Terry

Chi sono oggi!

*****Terry*****
Per tutti sono ufficialmente iniziate le vacanze. Per noi studenti di 3° è iniziato il calvario per l'esame. Sono felice perché ho a casa degli aiutanti straordinari, tra Simone e Giuly, tra Roby e Sonia e ogni tanto quello scapestrato di Fra, ho da perdermi dall'aiuto che sono disposti a dare.
Avete presente quel colloquio che Roby aveva avuto col preside? Da allora faccio 15 giorni da lui e 15 a casa. Dice che ne hanno parlato con Simone e anche lui si è trovato d'accordo. A me va più che bene, non immaginate quante volte salvo le chiappe!!
A scuola è andato tutto per il meglio, ho finito con la media del 9, alla fine la strategia di "nessun tipo di distrazione" ha portato i suoi frutti. Alberto è più freddo, ma è comprensivo. E sapete che da quando l'ho lasciato ho sentito molto la sua mancanza. Ma ora ci sono gli esami, è giusto così. Il torneo è finito bene per le Dragonfly, sono arrivate seconde! Sono andata alla finale e ho fatto un tifo sfegatato. Sono felice per come sono andate le cose.
Ho compiuto 15 anni da poco e non ho voluto nessun festeggiamento in particolare. Roby e Sonia sono stati gentili a portarmi la mia torta preferita e l'abbiamo mangiata a casa, in famiglia. Mio fratello mi ha permesso persino di andare un pomeriggio da Michela. Non vi dico quanto ci siamo divertite. Abbiamo passeggiato sul lungomare, sedute a mangiare un gelato, fatto un po' di shopping e parlato dei progetti futuri. Lei si è iscritta al liceo linguistico con indirizzo turistico. Ha un nuovo ragazzo di cui è stra innamorata. Si chiama Jonatan
e vive dall'altra parte della città, niente che con un autobus non si possa raggiungere. mi ha mostrato una sua foto! Davvero un bel tipo.

Lui ha 17 anni, va ai geometri e ha la testa apposto. In pratica mio fratello eclissato completamente! Ben gli sta!
- Tu ancora nessuno?
- No Michi. Aspetto di finire gli esami e di avere la mente libera per pensare solo a quello.
- Per "quello" intendi Alberto?
- Si, l'ho lasciato io e più ci penso più credo di avere sbagliato. Ma era appena morto nonno, Sergio che non lo riconoscevo più, la scuola a cui avevo dato la priorità assoluta! Era come se la mia mente avesse bisogno di sgombrare da pesi, che pesi non erano... Però in quel momento mi stavano tali.
- Tieni, domenica era il tuo compleanno, ti ho comprato un pensierino. - e mi da una scatolina che non vedo l'ora di aprire. Come tiro fuori il regalo non poso che commuovermi. È un braccialetto con una scritta che ci appartiene, più di ogni cosa.