Stamattina dovrò andare con Simone dalla signora Marta per chiederle se è disposta a tenere Dolly per una settimana. L'idea continua a non piacermi, nonostante conosca quella simpatica signora. Mi si stringe il cuore a dover lasciare Dolly. Ma anche l'idea della crociera è troppo allettante... Ahhh sto impazzendo!!
- Terry scendi!! - mi chiama Simone. Scendo e prendo con me Dolly. Voglio che la signora Marta la veda prima di decidere. Voglio che capisca che deve essere assolutamente sicura della responsabilità che si sta prendendo. Perché se dovesse succedere qualcosa a Dolly giuro che anticipo di una decina d'anni la sua morte!!
Dopo circa un'oretta siamo di ritorno. Dolly dorme tra le mie braccia e Simone mi chiede:
- Hai visto com'è stata gentile? Ha detto che aveva anche lei un cane e che sarà felice di prendersene cura.
- Non sono ancora completamente convinta!! Se dovesse succedere qualcosa a Dolly in nostra assenza giuro che avveleno la signora Marta!!
- Terry!! - mi rimprovera Simone - Ma sono cose da dire??
I suoi rimprovero sono buffi, non si scompone mai e non mi spaventa, ma lo guardo comunque con la faccia mista tra il pentito e il divertito:
- È un modo di dire! Comunque ok, lascerò Dolly dalla vicina. Una settimana vola veloce.
Simone mi mette un braccio sulle spalle e proseguiamo fino a casa. In nostra assenza Roberto ha dato la notizia a Francesco, anche lui incredulo fino a che Roby non gli mostra i biglietti.È il 29 sera. Ho appena portato Dolly dalla signora Marta con le sue cose, la sua cesta, le ciotole, il cibo e i suoi giochini. Voglio che si senta il più possibile a casa in nostra assenza.
Quando la saluto sento le lacrime salire agli occhi ma non voglio piangere, starà bene, e io sto partendo in crociera. Devo concentrarmi su questo.
Una volta a casa mi dedico ad ultimare le valige. Domani mattina verso le 10 dobbiamo partire per essere lì per le 11. Sento bussare alla porta e vedo il bel faccione di mio fratello Roby affacciarsi.
- Come va tesoro? Hai quasi finito?
- Si! - dico mentre chiudo l'ultimo trolley.
- Scenderesti giù in salone? Devo parlarvi e fare il punto della situazione.
Annuisco e mi avvio giù con mio fratello. Siamo tutti nel salone, chi sul divano, chi sul tappeto. Si respira un'atmosfera elettrica, siamo tutti curiosi di scoprire cosa ci riserverà questa vacanza.
- Allora i documenti dei gemelli li terrò io. I biglietti teneteli a portata di mano, domani mattina prima di partire controllate di averli presi. Ho preso abbastanza soldi per eventuali spese. Francesco a te ne do un po' da gestire a tuo piacere, sii responsabile e se ti dovesse servire altro me lo dici.
- E a me? - esclamo irritata da quella che secondo me sembra un' ingiustizia. - Anche io voglio un po' di soldi per eventuali spese.
Vengo guardata in cagnesco da mio fratello che ribatte:
- C'è bisogno di ricordarti cosa è successo l'ultima volta che ti ho lasciato in gestione i soldi?
- Ti ho fatto vincere una crociera! - ribatto seccata.
- Terry per cortesia. Non iniziare. I soldi li terrò io, se tu e Sergio vorrete comprare qualcosa sarà sufficiente chiedere.
Gli occhi di mio fratello mi guardano serio e decido che forse è meglio non insistere. Una volta finito di parlare decidiamo di prendere una pizza. Mangiamo in salone con la TV accesa, ma le nostre chiacchiere sovrastano le voci del film, siamo troppo eccitati all'idea di quello che stiamo per vivere!
È finalmente arrivato il giorno della partenza, carichiamo la macchina, controlliamo di avere il nostro bagaglio a mano, visto che le valige verranno imbarcate e portate direttamente davanti all'ingresso delle cabine.
Dal mio paese a Cagliari ci vuole un'oretta di auto. Dobbiamo portare la macchina nel parcheggio a lunga sosta, una volta parcheggiata, scendiamo, scarichiamo i bagagli e ci dirigiamo al porto. Li troviamo una sorta di gazebo dove si attende l'arrivo di un bus che ci accompagnerà ad un terminal dove consegneremo i bagagli.
Mi guardo intorno, ci sono moltissime altre persone, coppie, famiglie, amici, tutte in attesa come noi. E tutti hanno un'aria elettrizzata, mi sembra un sogno, si vede la nave ormeggiata, è enorme, non vedo l'ora di esplorarla.
Ad un tratto arriva il bus che ci porta al terminal, consegnamo i biglietti, i documenti e i bagagli e ci fanno passare per salire sulla nave. Passata la passerella, appena all'interno ci scattano una foto, a ognuno di noi. Poi ci dicono che fra un'ora potremo andare alle nostre cabine, che troveremo li i nostri bagagli e che nel frattempo possiamo andare a mangiare. Ci viene consegnata la chiave elettronica della cabina con il nostro nome e con la foto stampata pochi minuti prima e ci spiegano che questa carta dovremo portarla sempre con noi. Sarà la nostra chiave e la nostra carta per prendere il cibo e le bevande.
Roberto ci guida al ponte dove c'è il buffet per mangiare qualcosa e attendere di poter entrare in cabina. Rimango a bocca aperta notando quanto cibo ci sia, è impossibile scegliere. Guardo Sergio spaesata:
- Ma hai visto quanto ben di Dio?? Io non ho la più pallida idea di cosa prendere.
- Credimi, anche io, non credevo ci potesse essere così tanta roba da mangiare.
Francesco e Simone hanno già i vassoi pieni e Roberto ci dà una mano nello scegliere. Poi ci sediamo ai tavolini e mangiamo. Siamo spaesati, eccitati e emozionati.
Dopo pranzo finalmente ci dirigiamo nelle cabine. Sono situate al ponte 7 denominato "ponte Tulipano". Le nostre cabine sono la numero 7131 e 7133. I nostri bagagli sono già all'esterno, così entriamo e vediamo le cabine. Sono meravigliose, quella mia e di Sergio ha due letti singoli, un bagno con la doccia, un armadio capiente, una scrivania, la televisione, l' aria condizionata e una porta che comunica con la cabina dei miei fratelli. Poi un'altra porta apre sul terrazzino di legno, con un tavolino
e due sedie. Siamo a poppa, si vede il mare e il porto. Mi piace troppo.
Mi affaccio alla cabina dei miei fratelli e chiedo:
- Posso andare in esplorazione della nave?
- Non mi pare il caso Terry. Nel giornale di bordo ho letto che tra un'ora abbiamo il primo incontro col capitano al teatro. Sistemati il bagaglio per piacere.
Non ribatto. Mi rifugio nella mia cabina, metto velocemente l' abbigliamento nell' armadio, dico a Sergio di tenere la bocca chiusa e esco.
Ho preso con me il depliant della nave, così da non perdere l'orientamento e comincio a girare, alla ricerca degli ascensori. Una volta trovati salgo al piano superiore. Le moquette che rivestono i pavimenti sono di colori pastello, sul celeste, e le pareti sono rivestite di legno chiaro.
Nel ponte Ciclamino si trova un bar, l'internet point, l'assistenza clienti e una piccola biblioteca. Salgo al ponte successivo, il Fiordaliso, dove si trova a poppa uno dei ristoranti della nave. È chiuso quindi mi dirigo nella porta che da all'esterno. C'è un altro bar e vicino una piscina meravigliosa. C'è già qualcuno che fa il bagno... Non vedo l'ora di mettermi il costume e fare il primo bagno in piscina. Mi dirigo verso le scale esterne per salire sul ponte Girasole. È pieno di lettini per prendere il sole, un'altra piscina, diverse vasche idromassaggio. Non mi spingo oltre, voglio rimanere a poppa, in direzione della mia cabina, non voglio perdermi.*****(Fratelli)*****
- Sergio, Terry!! Siete pronti? Cominciamo ad avviarci al teatro. - dice Roberto affacciandosi alla cabina dei gemelli. Si guarda intorno e preoccupato chiede a Sergio:
- Dov'è Terry?? - chiede con tono che non ammette repliche. Sergio vorrebbe sprofondare, vorrebbe proteggere la sorella ma non vuole neanche incorrere nelle ire del fratello maggiore. Così indica la porta di uscita della cabina senza proferir parola.
Roberto rientra nella sua cabina e dice:
- Dovevo immaginare che quella peste non si sarebbe arresa facilmente. Cominciate ad avviarvi a teatro. Io vi raggiungo appena la trovo.
- Che peste! Cominciamo male, speriamo si dia una calmata.
- Credimi, le darò ottimi motivi per farlo.
Esce, prende le prime scale che trova e comincia a salire. Al ponte Ciclamino da uno sguardo veloce e non trovandola continua a salire. Sulle scale incontra Terry.*****Terry*****
"Porca miseria" penso tra me e me mentre noto la figura atletica di mio fratello girare su per le scale. Mi passa per la mente l'idea di darmela a gambe ma non credo andrei lontano. Così provo un approccio soft:
- Ciao Roby. Tutto bene??
In due passi mi raggiunge, mi afferra per le braccia, mi da una scossa poco gentile e con gli occhi che esprimono tutto il suo disappunto comincia a rimproverarmi:
- Come ti è venuto in mente di uscire quando ti avevo ordinato di stare in cabina??!!
- Ahi Roby mi fai male... - sussurro un po' spaventata.
Roby allenta la presa e mi rifà la stessa domanda. I suoi occhi blu sono troppo pesanti da sostenere, chino lo sguardo e mi scuso. Ma non ancora soddisfatto continua il rimprovero:
- Siamo in vacanza ma questo non ti esenta dal rispetto delle regole. Che una cosa come questa non ricapiti più o finisci nei guai. E ora andiamo che c'è l'incontro col Capitano.
Mi prende per mano e mi guida verso il teatro. Gli altri sono già dentro che a quanto pare attendono noi. Francesco, appena mi vede con la faccia seria, capisce che Roby mi ha rimproverato e per rincarare la dose aggiunge:
- Cominci male Terry, se continui così trascorrerai le tue giornate in castigo nella tua cabina!!
Lo odio quando fa il superiore. Così con un tono di voce forse un po' troppo alto lo intimo di lasciarmi in pace. Non faccio in tempo a finire la frase che mi arriva uno scapaccione da Roberto. Mi volto offesa e gli dico, portandomi la mano alla nuca:
- Ha cominciato lui!!
- Francesco ha perfettamente ragione! Devi solo stare zitta! - il tono di Roberto e il suo sguardo non ammettono repliche. Così decido di tacere per evitare ulteriori scontri. Ci sediamo su delle poltroncine di velluto blu e attendiamo.
Ad un tratto le luci si spengono e viene illuminato solo il palcoscenico. Il sipario si apre e al centro c'è il Capitano circondato da alcuni del personale di bordo. Dopo un applauso di benvenuto il Capitano prende il microfono e comincia il suo breve discorso:
- Buonasera a tutti! Per me e il mio staff è un immenso piacere darvi il benvenuto sulla nostra nave! Ci auguriamo che questa vacanza sia al di là di ogni vostra aspettativa. Per rendere questa crociera indimenticabile vorrei davi alcune informazioni utili. Per prima cosa mi presento sono il primo Comandante Paolo Torricelli. Il mio secondo è impegnato nelle manovre per uscire dal porto ma avrete la possibilità di conoscerlo stasera a cena. Tutte le persone al mio fianco saranno al vostro servizio: i cuochi, i camerieri, i maitre, i cantanti, i ballerini, estetiste e parrucchiere, camerieri di cabina e medici. Speriamo che questi ultimi rimangano disoccupati!
A questa battuta la platea ride e ci uniamo all'applauso che ne segue.
- Ogni giorno riceverete il giornale di bordo con le attività a cui potrete partecipare, gli orari delle escursioni nelle varie città e gli orari di partenza e di arrivo delle nave. Ognuno di voi è assegnato ad un ristorante, questa informazione la troverete sempre nel giornale di bordo. La nostra nave è dotata di ogni comfort e sicuramente non vi annoierete. Non voglio trattenervi oltre ne togliervi il gusto di scoprire cosa riserva per ognuno di noi questa crociera. Non mi resta che augurarvi nuovamente buon viaggio e buon divertimento! - il sipario si chiude e tutti applaudiscono. Ci alziamo e Roby mi tiene sempre per mano, forse per paura di perdermi nuovamente di vista. Alle 20.30 abbiamo la cena, manca ancora più di un'ora così ci dirigiamo al bar a poppa dove ci sono dei divanetti che danno sul mare. Ci accomodiamo e mentre sorseggiamo le nostre bibite chiacchieriamo dei programmi per la giornata di domani. Ci sarà da divertirsi!
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Terry
Random(Completa) Un'adolescente di 14 anni si ritrova a vivere per un anno sola con i 3 fratelli più grandi e il suo gemello.