Una severa punizione (parte 2°)

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*****Terry*****
Non avrei mai immaginato che mia cognata potesse piegare Roby e permettermi di guardare la TV con loro. Stare in punizione durante le vacanze natalizie mi ha spinto a pensare alla scuola come via di fuga da casa. Non posso nemmeno contattare Alberto, mio fratello mi ha solo permesso di mandargli un messaggio per avvisarlo della situazione. Però la minaccia di cancellarmi da calcetto mi ha dato la spinta necessaria per calmarmi. Il calcetto, con il torneo di quest'anno mi sta piacendo tanto. Non ho nessuna intenzione di rinunciarci. Penso a quanto ricominceranno gli allenamenti. Non vedo l'ora di parteciparvi nuovamente, sono una valvola di sfogo alla mia grande energia.
Dopo la cena che ci ha preparato Simone, ci distribuiamo su divano e tappeto e mettiamo il film di un comico di origine inglese che ci fa ridere a lacrime. Dopo il film decidiamo di giocare ad un gioco di società. Vado a prenderlo ma passando davanti alla vetrata dell'ingresso noto una strana luce. Mi affaccio e noto che i lampioni illuminano dei grossi fiocchi bianchi che scendono copiosi. Lungo il vialetto si è già formato uno spesso strato di neve. Rimango col naso incollato alla vetrata ad ammirare lo spettacolo. Vengo raggiunta da Roberto e Sonia, sicuramente preoccupati non vedendomi rientrare. Anche loro si affacciano alla vetrata e sento Sonia esclamare:
- Roby, amore, guarda! La neve!
- Terry vai a prendere i giacconi e i guanti, prendine un paio anche per Sonia. Non possiamo stare dentro con questa meraviglia!
Corro veloce e torno con sciarpe, cappelli, guanti e giacconi. Chiamiamo Dolly e usciamo. La cucciola che non ha mai visto la neve è tutta eccitata. La annusa ma un po' di neve le entra nel naso e comincia a starnutire e tossicchiare. Poi la lecca ma è troppo fredda e le abbaia contro. Solleva il muso e cerca di mangiare i fiocchi che cadono e si rimette a tossire. Ridiamo tutti, divertiti dalla scena. Poi cominciamo a tirarci palle di neve. Mi ritrovo nel fuoco incrociato di mio fratello e Sonia e alla fine sollevo le mani in segno di resa.
Roby e Sonia hanno pietà di me e decidiamo di costruire un pupazzo di neve. Loro due pensano a creare la base del corpo e io la testa, facendo rotolare una piccola palla di neve su altra neve fresca fino a raggiungere la dimensione giusta. Quando la base è pronta vengo aiutata a sistemare la testa. Cerco poi dei sassolini per creare occhi e bocca. Per il naso vado di corsa in casa a prendere una carota.
Soddisfatti del lavoro ci scattiamo una foto. Poi imploro di tornare dentro. Sono completamente gelata.
*****Roberto*****
È mezzanotte, dovrei riaccompagnare Sonia ma con questa neve le strade sono impraticabili. E non credo che lo spazzaneve con lo spargisale passino nella nottata.
Una volta in casa le dico:
- Tesoro dovrai rimanere a dormire qui. Le strade sono impraticabili.
- Mando un messaggio a papà per avvisarlo che non torno per la notte. Visto il tempo credo che anche Simone starà da Giuliana stanotte.
Dopo che manda il messaggio propone:
- Vi va una cioccolata calda? Per riscaldarci un po' prima di andare a dormire?
Figuriamoci... Terry è al settimo cielo. La presenza di una figura femminile che le sia un po' complice la fa stare bene.
Ci sediamo sul divano a sorseggiare la cioccolata e vedo che gli occhi di Terry piano piano si chiudono. L'atmosfera rilassante, il calore della casa e la bevanda hanno fatto crollare mia sorella. Io e il mio tesoro chiacchieriamo sommessamente ancora un po' fino a che anche Sonia cede al sonno. Ho mia sorella che dorme con la testa appoggiata alle mie cosce e Sonia appoggiata alla mia spalla. Le amo! Sono le ragazze della mia vita! Faccio in modo di adagiare delicatamente la testa di Terry su un cuscino e prendo tra le mie braccia Sonia che si lamenta un po' ma rimane addormentata. La adagio sul mio letto e vado a mettere una coperta sopra Terry. Poi torno dalla mia amata e mi sdraio al suo fianco cingendole la vita con un braccio.
*****Sonia*****
Mi sveglio presto, sento un forte braccio che mi circonda la vita, mi giro piano e vedo che il mio amore è ancora nel mondo dei sogni. Mi sollevo senza fare rumore e scendo in cucina. Vengo abbagliata dalla luce forte che entra dalla finestra. Mi affaccio e vedo che durante la notte è caduta davvero tanta neve. Il paesaggio è quasi completamente bianco e ogni tanto un ramo troppo carico scrolla al suolo la neve. Saranno 50 centimetri buoni. Penso subito a Terry che sarà felicissima. Ad un tratto un abbraccio caldo e rassicurante mi avvolge. È il mio Roby!
- Hai visto che spettacolo amore? Ha nevicato proprio tanto.
- Si ho visto! È un pezzo che non nevicava così! Hai fame?
- Un po'!
- Prepariamo la colazione insieme?
Annuisco e insieme tiriamo fuori gli ingredienti per dei pancake.
- Ho visto Terry abbastanza tranquilla ieri. Forse le manca una figura femminile che le dia stabilità! Credo che quando combini qualche guaio sia anche per attirare l'attenzione su di sé, per sentirsi amata.
- Sarà, anche se non capisco! Sa benissimo che quando si comporta così ci sono delle conseguenze. E come non è piacevole per me, fare la parte del cattivo, credo non lo sia neanche per lei.
- Questo è vero, dubito che le piaccia farti arrabbiare, non ne ho mai avuto l'occasione,(e spero di non averla mai), ma credo che arrabbiato tu faccia un po' paura! Però lei sa che quando ti arrabbi con lei è perché ci tieni, perché le vuoi bene! È un modo un po' contorto per avere conferma del tuo affetto!
Roby mi guarda e stupito mi dice:
- Dovevi fare la psicologa, non lavorare in pasticceria! - e mi bacia sulle labbra! Io gli circondo la testa con le braccia e gli dico:
- Non prendermi in giro! - gli do un altro bacio e gli sussurro: - Ti amo! Non cambiare mai! - Le nostre labbra si uniscono in un bacio più profondo e più lungo. Ma un colpo di tosse proveniente dalla porta della cucina ci fa trasalire. Lo sguardo per nulla imbarazzato di Terry ci scruta curioso:
- È pronta la colazione?
Ci stacchiamo e ci scambiamo uno sguardo divertito.
- Si tesoro. Ti vanno i pancake con la Nutella stamattina?
- Wow! - mi risponde Terry - sono domande da fare?
- Guarda fuori dalla finestra! - la invita Roby. E lei scende dallo sgabello e appiccica il naso alla finestre, ammutolita da tutto quel bianco. Poi ad un tratto un'ombra scura le avvolge il viso. Si stacca dalla finestra e se ne va dalla cucina. Vedo Roberto osservare la sorella e sollevare gli occhi al cielo:
- E ora che le è successo? Diventerò pazzo durante queste vacanza! È accertato!
- Calmati tesoro. Magari si è solo ricordata della punizione e ha paura di non potersi godere quello che la natura ci ha dato. Vuoi che vado a parlarle?
- Vado io. Se dovesse trattarti male non so come potrei reagire. - così con le spalle curve sotto il peso della responsabilità della sorella lo vedo sparire dalla cucina.
*****Roberto*****
Mentre salgo le scale prego in silenzio di avere pazienza e capacità di relazionarmi con mia sorella che si sta rivelando una vera e propria sfida.
Busso e senza attendere risposta entro. La trovo sul letto, pancia in su con gli occhi lucidi, mi siedo accanto a lei nel letto e le chiedo:
- Cosa è successo piccola? Eri contenta fino a quando non hai visto tutta quella neve. Perché?-
Con le lacrime che cominciano a rigarle le guance mi dice:
- Cosa mi serve quella neve se non posso godermela. Quando tornerò a scuola si sarà sciolta del tutto e io mi sarò persa tutto questo ben di Dio! E per cosa poi? Per un viaggio che nemmeno ho portato a compimento. E ora se non ti spiace vorrei essere lasciata in pace!-
Oddio ha ricominciato con la faccenda della punizione ingiusta! Proprio ora che a casa c'è anche Sonia e dopo la serata a guardare la TV e giocare sulla neve. Non mi sembra di essere un mostro insensibile. Ma lei si comporta come se lo fossi. La mia calma scema velocemente:
- Ma come sarebbe a dire?! Ieri hai fatto un sacco di cose che in teoria ti erano vietate, come guardare la TV e uscire a giocare. E oggi hai la faccia tosta di lamentarti che non puoi uscire? Non costringermi a tornare sui miei passi. Potrei sempre chiamare papà e farmi suggerire da lui la punizione più adatta a te! Oppure cancellarti immediatamente da calcetto, sculacciarti a dovere e poi permetterti di giocare sulla neve! Sta a te decidere. Se sei in questa situazione la colpa è tua! E se vuoi goderti un minimo di vacanze ti consiglio di cambiare atteggiamento. Io comincio a scendere, Sonia è giù che ci aspetta per la colazione. Se tra 10 minuti non ti presenti in cucina con un atteggiamento diverso, verrò di nuovo da te ma non sarò così accomodante. -
E scendo in cucina da Sonia.

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