Sento qualcuno che mi solletica l'orecchio con un sussurro leggero. Non so se è un sogno fastidioso o è la realtà. Ma quando una mano fresca mi accarezza la guancia comprendo che è ora di alzarmi.
- Buongiorno streghetta! Alzati che devi prepararti e fare colazione che ieri hai saltato la cena.
- Mmmghhh.. - mugugno assonnata. - 5 minuti ancora!
A quanto pare Roby ha deciso di essere magnanime e mi lascia sotto le coperte a poltrire. Non so per quanto tempo mi sono riaddormentata ma sento solo la voce dalla tromba delle scale di mio fratello che urla:
- Accidentaccio, sono in ritardo anche io, sto scappando. Preparati e vai veloce a scuola, se fai tardi chiamo io. Mangia la colazione! E questo è un ordine. Buona giornata piccola. - e sento la porta dell'ingresso sbattete e la macchina di mio fratello uscire di filato dal vialetto. Solo allora decido di guardare la sveglia: 7.45!! Porca paletta, porca!!! Sono in ritardissimo. E alla prima ora chi c'è? Francese! Meno male che la doccia l'ho fatta ieri, un lavaggio veloce dove serve sempre, i denti, deodorante a go go, mi infilo i vestiti mentre scendo le scale e con le scarpe slacciate e mi precipito di corsa a scuola. Salva per un pelo! La campanella è appena suonata. Mi accomodo vicino ad Alberto che vedendomi trafelata mi chiede:
- Ti hanno ricorso un branco di lupi?
- Spiritoso! - gli dico stringendogli le guance tra le mie dita! - Ho fatto tardi.- e prima che la prof entri gli stampo un bacio in quelle labbra che ha!
Ad un tratto si sente distintamente il mio stomaco brontolare. Io sorrido non curante e Alberto mi chiede:
- Hai fatto colazione?
- Troppo in ritardo!
- Tieni! - e mi passa da sotto il banco un Kinder cereali. - Cerca di non farti beccare dalla prof. -
Addento i primi due quadratini e il mio cervello manda segnali positivi al mio stomaco che si calma un po'. Ma la sfiga è mia sorella e a metà cioccolata la prof se ne accorge e mi dice:
- Signorina Altea. Questo non è certo il posto adatto dove mangiare. Mi dia quel cioccolato. E non si permetta mai più o dovrò farne segnalazione al preside!
Megera cretina! Butta nel cestino quello che era la mia salvezza e guardo abbattuta Alberto che solleva le spalle e mi mima con le labbra un "mi dispiace"
All'ora di ricreazione altra amara sorpresa per il mio stomaco. Dalla fretta ho dimenticato il panino che mi aveva preparato Simone... E stasera ho pure gli allenamenti. Come faccio senza energia? Il mio ragazzo stacca un pezzo di panino dal suo e lo divide con me!
Il resto della mattinata scorre senza intoppi e all'uscita chiedo ad Alberto se gli va di assistere agli allenamenti.
- Studio un po' che domani sono sicuramente tra gli interrogati in storia e poi ti raggiungo al campetto. Ma tu non torni a casa?
- No oggi a casa non ci sono i miei fratelli quindi con Fabrizio vado direttamente ai campetti.
- Terry non hai fatto colazione e per merenda hai mangiato mezzo panino. Non credo sia una buona idea allenarti senza avere energie a disposizione.
- Ma io ho sempre energie a disposizione!! Sono una Duracell!!
- Ok Duracell, fai attenzione. E mi da un bacio.
Fabrizio è fuori dai campetti che mi aspetta. È solo:
- Le altre?
- Non sono indietro come te e volevano studiare. Ci raggiungono verso le 4. Intanto mi dedico a te! Hai avvisato che non torni per pranzo?
- No ma a casa non c'è nessuno. Chi a lavoro chi all'ospedale.
- Però saltare i pasti non è mai una buona idea.
Annuisco e mentre mi lego le scarpette Fabrizio mi ordina 4 giri di campo per riscaldamento. All'ultimo giro mi pare che la vista mi si annebbi per alcuni secondi. Ma scuoto la testa e scaccio la sensazione di disagio. Poi Fabrizio ha cominciato a farmi dare dei crunch con le gambe in movimento. Quando mi dice di alzarmi, di nuovo quella sensazione, stavolta se ne accorge anche Fabrizio che mi afferra la mano per aiutare a sollevarmi e mi chiede:
- Tutto bene Terry? Ho come avuto l'impressione che avessi un piccolo mancamento.
- Ho solo la vista un po' annebbiata e un forte dolore su un fianco.
- Prenditi 5 minuti di pausa! Quella è mancanza di energia Terry! - mi rimprovera bonariamente Fabrizio. Mi siedo in panchina e noto che sugli spalti c'è Alberto che mi osserva! Sollevo la mano per salutarlo e mi risponde a sua volta.
Quando mi sento nuovamente in forma dico a Fabrizio di essere pronta e lui mi dice di fare nuovamente qualche giro di campo. Stavolta al secondo giro il dolore al fianco appare così all'improvviso e così intenso che mi piego sulle ginocchia tenendomi il fianco. Sia Fabrizio che Alberto sono subito da me:
- Cosa succede Terry? Ti senti male?
Annuisco, non trovando neanche la forza di parlare.
- Fabri forse è il caso di portarla a casa. La metto davanti sullo scooter. Poi ti aggiorno.
Io faccio un flebile ceno di saluto a Fabrizio e mi lascio aiutare da Alberto a montare sullo scooter.
Sento una forte nausea e la testa che mi gira. Alberto fa appena in tempo a suonare il citofono che perdo i sensi.*****Simone*****
Mi chiedo chi sarà a quest'ora. Vado ad aprire e mi prende un colpo quando vedo che Alberto ha tra le braccia mia sorella visibilmente priva di sensi. Gliela prendo delicatamente dalle braccia e gli chiedo di seguirmi in salone mentre mi faccio raccontare cosa è successo.
Sistemo Terry sul divano, le tolgo le scarpe e le metto sotto le caviglie un cuscino per agevolare la risalita del sangue al cuore e al cervello.
Meno male che sono tornato da poco è ho ancora tutta l'attrezzatura a portata di mano, così le misuro la pressione, è un po' bassa ma quello dipende dallo svenimento. Quello che non mi spiego è cosa ha scatenato questa perdita dei sensi. Prendo dalla borsa il misuratore della glicemia e, dopo averle punto un dito metto una goccia di sangue nello Stick. Attendo qualche minuto ed è come pensavo. Ha pochi zuccheri nel sangue. Ecco perché tornando ho trovato la cucina intonsa! Spiego l'accaduto ad Alberto che è rimasto in silenzio e in disparte per tutto il tempo.
- Grazie per averla portata subito qui!
Alberto saluta e va via. Torno in salone e noto che Terry sta riprendendo i sensi. Mi avvicino a lei, le sento le pulsazioni attraverso il polso e le chiedo come sta:
- Sono un po' stordita è il dolore al fianco c'è ancora.
- Hai fatto colazione stamattina? - chiedo ben sapendo quale sarà la sua risposta. Terry per tutta risposta scuote la testa.
- E la merenda di metà mattina? - il mio tono è severo, sa che posso incutere timore se mi arrabbio sul serio, e so già che la sua risposta sarà negativa, visto che il suo panino è ancora sul tavolo. Infatti scuote nuovamente la testa. Mi sto innervosendo, con un tono leggermente più duro chiedo;
- Pranzo?? No perché anche quello è in frigo!
- Ero in ritardo! - prova a giustificarsi.
- Terry non ci sono ritardi che tengono! Non puoi allenarti se non mangi! Hai salato 4 pasti. La cena di ieri fino al pranzo di oggi. Ma cosa credevi di fare? -
Veniamo interrotti da Roberto che entrando in salone e trovando parte della mia attrezzatura medica e la sorellina sdraiata sul divano si precipita preoccupato.
- Cosa è successo? - chiede in ansia!
- Nulla che una bella lavata di capo non possa sistemare! - In breve racconto l'accaduto. E come sospettavo lo sguardo di Roby da preoccupato si trasforma in arrabbiato!
- Ma possibile Terry che non pensi a queste cose? Andare agli allenamenti digiuno è pericoloso!
Se vuoi proseguire il calcetto devi nutrirti in modo adeguato!
- Mi dispiace tanto... Non succederà più! -
La lasciamo sola in salone e noi ci dirigiamo in cucina. Mi sfilo lo stetoscopio dal collo e lo poggio sul tavolo. Sono stanco. È stata una giornata pesante all'ospedale e al rientro mi sono preso uno spavento. Spero vivamente che non le vengano in mente strane idee sul cibo e la magrezza... Anche perché è un'acciughina!
- Mi dispiace che ti sia spaventato.
- È tremenda. Ti dispiace se vado a farmi una doccia?? Ho davvero bisogno di sciogliere i muscoli! E la tensione della giornata!
- Vai tranquillo, io apparecchio e vado a vedere come sta la strega.
*****Roberto*****
Apparecchio la tavola e mi dirigo in salone. Trovo la peste seduta con le braccia che circondano le ginocchia. Ha lo sguardo assente.
- Che pensi piccola?
- Che ho avuto paura!
- Allora prometti di mangiare. Il 30 è tra 3 giorni, e hai la prima partita. Devi arrivarci in forma ok?
La attiro a me in un abbraccio. Due lacrime le scivolano sulle guance ma sono svelto a portarle via.
- Coraggio tesoro. Andiamo insieme in cucina a mangiare. E ringrazia Simo!! È un ottimo medico!!P.s. Ciao a tutte! Scusate il capitolo breve. Ma non stando bene le idee vanno a rilento. Sono apprezzati i voti e i commenti. Anche le critiche sono ben accette!! 💞💞💕💕 A presto!!
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Terry
Random(Completa) Un'adolescente di 14 anni si ritrova a vivere per un anno sola con i 3 fratelli più grandi e il suo gemello.