Il problema

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All'ora di pranzo ci dirigiamo tutti al buffet. Francesco ci raggiunge li. Ci sediamo ad un tavolo vicino alla vetrata che da sul mare. Io prendo solo una fettina di pollo ai ferri e un'insalata, a colazione ho esagerato.
- Sfogate le tue energie represse? - stuzzico Francesco.
- Puoi giurarci! Quando prendevo a pugni la sacca immaginavo la tua faccia, quindi l'allenamento è venuto benissimo.
Gli faccio la linguaccia e decido di non rispondergli per non scatenare una lite.
Mentre mangio osservo i presenti al buffet, non riesco a scorgere nessuno della famiglia di Michela. Sono preoccupata.
Dopo pranzo decidiamo di riposare un po'. Mi addormento pensando a Michela e al motivo per cui non ho visto nessuno al ristorante.
Alle 4 mi sveglio, Sergio dorme ancora così entro piano nella cabina dei miei fratelli maggiori. Trovo Roby che guarda la TV e mi sussurra di parlare piano che Simone dorme ancora.
- Dov'è Fra?
- Non so, è uscito, non mi ha detto dove andava.
- Mi annoio, posso andare da Michela? Nel giornale di bordo c'è scritto che mettevano a disposizione giochi di società. Vorrei proporle di giocare.
- Ok, io tra un po' vado in piscina, se mi cerchi sai dove trovarmi.
Lo abbraccio felice che non abbia fatto storie e vado al ponte Papavero, dove busso alla camera di Michela. Una voce strana mi chiede chi è e io rispondo:
- Sono Terry sto cercando Michela.
La porta si apre e noto subito che i suoi occhi hanno appena finito di piangere.
- Scusa, forse non è il momento. Torno più tardi.
Michela scuote la testa e mi prende la mano.
- No per favore, sono sola e mi fa piacere un po' di compagnia. I miei devono essere in giro per la nave e mio fratello Marco non ho idea di dove sia. Io ho preferito stare un po' da sola.
- Ma se vuoi stare sola io vado via.
- Intendevo sola senza la mia famiglia, tu non disturbi affatto.
- Non voglio sembrare ne invadente ne ficcanaso ma mi sto preoccupando. Ci conosciamo appena ma so già di volerti bene. E vederti così mi dispiace troppo. Se posso fare qualcosa dillo e mi metto subito all'opera.
- Oh Terry, grazie! Anche io sento che sta nascendo una bella amicizia e so che posso fidarmi di te. Quindi credo sia arrivato il momento per sfogarmi un po'... Mi raccomando però, che rimanga tra noi.
Annuisco, non voglio fare nessuna promessa, però voglio che Michi si fidi di me e si apra un po'.
Ci sediamo sul suo letto e lei comincia a raccontare quello che non va. Con le lacrime agli occhi racconta di suo fratello Marco, che i genitori hanno scoperto far uso di droghe leggere e questa cosa ha mandato in crisi il loro rapporto. Hanno deciso di fare questa vacanza per vedere se le cose potessero migliorare ma che Marco non ha mostrato nessuna collaborazione. Anzi torna sempre tardi anche ora che è qui e ha scoperto che si è portato della droga anche qui. Dice che i suoi sembrano rassegnati.
- Vi ho invidiato dal primo momento che vi ho visto. Siete tutti così legati, si vede che vi volete bene e ci tenete l'uno all'altro. Io sono praticamente sola, spesso devo badare alla piccola Marika perché mia madre è troppo giù per prendersi cura di lei. Io vorrei solo dover pensare a uscire, divertirmi con gli amici. Ma ora non ho più neanche quelli. Sono combattuta, amo mio fratello ma in questo periodo lo sto odiando, sta rovinando tutto, pensa solo a se stesso. Ho paura, a scuola è capitato che gli insegnanti ci mettessero in guardia dall'uso delle droghe, e se mio fratello non riuscisse a smettere? Se invece di limitarsi alle canne passasse ad altro? Potrebbe morire... Non voglio perderlo... - e scoppia nuovamente a piangere.
La abbraccio e cerco di consolarla come posso. È sconvolta, non pensavo i problemi fossero di questa entità. Dovrò parlarne con Roby, forse lui è l'unico che può provare ad aiutare Marco.
- Dai Michi, sono sicura che si troverà una soluzione. Ora asciugati le lacrime e usciamo da questa cabina! Hanno messo a disposizione dei giochi di società. Ti va di sceglierne uno e giocare fuori? È una così bella giornata. Poi se ti va andiamo in piscina. I miei fratelli sono lì.-
Michela si asciuga gli occhi e annuisce con un mezzo sorriso. Devo assolutamente farla distrarre.
Al ponte 6 distribuiscono i giochi di società e decidiamo per Scarabeo. Ci sediamo fuori a giocare, la nave sta uscendo dal porto, la giornata è splendida. Vorrei che la mia amica si concentrasse sulle cose belle. Finita la partita riconsegnamo il gioco e raggiungiamo i miei fratelli in piscina. C'è anche quell'antipatico di Fra. Lo presento alla mia amica:

- Lui è Francesco, il più antipatico della famiglia

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- Lui è Francesco, il più antipatico della famiglia.
- Piacere Michela. Non dare retta a questa streghetta e fai attenzione, ha una naturale predisposizione per mettersi nei guai.
Michela lo saluta e sono pronta ad allontanarla da lui:
- Meglio che gli stai lontano, non vorrei che il suo influsso negativo contagiasse anche te.
- Io lo trovo simpatico.
- Ecco lo sapevo, è bastato che ti stringesse la mano per contagiati. Buttati subito in acqua, hai bisogno di purificarti! - le dico spingendola in piscina e tuffandomi al suo fianco.
Trascorriamo un pomeriggio tranquillo anche se devo metterci tutta me stessa per non pensare al problema della mia amica e a non farmi sopraffare dal dispiacere. Verso le 6.30 Michela annuncia di dover tornare in cabina e ci diamo appuntamento per l'indomani. Come va via decido di rientrare anche io... Sono troppo triste, ho bisogno di stare da sola. Chiedo il permesso a Roby ma lui si accorge che qualcosa non va, non ho idea di come faccia. Deglutisco cercando di cacciare indietro le lacrime e rispondo:
- Sono solo un po' stanca.
Roby capisce e mi da il permesso. Appena fuori dalla sua visuale mi metto a correre. Le lacrime hanno cominciato a scendere lungo e guance. Sbatto anche contro Giacomo. Ma non mi soffermo a chiedere scusa, armeggio con la porta, la apro e mi butto nel letto soffocando le lacrime sul cuscino.
Qualche minuto dopo sento una mano sulla spalla. Mi sollevo e vedo Sergio che mi chiede preoccupato:
- Terry che hai? Sei corsa via senza dirmi nulla. Perché piangi.
- Michela... - singhiozzo - mi dispiace troppo per lei, vorrei darle una mano ma non ho idea di come fare.
- Ma cosa ti ha detto? Possibile che siano così complicati i problemi?
- Il fratello fuma canne. I genitori hanno provato a dargli una mano ma lui non vuole nessun aiuto. E Michela si trova spesso sola a badare a Marika perché la mamma è troppo giù per stare dietro alla piccola. Cosa possiamo fare?
- Prima di tutto dovresti calmarti. Se ti fai prendere dallo sconforto non puoi essere di nessun aiuto. Poi dovremo parlare con Roby. Credo che lui possa sapere cosa fare.
- Ma Michela mi ha detto di non parlare con nessuno dei suoi problemi.
- Ne hai parlato con me, e se vogliamo avere anche solo una possibilità dobbiamo chiedere aiuto ad un adulto.
Mi siedo sul letto, mi asciugo le lacrime e ringrazio Sergio. Poco dopo entra Roby e quando mi vede con gli occhi gonfi si precipita ad abbracciarmi e chiedermi cosa può fare per me. Quando lo informiamo della situazione lui prende una sedia, se la siede al contrario e appoggia le braccia allo schienale. Ci squadra e la cosa non mi piace.
- Credo che sia a scuola che a casa abbiate ricevuto i dovuti avvertimenti su qualsiasi tipo di droga. Leggere o pesanti questo non toglie che sono comunque pericolose. Se dovesse mai capitare che qualcuno vi offrisse uno spinello o qualsiasi altra cosa sapete come comportarvi. Mi raccomando! - i suoi occhi blu trasmettono pericolo e io ribatto:
- Il problema non è nostro Roby, è di Marco.
- So che non è un vostro problema ma questo argomento mi tocca particolarmente. E io preferisco essere chiaro con voi. Se dovesse capitare che qualcuno vi offra qualcosa voi rifiutate! Per Marco posso provare a risolvere il problema. Spero di avere presto l'occasione di farci amicizia.
Ora che Roberto sa del problema posso stare tranquilla. Son certa che presto sul viso di Michela tornerà il sorriso.

P.s. Grazie a chi sta seguendo la storia. Se mi fareste il favore di farmi sapere cosa ne pensate ne sarei felicissima!!

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