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Era passata, circa, un'altra ora da quando i suoi migliori amici erano entrati nella sua camera.

Non parlarono delle azioni di Jimin, anzi, scherzarono tutti allegramente.

Il dottore bussò alla porta e il più grande dei ragazzi si alzò, uscendo insieme al dottore.

<<Allora Signor Kim... Jimin è la prima volta che viene in ospedale per questo tipo cose?>> lo guardò serio.

Jin sospirò.
<<No, è la, se non sbaglio, quinta volta..>> strinse un angolo della felpa.

<<Ha provato a mandarlo da uno psicologo?>>

<<Si, ha fatto solo due sedute e poi non ci è più tornato>>

<<Stavo pensando... Che sarebbe meglio tenerlo in osservazione per una settimana. È un ragazzo molto fragile e sinceramente non vorrei succedesse qualcosa, lo dico come medico ma anche come padre. Che ne dice di tenerlo qui in neuropsichiatra infantile per una settimana?>>

Lo guardò negli occhi visibilmente confuso.

<<Stia tranquillo, neuropsichiatra infantile è un reparto specializzato per questo tipo di cose. Non starà mai da solo, ci saranno medici e due di voi dovranno rimanere con lui>>

<<Posso... Parlargliene prima?>>

Il dottore annuì, andando verso il suo studio e così il biondo tornò in stanza.

<<Ragazzi uscite un'attimo, per favore. Anche tu Taehyung, giuro che poi vi spiego>> sospirò.

I ragazzi lo ascoltarono e uscirono dalla stanza, Taehyung gli diede un bacio sulla fronte e poi si attaccò al braccio di Namjoon piagnucolando di quanto volesse tornare indietro.

Jin rise e poi si avvicinò al minore.

<<Jiminie, ho parlato con il dottore>> accarezzò il suo viso pallido.

<<E?>> gli chiese confuso.

<<Consiglia di stare in neuropsichiatra infantile per una settimana, così da controllarti. Non sarai mai solo, ci saranno tanti dottori con te e anche due di noi. Volevo prima parlartene così da non tenerti tutto nascosto e ovviamente gli altri ti possono venire a trovare>> lo guardò negli occhi e il minore sospirò.

<<A-Appa Jin... Mi prometti che tu ci sarai?>> gli chiese facendosi piccolo piccolo.

<<Si piccolo, io ci sarò>> gli baciò la guancia.

<<Taetae può stare con noi?>> chiese con gli occhi lucidi.

<<Si piccolo, quindi accetti di stare qui per una settimana?>>

Il minore annuì e così facendo, fece sorridere il maggiore che, poco dopo, uscì informando gli altri della situazione e poi andò verso lo studio del dottore.

<<Prego, entri pure>> lo accolse sorridendo, il dottore.

<<Quando andrà in stanza nel reparto?>> gli chiese.

<<Anche ora, sono felice che abbia accettato>> gli sorrise e, insieme, tornarono da Jimin.

Quest'ultimo venne portato in una stanza abbastanza grande, le pareti arancioni per metà e l'altra metà bianca. Aveva adesivi colorati dei personaggi della Disney, due letti e due comodini, un bagno e una finestra chiusa.

I suoi amici erano tornati a casa mentre Jin e Taehyung erano con lui.

<<Posso... Posso dormire?>> chiese timidamente e i ragazzi annuirono sorridendo.

Il piccolo mochi chiese al corvino di mettersi con lui nel letto e lo ascoltò, Jimin subito lo abbracciò e piano piano cadde in un sonno tranquillo.

<<Jin-Hyung?>> accarezzò i capelli rosa del ragazzo dormiente fra le sue braccia.

<<Dimmi Tae>> era intento a guardare fuori dalla finestra.

<<Come ti senti?>> sussurrò piano e il biondo fece quasi fatica a sentirlo.

<<Una vera merda Tae, una vera merda. Quei figli di puttana non si devono permettere di rovinare il mio piccolo. L'ho visto crescere, sono stato sempre con lui, è come mio figlio cristo e ora... Vederlo in questo posto di merda fa un sacco male>> sospirò, chiudendo gli occhi.

<<Lo so che fa male, ma vedrai che tutto andrà per il verso giusto. Perché non vai a prenderti un qualcosa da bere? Ci rimango io qui>>

Il biondo annuì, ringraziandolo e uscì dalla stanza, lasciando i due da soli.

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Ciao a tutti!
Forse è la prima volta che lascio uno spazio miomio.
Ma ci tenevo a farlo, perché volevo dire una mia piccola opinione riguardo questo argomento.
Allora...
Prima di tutto volevo dire che non bisogna mai sottovalutare le persone che, purtroppo, soffrono di autolesionismo, depressione e altri "disturbi".
E soprattutto ci tenevo a dirvi che se volete anche solo parlare perché magari siete solo giù di morale o state male, potete benissimo scrivermi qui sotto nei commenti o anche mandarmi un messaggio.
Come potete anche scrivermi su Instagram o dovunque voi vogliate, non abbiate paura di chiedere aiuto o di parlare con me, sarò sempre qui ad ascoltarvi e ad aiutarvi.
Detto questo vorrei che rispondiate a questa semplice, ma non scontata, domanda:

Come state?

-Seoyunie×

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