*****Roberto*****
Sono le 6. Le sei di una delle mattine più tristi della mia vita. Mia moglie, dopo tanto piangere si è addormentata accanto a me sul divano. Come dirlo agli altri... Ma soprattutto come dirlo a Terry. Era la sua figura di riferimento, il suo nonno preferito. E ora non c'è più. Non ci sarà più per nessuno di noi. E quando questi pensieri mi martellano il cervello
Ricomincio a piangere. In fondo, essendo il maggiore è quello che di nonno ha goduto di più, la sua giovinezza, la sua forza, il suo spirito allegro e gioviale. Ora come farò a dirlo a tutti?
Alle 8 mi affaccio alla finestra della cucina e noto del movimento. Mi metto i pantaloni della tuta e una felpa e a vado a casa. Ci trovo Simone che prepara la colazione.
- Ciao Roby. Ma chi era quel pazzo che ha chiamato alle 3 di notte. - come dice così mi si riempiono gli occhi di lacrime. Come avrei voluto fosse un pazzo.
- Era mamma. Nonno André non c'è più!
Simone molla ciotola e frusta e mi guarda negli occhi. E i miei occhi dicono tanto! Li asciugo alla bell'è meglio e cerco di schiarirmi la voce:
- È morto nel sonno, se n'è accorta nonna Sofie quando l'ha chiamato per aiutarla ad andare al bagno.
Simone si mette le mani sulla testa e scoppia a piangere: qui non si tratta di essere uomini... Ma di provare un dolore che ti lacera dentro, una maledetta, amara consapevolezza, che un uomo che ti è stato nonno, padre, amico, consigliere, non c'è più. Non esiste più, se non nel tuo cuore.
- Chi lo dice a Terry?
- Mi spaventa la sua reazione... Erano come un'unica anima con nonno.
- Ci penso io Simo. Tu fai il favore di avvertire gli altri.
Torno alla depandance e trovo Sonia che sorseggia caffè misto a lacrime salate. Glielo tolgo dalle mani:
- Non è buono! Caffè e lacrime non vanno bene insieme.
Mi abbraccia e piange. Mi dice che non si sente in diritto di soffrire visto che lo conosceva poco. Ma le fa comunque male al cuore perché mio nonno gli ispirava fiducia, come a tutti, d'altronde.*****Simone*****
Giuliana dorme, da chi comincio, cosa dico, o mio Dio nonnino... E ricomincio a piangere. Francesco mi vede appoggiato alla porta della cucina in lacrime e si preoccupa. Mi viene vicino, mettendomi una mano sulla spalla e mi chiede:
- Simo cos'hai? Cosa è successo?
Gli appoggio entrambi le mani sulle spalle ma non so se lo sta facendo per poggiarsi a me o infondermi coraggio:
- Fra, nonno André... Non c'è più... È morto stanotte.
Rimane interdetto mentre le lacrime scendono copiose:
- Ecco... cos'era... quella... telefonata... - e si appoggia a me e piange.
- Terry?
- Dorme ancora, ci penserà Roby.
- Come l'ha presa?
- È distrutto.
Dopo pochi minuti arrivano Sonia e Roberto. So che sono qui principalmente per arginare la reazione di Terry. Nel frattempo preparo un caffè per tutti e metto in tavola dei biscotti freschi. Ad un tratto sentiamo dei passi e vedo negli occhi di tutti il terrore. La bimba che sta crescendo entra in cucina con una maglietta oversize, sicuramente rubata dall'armadio di Roby e nel frattempo si stropiccia gli occhi ancora pieni di sonno. Chiede il permesso di sedersi in braccio a Roberto e solo Sonia sa come riesce a trattenere le lacrime.
- Ma chi era quel pazzo furioso che ha chiamato alle 3 del mattino? Si è stancato o lo avete mandato a pascolare? - la domanda gela tutti. Ora dovremo dare la notizia a Terry. Roberto se la sistema meglio sulle gambe in modo da guardarla negli occhi. Le prende il viso tra le mani e le dice:
- Stanotte era una telefonata di mamma. Ci avvisava che purtroppo nonno André non c'è più. -
Terry ci mette un minuto di troppo a metabolizzare la notizia poi scappa in camera.*****Roberto*****
La seguo perché ho paura, paura delle sue reazioni.
Ma la trovo che svuota cassetti e armadi e butta tutto alla rinfusa in una valigia. Con gli occhi gonfi di pianto mi dice: - Vado a Parigi. Non esistono che chiudono nonno in un feretro e io non gli do l'ultimo bacio.
- Tesoro rifletti, i funerali sono domani, come pensi di fare in tempo.
- Roby per favore! - e crolla sulle ginocchia in un pianto infinito - Devo vederlo, l'ultima volta. Accarezzarlo, dirgli che lo adoro. Ti prego!! -
Non so cosa fare... Sarebbe una follia ma è la cosa di cui mia sorella ha più bisogno.
- Ok mi collego su internet e i primi voli sono nostri.-
Sembra che a questa affermazione si rassereni un po' anche se le lacrime continuano a scendere da quegli occhioni. Prosegue nel mettere nella piccola valigia quello che può servirle per alcuni giorni.
Su internet becco un offerta assurda 3 giorni per 2 persone a 275 €. Arriveremo nel primo pomeriggio.
Ho fatto tutto senza avvisare nessuno, soprattutto mia moglie, ma so che capirà. Fatti i biglietti scendo in cucina e in breve spiego la situazione. Tutti comprendono, anche Sonia. Tutti sanno che è un bisogno non un capriccio. Decido di prendere io l'auto e di lasciarla ai garage di lunga sosta all'aeroporto. Verso le 10 siamo pronti. Salutiamo tutti e chiedo a Simo di di fare la cortesia di avvisare a Parigi che qui con la confusione e la decisione dell'ultimo minuto non ho fatto in tempo.
Terry saluta tutti, ha delle lacrime eterne, continuano a scendere e non c'è nulla che le faccia smettere. Anche sull'aereo l'hostess preoccupata chiede se ha bisogno di qualcosa. In breve le spiego l'accaduto e porta a Terry una tazza di tisana rilassante.
Dopo due ore di volo siamo all'aeroporto e non avendo bagaglio in stiva usciamo subito. Ad aspettarci papà. Come Terry lo vede gli corre incontro e scoppia in un pianto disperato:
- Il mio nonnino... Il mio nonnino non c'è più...
- Lo so figlia mia adorata! - la consola accarezzandole i capelli e la schiena - ma vivrà per sempre nel tuo cuore, fa parte di te! Ogni cosa che farai da adesso in poi avrà l'impronta e la benedizione di nonno André! Ora andiamo, ho la macchina parcheggiata in sosta breve e poi ci sono quelli delle pompe funebri che aspettano solo noi.
Terry seguita a singhiozzare, con papà abbiamo paura che possa sentirsi male.
Credo che l'ascensore per l'appartamento non sia mai stato così lento. Appena si apre Terry si fionda alla ricerca della bara dove giace nonno André. È vestito con l'abito che aveva per il mio matrimonio, barba e capelli sono in ordine, le mani giunte in petto. Fredde... Troppo fredde. Terry comincia ad accarezzargli i capelli, sono morbidi. Poi il viso, spigoloso e freddo, ma l'espressione è serena, quasi sorridente! Terry per la prima volta fa un debole sorriso tra le lacrime, forse al ricordo di questa sua espressione per un occasione che riguarda solo loro.
Poi passa ad accarezzare le mani:
- Nonnino ti ricordi che mi hai insegnato i rebus? E le parole crociate? Continuerò a farle! Te lo prometto. - e stavolta il pianto si fa dirotto. Mamma è svelta a portarla via e stavolta non oppone resistenza. Si lascia consolare dalla madre: lei ha perso il padre, Terry il nonno.
Quando devono chiudere la bara cercano il modo più delicato per farlo è Terry urla:
- Non lo vedrò più!!!
- Bambina mia! Ci sarà sempre, è una promessa.
Poi mia madre le da da bere una piccola pastiglia a base di valeriana, giusto per calmarla un po'.
Quando siamo pronti saliamo in auto e seguiamo il feretro fino al cimitero dove verrà svolta una breve cerimonia funebre. Dopo la cerimonia il feretro viene portato via dagli addetti per le pompe funebri per la cremazione. Tra qualche settimana ci verranno restituite le ceneri.
La valeriana sembra aver fatto effetto su Terry che ora ha smesso di piangere senza però aver smesso di tenere la mano alla mamma. La nonna è stata in silenzio tutto il tempo. Vedevo solo le labbra muoversi, o in una muta preghiera o in una ipotetica conversazione con l'uomo della sua vita. Ciò che temo è che non regga il distacco.
Torniamo a casa in un'atmosfera mesta e Terry si rinchiude in camera del nonno. Nessuno ha il coraggio di disturbarla, nemmeno per la cena. La troviamo addormentata con il capo appoggiato alla scrivania del nonno su una pila di enigmistiche. Mamma mi chiede il favore di sistemarla nel letto. Le tolgo giusto le scarpe.
È mattina. Abbiamo il volo per mezzogiorno e Terry è sveglia presto ha un'aria riposata e rassegnata. L'idea di venire a Parigi e vedere il nonno per l'ultima volta è stata la scelta azzeccata.
Ho visto Sergio molto freddo e distaccato, ero troppo impegnato con Terry e il funerale da badare alla sua reazione. Chissà perché si comporta così.
Vedo Terry sparire nella sua camera e Sergio seguirla.
*****Terry*****
- Sei dovuta venire qui perché i tuoi amici non erano sufficienti a consolarti?
- Ho visto lo stuolo di persone che ti tenevano la spalla o ti davano il fazzoletto al funerale. Manco quella Fiona si è presentata!
- Tieni fuori Fiona da questa storia! - e mi da uno spintone rabbioso. Non ho voglia di discutere con lui, soprattutto oggi.
- Sicuramente qualcun'altra avrebbe saputo come comportarsi.
Sta per avventarsi su di me quando sento solo il rumore di uno schiaffo, neanche tanto gentile! Mi volto e vedo Sergio che si tocca la guancia incredulo e Roberto che con voce bassa ma minacciosa dice:
- Dovresti vergognarti. Sei geloso degli amici di tua sorella e la tratti così, proprio il giorno dopo il funerale del nonno. Se davvero ti senti solo nessuno ti impedisce di tornare. Ma non usare Terry come scusa se sei solo!
E presa la mia mano lascia Sergio solo con 5 dita stampare sulla guancia sinistra.
- Lo avevi mai colpito?
- No, è sempre stato ubbidiente e gentile. Non mi spiego questo suo atteggiamento.
- Io l'ho capito. Vuole tornare a casa ma non il coraggio per ammetterlo.
- Non sarò io ad agevolargli le cose. È un ragazzo, deve cominciare a camminare con le sue gambe. Tu come ti senti?
- Vuota. Ma tornare a casa dagli altri mi aiuterà ad affrontare la perdita di nonno André!P.s. Se vi dico che scrivevo e piangevo? Grave vero? È che questi personaggi fanno parte della mia schizofrenia andante! Li sento miei!
Scommetto che l'ultima parte ha fatto fare i salti di gioia a qualcuno😁😁😁.
Fatemi sapere. Grazie alle nuove, alle "antiche" a chi legge a chi commenta e a chiunque la mia testa malata abbia dimenticato💞💞💞💞🙋🙋🙋
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Terry
Random(Completa) Un'adolescente di 14 anni si ritrova a vivere per un anno sola con i 3 fratelli più grandi e il suo gemello.