Il menta gli prese il viso tra le mani e si avvicinò alle sue labbra.

<<posso?~>> chiese sussurrando.

Il minore annuì di nuovo, e il maggiore unì le loro labbra. In un dolce bacio.

I dubbi, le incertezze, le paure del minore svanirono subito.

A Daegu:

Il bacio tra i due continuava, non volevano staccarsi.

Il fiato stava finendo e, purtroppo, si staccarono. Unirono le loro fronti, le labbra rosse e gonfie, e il respiro pesante.

Dio se amavano quel bacio.

Senza nessuna frase senza nulla, il maggiore dei due riunì le loro labbra, facendolo finire sotto a lui.

Approfondì il bacio, che diventò molto più spinto.

Era un bacio che faceva capire tutto il loro bisogno di sentirsi uniti, amati.

Le mani del minore erano sotto la maglietta del ragazzo, vagavano per tutto il suo corpo. Sentendo la sua pelle e i suoi muscoli.

Taehyung si staccò solo per togliere la maglietta al minore e fermare a guardare quel bellissimo corpo.

La pelle del rosa era una tela bianca da dipingere con i suoi segni.

Like a Serendipity💫|| VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora