Di nuovo a casa.

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*****Terry*****
Mi sono svegliata in un letto non mio, in una stanza che non mi appartiene, tra oggetti non miei. Mi faccio prendere dal panico e comincio a piangere. Michela si sveglia e viene nel mio letto a provare a consolarmi. Ma nulla, è un pianto senza freni, senza controllo. All'improvviso mi sento prendere tra le braccia e stringermi al torace di qualcuno. Comprendo essere Marco, un po' per i suoi modi di fare gentili un po' per il suo inconfondibile profumo.
- Tesorina ci sono io vicino a te. Non succede niente di brutto, promesso. - e mi accarezza la schiena in lenti circoli. Ora la mia mente comincia a ricordare e il pianto riprende più violento di prima, mi stacco dall'abbraccio di Marco e comincio a urlare:
- Francesco! Dov'è? Come sta? Voglio vederlo! - Marco nuovamente mi attira a sé per spiegarmi la situazione ma il mio cervello è in tilt, c'è solo Fra e la voglia di vederlo. Mi libero nuovamente dalla presa, prendo la giacca e annuncio che prenderò l'autobus per il policlinico. Michela guarda Marco preoccupato, non mi ha mai visto così sotto shock. Marco mi afferra un braccio e mi ordina di calmarmi che più tardi ci saremo andati tutti insieme. Ma non sento ragioni e mi dimeno ancora di più fino a che Marco non si vede costretto a darmi una sberla per farmi calmare. L'effetto è immediato. Mollo tutto per terra, giacca, sciarpa e cappello e mi rifugio nelle braccia di Marco che mi consola e mi assicura che andrà tutto bene, scusandosi per quello che ha appena fatto.
- Vai a farti una doccia, Michi ti presterà qualcosa di suo, siete identiche, poi andiamo al bar a fare colazione ok?
Annuisco e quando Marco esce dalla stanza Michela mi abbraccia forte:
- Vedrai che Franci se la cava! È forte lui!!
Le sorrido, cercando di convincermi anche io. Poi entro in doccia. Lascio scorrere l'acqua, come se potesse cancellare la paura dalla mia mente.
Una volta pronta Marco ci accompagna in un bar del centro, dove ci sono un'infinità di paste da scegliere e tantissimi gusti di cioccolata calda e the. Che dire ci sta proprio viziando.
Finita la colazione riaccompagna Michela a casa:
- Mi raccomando, manda qualche messaggio per tenermi aggiornata.
E poi partiamo al policlinico. Al triage l'infermiera di turno ci avvisa che hanno spostato Francesco in traumatologia, terzo piano stanza 32.
Con Marco ci guardiamo meravigliati e quelle scale le facciamo al volo. Le porte di traumatologia sono chiuse e all'estero troviamo Roby, Simo, Sonia, Giuly e Monia. Come Roby mi vede mi prende subito in braccio e mi chiede come ho dormito.
Tralascio lo sclero e gli dico che tutto sommato è andata benone.
- Posso sapere perché non è più in terapia intensiva?
- Stamattina i parametri vitali erano ottimi, i drenaggi puliti e respirava autonomamente. Così dott. Nicolosi lo ha estubarlo e risvegliato dal coma farmacologico!
Questa notizia fa gioire tutti! Monia non riesce a trattenere le lacrime e Sonia la abbraccia per consolarla e rassicurarla che ormai andrà tutto bene.
Ad un tratto la porta si apre e la caposala dice a Simone:
- Sai come funziona, massimo due per volta e non agitate il paziente! - dopo aver annuito al generale capo sala Simone dispone i turni:
- Credo sia giusto lasciare che Monia entri per prima! - Sto per ribattere ma mi sa che Roby se ne accorge e mi intima con un gesto di tenere la bocca chiusa. Monia ringrazia e si avvia nella stanza di Francesco.

*****Monia*****
Come lo vedo, con la faccia livida, i tubicini della flebo, la fasciatura in testa e una sorta di esoscheletro nel braccio, non riesco a trattenere le lacrime. Mi avvicino e gli accarezzo la guancia.
- Piccola non piangere, è tutto ok. Mi hanno rimesso a nuovo.
- Mi dispiace...non so cosa dire.
- Non dire nulla. Stai con me...
Stringo piano la mano di Fra, è fredda, forse perché l'esoscheletro gli impedisce i movimenti. Ogni tanto i suoi occhi si chiudono come se partisse per un altro mondo. Sto ancora un po' con lui poi cedo il posto a qualcun altro.

*****Terry*****
- Possiamo noi ti prego!! -
- Solo se farai silenzio e non lo stressi troppo.
- Lo giuro!
E insieme a Roberto entriamo nella stanza di Fra. La mia tentazione è quella di buttarmi sopra lui e avvinghiarmi in un abbraccio ma la mano di Roby è pronta a tenermi.
- Come va campione? Ci hai fatto davvero spaventare stavolta!
- Non era mia intenzione. Quando mi sono accorto che la cinghia del casco si era rotta era ormai troppo tardi. Tu streghetta? Come stai?
- Sono felicissima che stai bene! Posso abbracciarti?
- Se fai piano sicuro!
Le lacrime si affacciano ma non voglio preoccuparlo e le ricaccio dentro. Dopo 10 minuti lasciamo che siano altri a salutarlo.
Simone ci avvisa che probabilmente starà sotto osservazione per una settimana.
- C'è la fate senza di me voi due? - chiede a me e a Roby.
- Certo tranquillo.
- Io sto da Giuly, ha l'appartamento appena fuori dall'ospedale. Così potró prendermi cura di Fra senza fare tutti quei chilometri.
- Buona la scusa per stare con Giuly! - scherzo e Roberto mi arruffa i capelli a mo' di avvertimento.
- Chi chiama mamma e papà? Ora che Francy sta meglio dobbiamo avvisarli.
- Lo farò io una volta a casa. Abbiamo tutti bisogno di una doccia e di un pasto decente.
- Con te il pasto decente è un sogno!
- Ve bene, peste, ordineremo una pizza! Ma la doccia è da fare.
- Ok ragazzi. Io mi cambio e vado dal nostro paziente, sento se ha bisogno di qualcosa. Mi ha detto Sonia di avvisarti che viene a casa stasera.
Vedo gli occhi di Roby illuminarsi! Ah l'amore!!
In un ora circa siamo a casa. Io ho un gran
bel mal di testa e mi rifugio al buio della mia camera! Non vedo l'ora che Fra faccia la convalescenza a casa. Almeno potrò fargli compagnia.
Sento in bagno l'acqua che scorre... Ho visto Roby stanco e provato. E ora dovrà avvisare mamma e papà. Che responsabilità che si è preso sulle spalle...
Dopo la doccia sento che si dirige in salone. Non voglio fare sentire la mia presenza ma voglio carpire la telefonata:
*****Roberto*****
- Pronto mamma sono Roby, come state?
- Bene figliolo e voi?
- Noi bene... A parte Fra...
- Ti prego caro, non tenermi sulle spine. . cosa gli è successo?
- Tornando ad Oristano ha sbandato con lo scooter, si pensa a causa della pioggia ed è finito in codice rosso al pronto soccorso.
- Francesco!! - e sento la mamma piangere - povero il mio ragazzo!
- Mamma ti chiamo per avvertirti che sta bene, un po' acciaccato ma sta bene.
- Cosa è successo, cosa dicono i medici?
- Ha subito un piccolo intervento alla testa per drenare l'ematoma e evitare che questo comprimesse sul lobo temporale. Poi gli hanno dovuto asportare la milza. E ad ultimo ha un braccio rotto, frattura composta, guarirà nel giro di un mesetto.
- Ti rendi conto di quello che mi hai detto! Tuo fratello poteva morire!!
- Pensi che non lo sappia? Siamo tutti sconvolti e io devo farmi forza per Terry. Simone ha deciso di stare da Giuliana, è più vicino al pronto soccorso e potrà sostenere meglio Fra.
- Ok... Mi dispiace per lo sfogo... Sono solo scioccata!!
- Ti capisco, la lontananza non aiuta!
- Dai un bacio a Terry. Poi domani chiamo il mio ragazzotto!
Chiudo la chiamata e noto Terry tre gradini sopra.
- Hai sentito la telefonata!
- Si la mamma piangeva!
- È naturale, è lontano e vorrebbe essere qui a prendersi cura di suo figlio.
- Ma non può, perché è meglio prendersi cura dei vecchi che dei giovani! - dico stizzita!
- Terry non sono cose da dire. Sono circostanze diverse che presto cambieranno. Ora dimmi come vuoi la pizza che la ordino.
- Salamino piccante!
- Ok, una salame piccante, una bottarga e carciofi!
Chiamo e tra mezz'ora arrivano le pizze. Giusto il tempo di mettere la tovaglia, le posate e i bicchieri e finalmente si mangia.
E invece no, non faccio in tempo ad addentare il primo triangolo che squilla il citofono. Vado ad aprire e la luce dei miei occhi mi abbraccia?
- Tesoro perché sei venuta? Ce la saremo cavati da soli!
- Si a pizza pranzo e cena. Se vuoi sposarlo ti conviene insegnargli a tenere un mestolo il mano!! - e Sonia si mette a ridere, dandole un bacio sulla fronte!
- Ti ricordo che il mestolo lo so usare anche bene!
- Si ma non per cucinare! - e tutti scoppiano a ridere.
- Chicca mi ero completamente dimenticata che venivi a cena, scusa. Ti va se la dividiamo?
- Se ti piace il salamino piccante te ne do un pezzo anche della mia!
- Affare fatto! Il mio uomo ha una bella birra in fresco? - dice dirigendosi nel frigo e tirandone fuori due bottiglie.
- E io chi sono? - brontolo! Amo la birra!!
- Una ragazzina di 14 anni a cui è permesso solo assaggiarla! - la rimbrotto!
- Su su, non fare il puritano. - e versa mezzo bicchiere di birra a mia sorella. Già le brillano gli occhi!
- Se si ubriaca te la battagli tu!
Noto che le due si scambiano un'occhiata d'intesa e mi arrendo all'evidente alleanza femminile.

*****Simone*****
Sono distrutto. Ormai è passata una settimana e sto aspettando dal dottor Nicolosi le dimissioni di Francesco. Da quando è uscito dal coma farmacologico è migliorato ogni giorno di più, il secondo giorno già faceva qualche passetto, verso il quinto ha cominciato a nutrirsi da solo con cibi leggeri. La radiografia al braccio mostra che si sta saldando alla perfezione e oggi dovrebbero toglierli i punti all'addome.
In questa settimana c'è stato un via vai di amici e Francesco non è stato quasi mai solo. Monia, stando da Giuliana, è stata qui tutti i giorni. Lo adora e ha fatto davvero tanto per lui.
- Dott. Altea se la sente di togliere i punti all'addome di suo fratello? Voglio vedere lo stato della ferita e poi firmo le dimissioni.
- Senz'altro dott Nicolosi, grazie per l'opportunità.
Vado da Fra e gli dico che devo togliergli i punti e che forse torniamo a casa. Lui mi segue nella sala medicazione, si stende su letto e io gli tolgo delicatamente i cerotti. Prendo l'attrezzatura e punto dopo punto libero la cute dal filo che la teneva insieme.
- Ti ho fatto male?
- Affatto dott. Altea! - e mi strizza l'occhio.
D'un tratto entra il primario e controlla bene la ferita:
- Bene signor Altea, sono felice di rimandarla a casa. Ma è ancora convalescente per 15 giorni, quindi niente sforzi, niente motorino, niente che possa compromettere il lavoro fatto in questa settimana. Si ricordi che ora lei è senza la milza e questo può portare ad una maggiore sensibilità alle infezioni. È raccomandato il vaccino annuale contro l'influenza e un attenta cura per ogni infezione che potrà sorgere. Per il resto le auguro una vita lunga e serena! Questi sono i fogli di dimissioni. Tanti auguri.
Il primario gli stringe la mano e Francesco ricambia riconoscente.
Poi si rivolge a me: - Dott. Altea non la voglio vedere in giro per l'ospedale per una settimana. Si è meritato un po' di riposo! - e va via verso il suo giro di visite.
- Ragazzo mio si torna a casa! D'ora in poi sarà tutto in discesa! - e Fra sorride di poter nuovamente tornare a casa!

P.s. tutto è bene quel che finisce bene. Ormai il libro sta giungendo al termine, altri 4 o 5 capitoli, devo ancora decidere, e poi l'avventura della nostra piccola Terry finirà. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. 💞💞💞 A tutti💞💞💞

TerryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora