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<<Tae ma che cazzo hai fatto!?>> so agitò il grigio.

<<sto bene Nam, che mi dovevi dire? aspetta, Jimin? Dov'è Jimin?>> agitò le mani, gemendo poi dal dolore.

<<Tae calmo, mi fai vedere le mani?>> il minore scosse la testa e Namjoon sospirò.

<<Jimin sta andando insieme a Yoongi e Jungkook in montagna, in pratica starete lì una settimana. Ma se non mi dai le mani tu torni a casa>> lo guardò serio e Jin inclinò la testa.

<<ASPETTA UNA SETTIMA?! SOLO IO E JIMIN?!>> Urlò Tae abbracciando subito Namjoon che, roteando gli occhi, ricambiò l'abbraccio.

<<ora mi dai le mani cretino?>> il corvino si staccò dall'abbraccio e fece vedere le mani al grigio.

<<cazzo Tae, sei scemo? Se continuavi ti saresti rotto le nocche>> il corvino alzò le spalle.

<<prima di andare in montagna tu ti lasci fasciare le mani>> lo guardò serio e il minore sospirò annuendo.

Una volta fasciato le mani a Taehyung entrarono in macchina diretti verso la montagna dove lo attendeva il suo piccolo.

Stava battendo il piede freneticamente, impaziente di riabbracciarlo

<<Taehyung ma ti vuoi calmare?>> borbottò Jin e il minore ridacchiò.

<<Scusa Jin-Hyung, ma non vedo l'ora di riabbracciare Jiminie. Non ci vediamo da un giorno e una sera ed è tanto>>

Il biondo sorrise intenerito e uscì dalla macchina, una volta arrivati.

Taehyung lo seguì a ruota buttandosi, letteralmente, fuori dalla macchina. Jimin appena lo vide corse verso di lui.

<<Taeah!!>> Urlò saltandogli addosso, entrambi caddero nella neve e iniziarono a rotolarsi ridendo.

I ragazzi li guardavano leggermente scioccati ma scoppiarono poco dopo a ridere.

<<bene ragazzi, noi vi lasciamo una settimana qui. Potete fare ciò che volete>> disse con un pizzico di malizia nella voce Yoongi.

Jimin non lo stava a sentire, troppo impegnato ad abbracciare il maggiore.

I ragazzi andarono via, e Tae si sedette sulla neve.

<<mi sei mancato un casino Jiminie>>

Jimin gli tirò un po' di neve addosso.
<<Anche tu oppa>> ridacchiò.

<<allora piccolo, lo facciamo un pupazzo di neve?>> propose dolcemente e il minore battè le manine felice.

<<Shiiiii>> Urlò sentendo l'eco, e quindi urlò di nuovo ma il nome del ragazzo.

<<Taehyung Saranghaee>> ripeté l'eco e il corvino sorrise intenerito, mentre interiormente stava urlando e sclerando.

Si misero a fare un pupazzo di neve enorme, per poi fare gli angeli nella neve.

Stava bene, con Taehyung stava sempre bene, e unire quest'esserino alla neve era qualcosa di estremamente bellissimo.

Erano seduti sulla neve, stavano chiaccherando tranquillamente quando a Taehyung non venne un mente un idea.

<<dato che qui ci sono già stato, conosco un piccolo villaggio in cui c'è un karaoke. Ti va di andarci sta sera?>> propose dolcemente.

<<Certo che si!>> Sorrise il minore.

Rimasero ancora un po' a parlare fin quando a Jimin non venne fame. Così, entrarono in quella che sarebbe stata la loro piccola casetta per quelle due settimane.

Jimin si tolse giacca, guanti, sciarpa e cappello andando a vestirsi con vestiti caldi.

Taehyung scosse la testa divertito.

Era un sacco innamorato di quell'animaletto tenero.

<<chimchim?! Che ti va di mangiare?>> chiese cercando di farsi sentire.

Il minore tornò dal ragazzo e propose del Kimchi.

Il corvino accettò e insieme iniziarono a cucinare.

La casa era molto semplice, nonaveva tantissime stanze, era fatta apposta per due persone.

La cosa che piacque di più al minore, fu la camera da letto.

Era molto più calda rispetto al resto della casa e il letto era matrimoniale, aka poteva dormire con il suo amato.

Appena fu pronto tutto si misero a tavola e iniziarono a mangiare.

Accompagnati da tanta dolcezza e risate.

Con lui poteva viverci anche per sempre.

Taehyung sparecchiò con le lamentele del minore che voleva aiutarlo.

<<Mi puoi aiutare se ti vai a vestire così andiamo a divertirci sta sera>>

Il minore si alzò subito correndo in camera a cercare dei vestiti decenti.

Quando entrambi furono del tutto pronti, alle otto in punto uscirono di casa andando al karaoke.

Entrarono dentro e ordinarono un sacco di schifezze. Inutile dire che rimasero un'ora a litigare su chi dovesse pagare il karaoke e alla fine vinse il maggiore.

Entrarono nella camera e Jimin sorrise ampiamente: ecco la sua seconda casa.

Like a Serendipity💫|| VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora