La partenza

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Sono rimasta nel boschetto a pensare ancora un po', ma soprattutto a cercare una calma che mi accorgo di non avere. Come hanno detto i miei devo sforzarmi di non fare pesare a Sergio la sua partenza, soffre abbastanza così, senza che io ci aggiunga il mio carico da dodici. Dolly sembra volermi spingere a tornare a casa, mi da dei piccoli colpi sulla schiena poi abbaia e fa un giro su se stessa. Ripete questi gesti un paio di volte fino a quando mi decido a seguirla. Una volta a casa salgo in camera di Sergio:
- Quando parti?
- Sabato verso le 11.
- Domani quindi? - esclamo allucinata dalla brevità del tempo che mi rimane da passare con lui.
- Si domani. Mi dispiace sorellina!
- Hai avvisato Michela? - dico in un fil di voce.
- Oddio Michi. Ora vado a farle una telefonata!
E io rimango sola ad osservare le valige riempirsi e i cassetti e l'armadio svuotarsi. Si sente già un enorme vuoto. Lo stomaco mi si attorciglia su se stesso, mi manca il respiro, e mentre non riesco a fermare le cascate che escono dai miei occhi, mi esce un gemito dal profondo e mi rifugio in camera mia a piangere. Non voglio fare soffrire Sergio ma ho come qualcosa che mi lacera dentro. All'improvviso mi sento prendere da due forti braccia che mi attirano al petto. Roby mi avvolge in un abbraccio e comincia a cullarmi per farmi calmare. Tra le lacrime noto i suoi occhi... Piange anche lui. Mi abbandono al calore del suo abbraccio e sfinita dalle lacrime mi addormento.

*****Roberto*****
Questi non sono capricci! Questa è sofferenza vera e propria, e mentre la stringo e me e la cullo le lacrime si fanno strada sul mio viso. Non ho mai visto Terry così sconvolta... È dura per tutti ma per lei in modo particolare. Quando mi accorgo che il suo respiro è tornato regolare e i muscoli sono finalmente rilassati, la adagio sul letto, coprendola con la trapunta e scendo in cucina.
- Roby che ti succede?- mi chiede preoccupato Simone notando i miei occhi lucidi.
- Terry! Sono preoccupato per lei. Non sta facendo i capricci. Sta soffrendo davvero e credo sia meglio che non venga con noi in aeroporto. Ho paura che potrebbe sentirsi male.
- Ci pensavo anche io. Dovrei chiedere a Giuly se le va di stare da noi stanotte così domani quando partiamo è già qui per Terry.
- La chiamo subito. Ma se lo diciamo a Terry lei vorrà venire.
- È un bel dilemma. Qualsiasi decisione prendiamo comporta dei rischi.
Mentre Simone fa la sua chiamata sento che arriva Fra. Mi saluta e subito sale da Sergio. La tensione in casa si taglia a fette.
Terry rimane addormentata per gran parte del pomeriggio. Quando si sveglia viene in cucina e chiede di Sergio:
- È in salone con Fra, giocano alla Play.

*****Terry*****
Mi dirigo in salone e vedo Sergio più rilassato, Fra sta giocando con lui ad un gioco divertente. È un peccato non averlo qui tutta la settimana. Chiedo di unirmi al gioco, mi danno un joystick e comincio a gareggiare con loro. Ad un tratto sento suonare il citofono e vedo Simone che si precipita ad aprire la porta. Mollo il joystick e mi affaccio all'ingresso. Vedo Simone che abbraccia Giuliana e poi, le afferra la testa e la bacia.
- Ci sono minorenni qui! - esclamo interrompendo le loro effusioni. Giuly diventa rossa come un peperone mentre Simone mi dice:
- Bastava che ti girassi!!
- Che ci fai qui Giuly? - chiedo curiosa.
- Rimango a dormire qui.
- Cosa vuol dire? - chiedo rivolta a Simone. - Spero dormiate in stanza separate.
- Non sono cose che ti riguardano. E comunque Giuly è venuta qui visto che Sergio domani parte.
Al ricordo della partenza di mio fratello giro i tacchi e mi rifugio in camera mia.

*****Simone******
- Scusa la sfrontatezza di mia sorella!
- Figurati tesoro! Solo ho notato la reazione come gli hai ricordato della partenza del fratello.
- È per questo che crediamo sia meglio lasciarla a casa. Le evitiamo uno strazio inutile. Sei sicura di sentirtela? Terry a volte non è facile da gestire.
- Tranquillo! - poi entriamo in salone e saluta sia Fra che Sergio.
- Come va cucciolo? - quanto è dolce! Sergio annuisce e dice che non va poi così male.
- Lo so che sei preoccupato per Terry ma vedrai che una volta che avrà capito che è per il tuo bene, si calmerà e accetterà la situazione.
All'ora di cena Terry si rifiuta di scendere. Decido così di portarle qualcosa da mangiare in camera. La trovo con gli auricolari inseriti e le lacrime che le bagnano il viso.
- Tesoro basta piangere... Mangia un boccone per favore.
- Non ho fame. Lasciami sola.
Appoggio il vassoio sulla scrivania e me ne vado.

TerryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora