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Un gemito sfuggì dalle labbra carnose del fidanzato, quando la sua schiena si contrò contro il muro della loro casetta.

Infatti, i due non erano riusciti a trattenersi per molto. Appena furono fuori intenti a tornare a casa, Taehyung prese in braccio il ragazzo bisognoso delle sue labbra.

A Jimin non diapiacque quel gesto, allacciò le braccia intorno al suo collo e ben presto il bacio diventò bagnato.

Tentò di salire, anche se a fatica, una volta in camera butto il ragazzo sul letto e gli fu sopra subito dopo.

<<Piccolo Jiminie~ tu dovrai fare una cosa che io voglio, e sai cosa voglio?>>

Il minore scosse la testa.

<<beh, voglio che, mentre faccio alcune piccole e innocenti cose, tu dovrai stare buono e tranquillo. Non potrai venire e nemmeno procurarti piacere, sappi che se non mi darai ascolto ti punirò>> sussurrò roco al suo orecchio, mordendolo poco dopo.

Il minore annuì, maledetto se stesso per aver fatto una sfida con il corvino.

Taehyung spogliò il piccolo e si spogliò anche lui.
Unì le loro labbra e nel mentre andò a toccare i punti più sensibili sul suo corpo che ormai conosceva a memoria.

Jimin cercò disperatamente di rimanere calmo: immaginatevi un piccolo Jimin schiacciato dal corpo del fidanzato che lo stava toccando nei punti più sensibili, e lui, che per non muoversi, stava pensando alle cose più strane e meno adatte in quel momento.

Tocca la punta della sua erezione e Jimin per poco non si strozzò con la sua stessa saliva.

Sentire le labbra del maggiore dietro al suo orecchio, posto molto sensibile per lui, e una mano a stuzzicare la punta era un qualcosa di eccitante.

Sentiva il bisogno di alzare il bacino per scontrare la sua erezione con la sua mano, ma rimase fermo.

Strinse leggermente la mano intorno al suo sesso e Jimin ebbe uno spasmo.

Cazzo Tae giuro che un giorno mi vendico.
Pensò, provando a non urlargli contro di fotterselo subito.

Lasciò una scia di baci, dal suo collo alle clavicole poi al petto ed infine arrivò fino alla sua pancia.

Jimin chiuse gli occhi, ansimando e sperando che facesse qualcosa.

E qualcosa la fece.

Fece entrare due dita dentro al ragazzo iniziando a muoverlo da subito.

Il minore mugulò lamentandosi, andò incontro alle sue dita non accorgendosene e il maggiore scosse la testa,togliendo le sue fantastiche dita da dentro il suo corpo.

Jimin piagnucolò e riaprì gli occhi.

<<nono Jiminie non dovevi>> prese la sua cintura e lo legò al letto.

Riprese a fare ciò che stava facendo e con la mano libera tracciò tutta la lunghezza del minore, facendolo fremere e facendogli avere piccoli spasmi involontari.

Maledizione smettila...
Lo stava supplicando con lo sguardo ed il maggiore prese in bocca tutta la sua erezione.

Jimin buttò la testa all'indietro, un'altro spasmo e il suo corpo si mosse.

Taehyung iniziò a muovere a ritmo sia le dita che la bocca.

Si godeva quegli urletti che disperatamente cercava di soffocare, inutilmente.

Quando fu sul punto di venire, il rosa alzò il bacino verso la sua bocca intenzionato a venire, anche se a fatica riuscì a muoversi dentro la sua bocca il maggiore lo lasciò fare.

Stava per violare entrambe le regole e a lui non dispiaceva la cosa.

Jimin venne nella sua bocca urlando il suo nome e dopo pochi minuti si rese conto.

Porca puttana.
Tutto ciò che passò per la testa del minore fu questo, ed un ghigno si fece spazio sulle labbra del corvino.

<<S-Sisi ho violato le regole e tutto, si, mi devi punire ma porca puttana fottimi ti prego>>

Taehyung lo guardò scioccato non era mai stato così diretto, o per lo meno senza arrossire.

Si staccò dal suo corpo per poi entrare in lui senza avvisi.

Il minore urlò, sentì le corde vocali vibrare nella sua gola e spinse la testa nel cuscino.

Iniziò a muoversi sin da subito con spinte forti e veloci.

Affondava in lui, toccando il suo punto, facendo urlare di più il minore che disperatamente stava stringendo la cintura.

<<T-T-Tae.. Ah...>> cercò di parlare, il maggiore in tutta risposta aumentò la velocità.

<<s-si piccolo, puoi venire>> ringhiò stringendo i suoi fianchi e il minore si riversò fra i loro corpi.

Non aveva avuto bisogno di toccarsi, era bastato la voce del ragazzo che era ancora più bassa.

Dopo qualche spinta venne anche il maggiore che uscì dal suo corpo, togliendogli la cintura e buttandola a terra.

Lo abbracciò forte, annusando il suo profumo e sentendo la sua pelle a contatto con la propria.

<<C-cazzo se mi è piaciuto>> aveva buttato fuori aria, riprendendo a respirare normalmente e accarezzando i capelli corvini del maggiore.

Gesto che lo fece rilassare e poco dopo scivolare tra le braccia di Morfeo.

Jimin lo seguì poco dopo e erano passati cinque giorni,, ne mancavano due.

Like a Serendipity💫|| VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora