La tempesta

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Il Comandante Conte si offre di accompagnarmi in cabina così da spiegare il mio ritardo e non farmi incorrere nelle ire dei miei fratelli dalla pazienza provata. Alla porta apre Fra che come mi vede in compagnia del Comandante rimane a bocca aperta.
- Fra chi è alla porta? - sento esclamare da Roby che in pochi passi è all'ingresso:
- Buongiorno Comandante, a cosa dobbiamo l'onore? - poi rivolto a me con un tono completamente diverso: - Cos'hai combinato stavolta?!
- Buongiorno signor Altea, non la rimproveri, non ha fatto niente. Ci siamo incontrati e abbiamo passeggiato e chiacchierato. Solo che non ci siamo accorti del tempo trascorso e Terry aveva paura di essere nei guai. Così mi sono offerto di accompagnarla. Ne vorrei approfittare per invitarvi a cena stasera.
Vedo Roby che strabuzza gli occhi incredulo e tende la mano al Comandante che ricambia la stretta e sorride:
- Immagino sia un Si! Le riconsegno la sorellina, vi auguro buon pranzo e vi aspetto stasera al mio tavolo.
Saluta tutti e a me fa l'occhiolino in segno d'intesa. È davvero simpatico.
Una volta in cabina Roby mi abbraccia, chiedendomi come sto e dicendomi che Michela gli ha raccontato tutto della mia cotta e della mia reazione.
- Stai bene piccola?
- Si dai, la chiacchierata col Comandante è servita!
Nel pomeriggio scendiamo a visitare Palma di Maiorca ma all'orizzonte scorgo nuvole minacciose. Anche il vento sembra cambiato. Meno male che ho portato con me una felpa. Oramai la crociera sta giungendo a termine. Stasera si parte per tornare in Sardegna, anche se la giornata di domani sarà in navigazione.
La cena col Comandante si svolge tranquilla, tra racconti di viaggi oltreoceano e aneddoti divertenti. Ad un tratto il Comandante Torricelli si avvicina e sussurra qualcosa all'orecchio di Conte che chiede scusa e segue il primo Comandante verso il microfono.
- Siamo spiacenti di informarvi che il nostro viaggio subirà un ritardo a causa del mal tempo. È prevista una tempesta con venti forza 8. Non riprenderemo la navigazione fino a che questa non tornerà sicura. La tempesta si abbatterà su Palma di Maiorca alle prime luci dell'alba. Siete pregati di non uscire nei ponti esterni e non utilizzare le piscine. Per qualsiasi informazione il personale di bordo è a vostra completa disposizione.
Quando il Comandante Conte ritorna al nostro tavolo chiedo:
- È così pericoloso uscire durante la tempesta anche se la nave è in porto?
- Certo le onde faranno comunque oscillare la nave e i ponti saranno bagnati e scivolosi.
- Terry non farti venire strane idee intesi? - mi riprende mio fratello.
Una volta in cabina mi rendo conto che la nave ha iniziato un lento ballo. Chissà come andrà domani.

Mi sveglio e come faccio per appoggiare il piede in terra sembra che non ci sia il pavimento. Dopo un attimo di breve smarrimento mi rendo conto che la tempesta si dev'essere rinforzata. Scosto la tenda e guardo fuori. Il cielo è coperto da nuvoloni scuri, lampi squarciano l'aria e la pioggia batte violenta. Sembra uno scenario apocalittico. I miei fratelli, a quanto pare tutti immuni al mal di mare, dormono beati. Io stanca di stare ferma decido di andare a cercare Michela.
Mi apre un Marco sconvolto, faccia verdognola e occhiaie scure:
- Che cavolo ti è successo Marco?
- Il mal di mare... È tutta la notte che do di stomaco. Meno male che è passato il cameriere con le pastiglie per il mal di mare.
- Mi dispiace! Michi? Stessa situazione?
- Si, mamma e papà si stanno prendendo cura di lei.
- Ok. Torno più tardi. Rimettetevi presto!
E ora che faccio? La nave è deserta... Noto che sono in pochi a non  soffrire per la tempesta. Passo vicino a una porta e vedo dal vetro il mare burrascoso. Quanto vorrei vederlo da vicino! Non mi ricapiterà più l'occasione di vedere il mare infuriato dal ponte di una nave. "Non uscire nei ponti esterni" nella testa mi rimbomba la voce del comandante Torricelli. E l'avviso di mio fratello. Ma quell'acqua scura, piena di schiuma, e i lampi, e la pioggia battente sono un richiamo a cui è difficile resistere. Le onde si riversano sul ponte e la mia curiosità ha il sopravvento sul buon senso ( si lo so, poco buon senso!). Apro la maniglia e appena fuori una raffica di vento mi investe. Tenendomi ai diversi appigli che trovo cerco di avvicinarmi alla ringhiera per vedere ancora più da vicino le onde. Il mare, che nei giorni precedenti era stato calmo e di un blu profondo, oggi è nero, con la schiuma bianca che fa da contrasto.

TerryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora