Jimin uscì dalla loro casetta, si sedette in cima alla montagna sulla neve morbida.
Aveva ancora i vestiti della sera prima e l'unica cosa a coprire il suo corpo era il giacchetto, non sentiva freddo e neanche caldo.
Le sue mani stavano diventando sempre più fredde e rosse, sapeva che doveva tornare indietro, tornare al caldo dal ragazzo ancora addormentato,, ma non ci riusciva.
Era solito a pensare molto e, da un lato, questa cosa non era buona.
Stava pensando all'accademia, a tutte le prese in giro che sarebbero continuate dopo la fine dell'estate.
Stava pensando a tutto ciò che gli era successo e ciò che sarebbe successo.<<Jiminah! Che ci fai qua fuori!>>
Jimin sobbalzò alla voce roca del maggiore, ma nonostante questo non rispose continuando a pensare, ora puntando il suo sguardo sulla neve.
<<Jimin! Yah pabo torna dentro, prenderai la febbre>> cercò di convincerlo il maggiore, ma ancora una volta il rosa non rispose.
Anzi, iniziò a pensare a loro.Che cosa siamo?
Era questa la frase che più gli si presentava in testa.
Non lo sapeva, non avevano mai parlato di loro o comunque quando stavano per entrare in quel tipo di discorso, il più grande sviava con altri argomenti.
Sentiva la voce del maggiore continuare a chiamarlo e a pregarlo di entrare con lui, ma lui era come bloccato.
Stava iniziando a respirare sempre più in modo irregolare e le mani iniziarono a tremare. Strinse le mani, non le sentiva, ma continuava a stringerle e a torturarsi il labbro.
Strinse le mani fra di loro, iniziando, inconsciamente, a graffiarne i palmi.
Calde lacrime si posarono sul suo viso e i pensieri si accumolarono, finendo poi a ricordargli quella sera.
Sentì le mani di Yuji che lo toccavano senza il suo permesso, sentiva come godeva del suo corpo e come, nonostante le sue suppliche, questo non si fermasse.
Il dolore che aveva provato quella sera, improvvisamente tornò.
Si porto le mani alla testa iniziando a respirare male, quasi a non riuscirci, le mani nei capelli e i singhiozzi a scuotere il suo corpicino.
Il maggiore iniziò a preoccuparsi, si avvicinò al minore e appoggiò una mano sulla sua spalla.
Questo gesto fece trasalire il rosa che subito si spostò, urlando di non toccarlo e di non fargli male, piangendo di più.
Il maggiore capì, stava avendo una crisi.
<<Jimin, Jimin ascoltami>> continuò a ripetere finché, finalmente, il minore lo guardò negli occhi.
<<Jimin, ascoltami, siamo solo io e te okay? Io e te e nessun'altro. Lui non ti farà mai più male, ci sono io con te>> parlò lentamente e Jimin allungò lentamente la mano verso il suo petto, Taehyung lo lasciò fare rimanendo fermo, ma continuando a parlare.
<<hey, tranquillo piccolo, puoi toccarmi tranquillamente. Io non ti toccherò se tu non vorrai, sai perché?>>
Il minore scosse la testa, facendolo proseguire con il suo discorso.
<<perché, Jimin, ti amo. Si, ci conosciamo da veramente poco, ma sei diventato un pezzo fondamentale nella mia vita. Sei ormai tutto ciò di cui ho bisogno>>
Era sincero, e Jimin continuò a piangere avvicinandosi a lui, abbracciandolo e stringendolo forte.
Il maggiore rimase fermo, anche se ogni sua parte del corpo gli urlava contro di abbracciarlo forte a sua volta.
<<A-a-abbr-accia-mi... >> riuscì a dire flebilmente il minore e il maggiore lo circondò in un caldo abbraccio.
<<Jimin calmati>> lo cullò leggermente, accarezzando i suoi capelli rosa.
Il minore dopo un'ora buona riuscì a calmarsi, rimase abbracciato al maggiore. Aveva un mal di testa atroce e gli occhi gli si chiudevano piano piano.
<<f-fa male...>> sussurrò, il maggiore abbassò la testa verso il ragazzo e Jimin indicò lentamente la testa.
<<fa tanto male?>> il minore annuì.
Il maggiore prese in braccio il ragazzo, entrando in casa.
Lo mise sul divano e sparì in cucina prendendo una pasticca per il mal di testa.
Tornò dal ragazzo e gliela porse dolcemente.
Jimin la prese e si rannicchiò sul divano, tremando per il freddo.
<<se ti prendi la febbre ti mangio>> sospirò il ragazzo più grande, coprendolo poco dopo con la coperta che aveva infondo al divano.
<<s-scusa oppa...>> il minore piagnucolò, si sentiva stanco.
Il maggiore lo abbracciò, aveva le mani fredde e il viso caldo.
Senza dire nulla baciò la fronte del ragazzo, era caldissima. Si alzò poco dopo e mise un termometro sotto al suo braccio. Togliendolo una volta suonato.
<<38, cazzo Jimin ma che ci facevi la fuori?!>> il minore mugulò, addormentandosi quasi subito.
Mi prenderò, io cura di te Jiminie.
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Like a Serendipity💫|| Vmin
Fanfiction«Sᴇ•ʀᴇɴ•ᴅɪ•ᴘɪ•ᴛʏ (𝚗.) 𝔉𝔦𝔫𝔡𝔦𝔫𝔤 𝔰𝔬𝔪𝔢𝔱𝔥𝔦𝔫𝔤 𝔤𝔬𝔬𝔡 𝔴𝔦𝔱𝔥𝔬𝔲𝔱 𝔩𝔬𝔬𝔨𝔦𝔫𝔤 𝔣𝔬𝔯 𝔦𝔱.ఌ» ♫ ...•* ★¨'*•♫.•'*.¸.•' ♫ ♫ ...•* ¨'*•♫.•'*.¸.•' Eppure quella notte nessuno aveva scritto nulla, si trattava forse di destino? Magari...