Il cucciolo

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Dopo una giornata al mare nessuno in casa ha intenzione di svegliarsi presto... Nessuno tranne "il casalingo". Si perché dovete sapere che il mio amato Simone è il tipico uomo di casa, è sempre stato attento all'ordine e alla pulizia, cucina divinamente, ha una gestione del denaro quasi maniacale; sarà per questo che mamma e papà sono partiti più che tranquilli.
Comunque stamattina si era già deciso di andare a fare commissioni, ci sono le pagelle da ritirare e la spesa da fare.
Appena ci ritroviamo tutti in cucina a fare colazione i due maggiori cominciano a distribuire e distribuirsi i compiti. Roby andrà a scuola mia e di Sergio e poi nell'istituto superiore di Francesco per ritirare le pagelle, Simone vuole dedicarsi al pranzo e ad alcune cose da fare per la casa e a me e Sergio è stato dato il compito di fare la spesa.
- Mi raccomando - supplica Simone - attenetevi alla lista, ci sono cose urgenti che bisogna acquistare. Non dovreste spendere più di una trentina di euro.
- Terry hai sentito? - rincara la dose Roby, con un tono che esula dalla supplica e sfiora la minaccia.
- Uff, per chi mi hai preso! So leggere la lista, la spesa è in ottime mani!
- Sergio mi raccomando, dalle un'occhiata tu! - prega Simone titubante.
Io afferro per la maglietta il mio gemello responsabile e mi avvio per il supermercato. Si trova a 10 minuti da casa nostra e mentre andiamo chiacchiero con mio fratello sulla scuola:
- Pensi che saremo stati promossi bene?
- Si Terry, tranquilla, anche se l'anno scolastico lo hai cominciato un po' zoppicante poi hai ripreso alla grande. Credo che saremo promossi entrambi con un buon voto.
- Chissà come stanno mamma e papà?
- Benissimo, fidati, avevano davvero bisogno di staccare un po'. So che prima di tornare qui passano a trovare i nonni a Parigi. Saranno felici di passare del tempo con loro.
- I nonni senza di noi non si divertono! -
- Senza di te vorrai dire!! - ed entrambi scoppiamo a ridere.
Siamo finalmente arrivati al supermercato, prendiamo un carrello e entriamo. Sergio con la lista in mano mi elenca le cose che dobbiamo comprare mano a mano che passiamo tra gli scaffali. Quando la lista si conclude guardo il carrello: è praticamente vuoto e non c'è nulla di sfizioso da mangiare, solo frutta, verdura, pasta e detersivi. Guardo Sergio sconsolata e dico:
- Perché non compriamo qualcosa di sfizioso?
- Perché non è compreso nella lista!
- Fai una vita troppo noiosa Sergio. Seguimi, ho in mente alcune cose da aggiungere a questo misero carrello.
- Terry, Simone è stato chiaro, niente extra, solo quello nella lista e Roby ha rimarcato l'ordine, hai intenzione di metterti nei guai?
- Oh Sergio, chi vuoi che si lamenti per due cose in più, e poi assapora questo momento di libertà, puoi comprare qualcosa anche tu se vuoi.
- Terry ti prego! - esclama Sergio sconsolato - andiamo via, non rischiare di fare arrabbiare Roby e Simo.
- Il pericolo è il mio mestiere, io vado, se non vuoi farmi da spalla, rimani pure qui, torno tra 10 minuti, così potrai dire di non entrarci assolutamente nulla. Visto come ti voglio bene?
Gli faccio l'occhiolino, e con il carrello in mano mi rigiro tutti gli scaffali dei biscotti, cioccolati, patatine e snack vari, fino a che non mi ritengo soddisfatta. Ripasso a prendere il mio sconsolato gemello e insieme andiamo alla cassa. Quando ci viene consegnato lo scontrino a Sergio per poco non prende un infarto:
- 73,50 euro? - me lo mostra sgranando gli occhi e diventando improvvisamente pallido. Scarto un cioccolatino e glielo offro dicendo:
- Mangia, mi sa che ti è scesa la pressione.
- A me sarà pure scesa - ribatte Sergio - ma a qualcuno salirà e anche velocemente quando vedrà queste buste e lo scontrino chilometrico. Io fossi in te comincerei a pregare. - e addenta il cioccolato.
Abbiamo appena girato l'angolo del supermercato quando la mia attenzione è attirata da uno scatolone che si lamenta. Mollo le buste a Sergio, mi precipito ad aprirlo e,  meraviglia delle meraviglie, ci trovo dentro un cucciolo peloso, marrone e nero, con un orecchio giù e uno su. Ha un'espressione un po' abbattuta ma appena comincio a carezzarlo scodinzola. Lo prendo subito in braccio e lo mostro a Sergio che mi guarda tra il meravigliato e il preoccupato:
- E questo da dove sbuca?
- Non lo so, bisognerebbe chiedere se quelli del supermercato hanno notato qualcosa. Non ha un collare o una medaglietta. Ho il sospetto che sia stato abbandonato.
- Povero cucciolo, come facciamo?
- Stai qui un attimo con lui, vado a chiedere alle cassiere se sanno qualcosa.
Mollo Sergio con le buste e il cucciolo e corro dentro il supermercato per chiedere se qualcuno sa qualcosa. Ma ahimè nessuno lo ha visto e nessuno si è accorto di nulla. Torno sconsolata e riferisco a Sergio ciò che mi è stato detto.
- E ora che facciamo? - mi chiede, come se io avessi sempre le risposte a tutto. Ci penso su qualche minuto, mentre accarezzo il pelo morbido del cucciolo, ricevendo qualche leccata come risposta.
- Ho un'idea formidabile. Lo adottiamo!
Sergio mi guarda come se avessi parlato in greco e non avesse afferrato il concetto.
- Perché tu cosa proponi? Di abbandonarlo al suo destino? Siamo vicino ad una strada abbastanza trafficata, potrebbe venire investito da un momento all'altro... La tua coscienza te lo permette?
- No... Ma... Come facciamo?... Con Roby intendo? E con queste! - indicandomi le quattro buste cariche.
- Tranquillo. Ho un piano! - e gli occhi di Sergio si alzano al cielo come a cercare un aiuto altrove.
- Smetti di essere così pessimista. Allora tu prendi le buste e affronti i grandi, non mi guardare così, puoi benissimo dare tutta la colpa a me, mi serve solo un attimo di tempo per sistemare il cucciolo in garage. Poi arrivo a darti man forte. Per un primo periodo nessuno dovrà sapere nulla. Quando ormai ci sarà da tempo, non potranno più negarci il permesso di tenerlo.
- Non mi pare un piano brillante... Fa acqua da tutte le parti...
- Fidati di me. Andiamo!
Mi tengo il cucciolo al petto, carezzandogli la testolina morbida e sussurrandogli di stare tranquillo. Quando arriviamo a casa io scappo in garage e lascio un attimo solo Sergio che va ad affrontare Simone.
*****(Simone, Roberto e Sergio)*****
Sergio fa un respiro profondo ed entra in casa annunciando il suo arrivo. Simone si affaccia all'ingresso e lo saluta, poi i suoi occhi vedono le 4 buste stracariche e per poco non cade:
- Tutta questa roba... Tutta questa roba... - balbetta incapace di andare oltre quella frase.
- Non guardare me - supplica Sergio - Io non c'entro nulla. - e gli porge lo scontrino. Simone sembra riprendersi di colpo alla vista del totale.
- Dov'è tua sorella? - chiede con un filo di voce minaccioso. - Roberto!!! Vieni subito per cortesia. - chiama Simone in suo aiuto.
- Che succede? - poi anche lui guarda i bustoni e afferra lo scontrino che Simone gli porge. Roberto fulmina Sergio con lo sguardo e lui è pronto a mettere le mani avanti:
- Io non c'entro nulla, glielo avevo detto a Terry di non comprare tutta quella roba...
- Dov'è tua sorella? - chiede Roberto. Sergio tentenna e la voce del fratello sale di due toni:
- Sergio dov'è Terry?! La mia pazienza sta svanendo.
Ma prima che possa dire qualcosa Terry appare all'ingresso.
*****Terry*****
- Mi avete chiamato? - esclamo con calma. Sono troppo eccitata per il cucciolo per preoccuparmi delle possibili conseguenze del mio gesto poco saggio.
- Vieni immediatamente qui! - ordina Roberto
Lo raggiungo ma mi metto comunque a una distanza di sicurezza, non si sa mai.
- Signorsí signore, agli ordini signore!
- Terry non ti conviene fare la spiritosa, stavolta sei nei guai. Come ti è passato per la mente di comprare cose non presenti nella lista?
- In questa casa non c'è mai nulla di buono da sgranocchiare, solo frutta o comunque cibi "salutari". Così ho pensato di rifornire la dispensa.
- Non hai mai pensato che c'era una valida ragione se in casa non ci sono quelle cose?
- No! E quale sarebbe la ragione? - chiedo con fare leggermente saccente.
- Smettila subito Terry o oggi finisce che le prendi. Il motivo lo sai benissimo, passeresti il tuo tempo a mangiucchiare fuori pasto e arriveresti a tavola senza appetito. E poi hai visto quanto hai speso?? Io oggi...
Ma la sua frase viene interrotta da un uggiolio. Il cucciolo è entrato in casa, porca miseria non devo aver chiuso bene la porta del garage nella fretta di venire in soccorso a Sergio. Il mio gemello guarda me e poi il cane e poi di nuovo me, e mi rendo conto che anche Simone e Roberto stanno facendo la stessa cosa.
- Cos'è questo coso peloso? - il primo a riprendersi e Simone. Nel sentire "coso peloso" Francesco, che era rimasto in disparte in cucina, si precipita nell'ingresso e come vede il cagnolino lo prende in braccio e comincia ad accarezzarlo.
- Ma questo è un cucciolo di pastore tedesco. - esclama felice, si è capito che mio fratello ha qualcosa di buono.
- Terry dove l' hai trovato? - chiede seguitando a fargli le coccole. Trascinata anche dall'entusiasmo di Francesco racconto del ritrovamento del cucciolo, e poi supplico con tutto il cuore Roberto di tenerlo con noi. Mio fratello, probabilmente anche lui intenerito da quella palla di pelo decide che può restare:
- Non possiamo abbandonarlo di nuovo, ne morirebbe, ma il cucciolo sarà una tua responsabilità. Se non farai le cose nel modo giusto ne pagherai le conseguenze ok? E ora vieni un attimo su in camera da me.
Sono felice per il cucciolo ma ora sono un po' spaventata, lo sguardo di Roby non ha perso quell'aria minacciosa. Vorrei darmi alla fuga ma mentre salgo le scale la sua mano ferma mi tiene per una spalla guidandomi in camera sua. Una volta dentro Roby mi invita a sedermi sul letto e lui prende una sedia e se la siede di traverso in modo da poggiare le braccia sullo schienale. Anticipo ogni sua mossa dicendo:
- Mi vuoi sgridare per la spesa vero? Facciamo finta che lo hai già fatto, io ho ricevuto il messaggio e prometto che non lo faccio più. Così è tutto più semplice, no?
- Tu sei furba signorina! Però non funziona proprio così. Anche se ho deciso di lasciar perdere per la spesa voglio approfittare per mettere in chiaro alcune cose. Mamma e papà sono partiti da poco e ti hanno affidato alla nostra responsabilità. Io vorrei che tutto filasse per il meglio. Sono buono e caro ma sai anche che se esageri non ti risparmio le conseguenze. Mamma e papà ti hanno raccomandato ubbidienza a me e Simone, quindi vedi di fare da brava intesi?
- Mi piacerebbe prometterti che sarò brava sempre, che non ti farò mai arrabbiare e che non mi caccerò nei guai, ma lo sai che non riesco bene in questo nemmeno quando ci sono mamma e papà. - ammetto realisticamente, nella speranza che Roby capisca - Io ti posso promettere che mi impegnerò al massimo, ma non che vada sempre tutto bene.
Roberto al mio discorso serio scoppia a ridere, si alza dalla sedia e mi arruffa i capelli.
- Messaggio ricevuto sorellina! Scendiamo giù e andiamo ad occuparci del nuovo membro della famiglia.
Tiro un sospiro di sollievo! Sono salva!

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