In ospedale

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*****Roberto*****
Guido come se non avessi una meta, i tergicristalli viaggiano quasi più veloce di me. Nei sedili posteriori Simone avvolge Terry in una coperta, non ha smesso di tremare da quando ha saputo la notizia. Abbiamo dovuto portarla con noi, ma a seconda di come si mette la situazione avviso Marco. I pensieri affollano la testa, avvisare i miei, avvisare le ragazze, avvisare Monia! Cristo a quella ragazza prenderá un colpo. Do un paio di pugni al volante, Francesco... Come starà? Non vedo l'ora di vederlo, di parlare coi medici. Simone non ha aperto bocca, a parte cercare di tranquillizzare Terry.
In un'ora siamo li. Parcheggio e insieme a Simone che seguita a tenere Terry in braccio ci dirigiamo al pronto soccorso. Da questo momento Simone entra nel suo mondo, mi affida Terry e comincia a parlare con gli infermieri del triage:
- Ciao Manuela!
- Non è il tuo turno in pronto soccorso che ci fai qui?
- Hanno portato più di un'ora fa mio fratello in codice Rosso. Un incidente con lo scooter. Sai nulla?
- Oddio Simo mi dispiace. - guarda al computer e gli dice: - È in sala operatoria. Tu entra e cambiati, anche se siete parenti magari il primario ti permette di assistere, o comunque di essere presente.
- Roby vado. Ci pensa Manuela a tenervi informati. Appena posso vengo anche io!
Annuisco e mi siedo su una panchina. Terry finalmente dorme e le faccio allungare le gambe. L'attesa è micidiale. Comincio a mandare vari messaggi: "Ciao tesoro, sono al pronto soccorso, non allarmarti ma è per Fra. È in sala operatoria, per ora non so altro. Ti aggiorno. Ti amo".
L'altro lo mando a Giuliana, dicendole più o meno le stesse cose ma aggiungendo che Simone è entrato con lui.
Ora devo mandare un messaggio a Monia. Cavolo che le dico a quella povera ragazza... Dovevano uscire stasera, tornava per quello...
"Ciao Monia, sono Roberto, il fratello di Francesco. Volevo dirti che purtroppo ha avuto un brutto incidente. Ora siamo al pronto soccorso. Ti aggiorno appena ho novità."
E mamma e papà? Che cosa è meglio fare? Avvisarli quando sappiano qualcosa di preciso o chiamarlo subito? Decido di chiamarli più tardi quando ho qualche informazione più precisa. È inutile tenerli in tensione senza motivo.
Ad un tratto dalla porta del pronto soccorso vedo la mia adorata creatura correre verso di me! Si inginocchia e tra le lacrime mi abbraccia. Io con il braccio libero le accarezzo la schiena!
- Perché sei venuta fino a qui, non c'era bisogno.
- Non ti lasciavo solo al pronto soccorso, e poi c'è da badare anche Terry. Ma cosa ha fatto hai capelli?
- È una lunga storia. Vieni siediti un attimo al mio posto, così Terry può poggiare la testa sul morbido. Io chiedo all'infermiera!
Vado da Manuela e chiedo:
- Mi dispiace signor Altea ma il ragazzo è ancora in sala operatoria. Appena esce il dottore verrà a parlarvi.
Mi rassegno a lunghe attese penose. Mando un messaggio a Marco e mi avvisa che arriverà in mattinata.
Il profumo di Sonia ha un effetto rilassante e nonostante la situazione riesco anche a chiudere per qualche minuto gli occhi.
- Roberto Altea?
Scatto sull'attenti come se fossimo ad una parata militare e mi avvicino al medico:
- Signor Altea suo fratello ha subito diversi traumi, tra cui uno toracico e uno cranico. Non riusciamo a capire come mai non avesse il casco, avrebbe subito meno danni. L'abbiamo operato alla testa per drenare l'ematoma che gli comprimeva il lobo temporale. L'elettroencefalogramma da esiti positivi. Abbiamo però dovuto operarlo all'addome per l'asportazione della milza. Tutti gli altri organi sono ben funzionanti. Lo abbiamo messo in coma farmacologico per sicurezza, per dare al suo corpo il tempo di superare lo shock. Oltre a ciò ha un braccio rotto! Ma è vivo!
- La ringrazio dott. Nicolosi.
- Volevo ringraziare suo fratello! Avrà un buon futuro come medico.
Ringrazio di nuovo e vado alla panchina a dare la buona notizia a Sonia che per il sollievo scoppia a piangere. La consolo accarezzandole i capelli e la base del colpo.
Ad un tratto di sveglia Terry, che come si rende conto di dov'è scoppia a piangere chiedendo del fratello. Sonia la abbraccia e le racconta quello che ci ha detto il medico.
- Voglio vederlo!
- Piccola ancora non c'è lo fanno vedere. È in terapia intensiva.
- Io devo vederlo coi miei occhi che è vivo!!
Ad tratto dalla porta del triage esce Simone con un camice pulito e Terry gli corre in contro e gli salta in braccio!
- Simo come sta Fra! Voglio vederlo!
- Sta meglio, il peggio è passato. Ora lo terremo in terapia intensiva per qualche giorno, per dare al cervello il tempo di riprendersi dal trauma.
La spiegazione di Simone viene interrotta da la voce di Monia. È in lascrime, sconvolta, e si getta tra le braccia di Simone, chiedendogli la verità:
- Non è morto vero?! Ti Prego dimmi che non è morto!
Un po' imbarazzato Simone la abbraccia e cerca di tranquillizzarla.
*****Simone*****
- Monia si può dire che Fra sia fuori pericolo. È in coma farmacologico per aiutarlo a riprendersi meglio. Vuoi vederlo? -
Monia annuisce e Simone la accompagna dentro, in una stanza dove le fa indossare una tuta sterile, dei calzari e dei guanti. Poi la accompagna da Francesco. Lo può vedere solo attraverso il vetro. Non è un bel vedere. Ha gli occhi chiusi e delle occhiaie viola. Ha diverse flebo attaccate alle braccia e un respiratore che lo aiuta a respirare. Il cuore è costantemente monitorato. Un "bip" che entra nella testa come un martello pneumatico. Monia si mette le mani sul viso e scoppia nuovamente a piangere tra le braccia di Simone.
- Non va bene stare qui! Non serve ne a te né a lui. Lasciamolo tranquillo. - e gentilmente l'accompagna fuori.
Nel frattempo nella sala d'aspetto del pronto soccorso è arrivata altra gente: c'è Marco, Giulia e Piero. Come vedo Giulia le vado incontro e la stringo a me, mi rendo conto di piangere, forse a causa di tutta la tensione accumulata. È ormai mezzanotte passata e Manuela, l'infermiera di turno ci avvisa che non possiamo più stare tutti qui.
- Al massimo potete stare in due ok?
- Io resto! - esclamo!
- Anche io ma abbiamo il problema di Terry.
- Tranuilli ragazzi, state pure con Francesco. A Terry ci penso io, la porto da Michela. Almeno si distrae un po'.
- Grazie fratello! - dice Roby stringendo la mano all'amico.
- Ma io voglio stare con Fra!
- Non ci facciamo niente, siamo solo d'intralcio ai medici. Ti prometto che domani mattina ti porto qui in ospedale ok?
Marco ha convinto Terry e presa in braccio la porta a casa con sé. Giulia vive qui vicino e invita Sonia a stare da lei, in modo che domani siano pronte a venire all'ospedale. Anche Monia viene invitata a stare dalle ragazze. Gli altri tornano a casa in attesa di notizie.
- Dobbiamo avvisare mamma e papà.
- Lo so, ma a quest'ora non mi pare il caso. Domani mattina, dopo che passano i medici per il controllo la chiamiamo.
- Ma tu sei sicuro che sia fuori pericolo?
- No Roby, non posso esserne sicuro. So che ha reagito bene ad entrambi gli interventi, che ha un fisico forte e sano e che qui i medici sono davvero in gamba.
- Allora non ci resta che aspettare.
- Infatti. Siccome siamo entrambi esausti c'è la stanzetta del medico di guardia con due brandine. Facciamo i turni. Coricati tu e riposati due orette, poi lo faccio io.
Vedo Roby provato e non oppone resistenza. Si corica e io nel frattempo vado in terapia intensiva, prendo la cartella clinica e controllo gli ultimi parametri. Sono buoni. Il drenaggio in testa è pulito e anche quello dell'addome. Probabilmente domani mattina toglieranno tutto e proveranno a farlo respirare autonomamente! Il mio guerriero... Ma come avrà fatto il casco a non proteggerlo dalla caduta?
Mi infilo la tuta sterile, i guanti e i calzari e mi avvicino a Francesco. Lo accarezzo sul braccio, nell'unico punto dove non ci sono flebo. Faccio una muta preghiera poi torno da Roberto.
La mattina dopo sono in piedi pronto per il giro. Dott. Nicolosi mi chiede: - È sicuro dott. Altea? Solitamente non permettiamo ad un medico di seguire un suo parente.
- Sono sicuro! Non interferiró in alcun modo.
- Allora andiamo. - e ci dirigiamo in terapia intensiva. La dottoressa del turno di notte porge la cartella clinica e il sorriso di Nicolosi conferma quello che avevo visto io la notte.
- Prepariamoci a estubarlo e a svegliarlo dal coma farmacologico. Il ragazzo sta rispondendo benissimo alle terapie.
Io resto da parte, in fondo sono solo un tirocinante, e lascio che l'equipe medica lavori su mio fratello.
Ad un tratto Nicolosi mi chiama e mi dice:
- Tenga la mano di suo fratello, sarà un po' spaesato e una figura familiare lo aiuterà a rilassarsi.
Attraverso una flebo iniettano il farmaco di contrasto e piano piano Francesco si sveglia. Mi stringe la mano e con voce flebile chiede:
- Cosa è successo?
- Hai avuto un brutto incidente. Ma ti hanno curato a dovere. Ora devi solo riposare.
- Resti qui con me?
- Certo Fra. Ora rilassati. Il tuo corpo ha bisogno di riposo.
Sto con lui fino a che non si addormenta. Allora ne approfitto per andare da Roby a darle la buona notizia. Francesco è di nuovo tra noi. Fuori pericolo!

P.s. Grazie a tutte! Spero vi piaccia. Un abbraccio💞😄

TerryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora