Che dire? È finalmente concluso anche questo secondo anno di medie... L'ho finito bene, rispetto a come era cominciato... Ma lasciate che mi presenti: mi chiamo Caterina Altea, ma tutti mi chiamano Terry. Ho compiuto da poco 14 anni e vivo in un paese di circa 5.000 abitanti nel centro-ovest della mia amata Sardegna. È un paese che si sviluppa ai piedi di uno splendido altipiano, circondato da boschetti di querce e lecci, e da tanta profumata macchia mediterranea. Vivo con i miei genitori e i miei fratelli in una grande casa in periferia, in una zona tranquilla vicino ad un boschetto. I miei genitori si chiamano Ines e Davide. Mia madre è francese e mio padre invece è sardo. Ora sono in seconda luna di miele. Hanno pensato bene che per una ventina di giorni avremmo potuto cavarcela da soli, visto la presenza dei due fratelli maggiorenni.
Il più grande si chiama Roberto, 27 anni, capelli neri, tenuti corti, occhi blu, alto 1.87. Ex campione di nuoto, si è appena concluso il suo anno sabbatico che a sua detta gli è servito per capire se voler continuare con il nuoto o prendere altre strade. Durante questo anno ha aiutato mio padre nel lavoro come avvocato.
Il secondogenito si chiama Simone, soprannominato "il casalingo", scoprirete poi perché nel corso della storia. È laureando in medicina e chirurgia, con specializzazione in pediatria, si mantiene negli studi con un lavoro al bar dell'università anche se mio padre gli ha sempre detto che avrebbe volentieri pagato per i suoi studi. Anche lui è parecchio alto (parlo dalla mia prospettiva di 157cm), 1,85cm, castano chiaro, occhi neri.
Il terzogenito, quell'odioso di Francesco, ha 18 anni, anche lui compiuti da poco, completamente diverso dai due più grandi, alto 1,75 occhi neri, capelli neri che tiene a posto con chili di gel, il tenebroso di casa, ama la sua privacy e il suo scooter, (non vuole mai prestarmelo) ha sempre gli auricolari inseriti e da come avrete capito non ci vado per niente d'accordo.
Poi ci siamo io e il mio gemello Sergio, siamo tazza e cucchiaio, condividiamo tutto, gioie e dolori della scuola, anche se lui, contrariamente a me è molto più tranquillo e pacifico. Io sono una persona, a detta degli altri, cocciuta, casinista, poco calma, per nulla riflessiva, istintiva e imbranata... Da questo il diminutivo Terry da terremoto.
Ora che avete conosciuto la mia famiglia numerosa vi racconterò passo passo le mie giornate.
Oggi, primo giorno di vacanza, ho in mente una piccola vendetta nei confronti di Francy che ieri non ha voluto prestarmi il suo scooter per uscire con i miei amici. Vado in bagno, riempio il bicchiere degli spazzolini di acqua, mi avvio in cucina, dove mezzo addormentato sta facendo colazione, e glielo rovescio sulle spalle. Il suo urlo mi fa sbalzare a distanza di sicurezza e precipitare Roby in cucina... Nascondere il fatto è troppo tardi. Mi afferra il polso, mi toglie il bicchiere dalla mano e seccato dice:
- È mai possibile che in questa casa non si possa avere un attimo di pace?? Fai la cortesia di asciugare per terra!
- Stavo solo scherzando, - ribatto offesa - siete tutti troppo suscettibili!
- Ringrazia che è arrivato Roberto!!- sibila a denti stretti Francesco, alzandosi e andando a cambiarsi la maglietta bagnata.
Faccio spallucce e non mi risparmio uno sguardo di rimprovero di Roberto.
Mentre asciugo il pavimento il resto della famiglia ci raggiunge in cucina per discutere dei rispettivi impegni. Lunedì si dovranno ritirare le pagelle e fare altre commissioni come la spesa settimanale. Domani non ci sono programmi particolari. Sergio propone di andare al mare e tutti siamo d'accordo con lui.
Nel pomeriggio mi preparo per uscire con i miei amici e decido di riprovare nella folle impresa di chiedere a mio fratello il suo scooter. Una volta pronta mi fiondo in camera sua, spalancò la porta e urlo:
- Prendo lo scooter, sto uscendo - e prima di attendere una sua reazione mi precipito giù per le scale, nell' ingresso, alla ricerca delle chiavi. Per mia sfortuna un tornado scende le scale altrettanto velocemente pronto a bloccare ogni mia possibile fuga. Mi afferra il polso e cerca di riprendermi le chiavi, io lotto con tutta me stessa, ma lui è comunque più forte. Alla fine gli mollo un calcio negli stinchi e riesco a impossessarmi delle chiavi.
Alla confusione accorrono Simone e Roberto che ci separano prima che cominci a scorrere sangue.
- Cos'è successo di nuovo?!- esclama esasperato Roby.
- Quel deficiente di tuo fratello non mi vuole prestare lo scooter!
Francesco mi fulmina con occhi di fuoco, trattenuto al braccio da Simone.
- Terry modera i termini o non esci! - lo sguardo di Roby mi induce a non continuare e abbasso leggermente la testa... Ma non sono ancora sconfitta.
- Per favore, diglielo tu di prestarmelo almeno oggi. - supplico con tono il più dolce possibile.
- Se te lo presta devi fare molta attenzione lo sai Terry? - interviene Simone sempre pronto a concedermi un pizzico di fiducia in più.
- Ma sei pazzo Simo!! - esclama Francesco - Non riesce a camminare su due gambe senza combinare danni figurati su due ruote, motorizzate pure... Che prenda la bici!!!
- Dai Fra prestaglielo, se torna a casa con qualche graffio o ammaccatura ripagherà con la sua paghetta. - interviene Roby.
Nascondo il mio sorriso trionfale, non voglio certo giocarmi questa grande opportunità. Prendo le chiavi dalle mani di Francesco, ringrazio i miei due fratelloni e poco prima di sparire dalla porta faccio una linguaccia a Francesco che si rode nella sconfitta.
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Terry
Random(Completa) Un'adolescente di 14 anni si ritrova a vivere per un anno sola con i 3 fratelli più grandi e il suo gemello.