Ricordi 27

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Aprii gli occhi accorgendomi di essere ancora tra le braccia di Tae. Pensavo stesse dormendo, ma quando mi voltai mi trovai a incrociare il suo sguardo.


"Oddio, ma quanto ho dormito? Che ore sono?"

"Giusto un paio d'ore, è ancora mattina!"

"Mi sembra di aver dormito un'eternità! Non riposavo così bene da tempo!"

"Chissà, magari è tutto merito mio e del mio trattamento speciale!" - disse ammiccando.

"Ma finiscila! Chi ti credi di essere?"

"Ma come chi? Sono Kim Taehyung, non ti pare abbastanza!"

"Ma sentilo!"


Iniziammo a bisticciare come due scolaretti e la stanza si riempì delle nostre risate.

Stavo per colpirlo con un cuscino, quando Tae mi fermò tenendo il pugno chiuso davanti ai miei occhi. All'inizio non riuscii a capire cosa stesse facendo, fin quando aprì il palmo della sua mano e qualcosa di luminoso mi lasciò senza parole.

"Voltati!" - sussurrò.

Il metallo freddo sulla mia pelle calda mi fece rabbrividire. Riflettendoci meglio, non credo fosse colpa della catenina. Sentire le sue mani su di me mi mandava in estasi.

"Buon compleanno Liz!"

Abbassai lo sguardo per osservare meglio il regalo e mi accorsi che c'era un piccolo ciondolo con l'immagine di uno smile.

Mi voltai verso Tae e quando provai ad aprire bocca per ringraziarlo lui mi zittì con un tenero bacio.

"E' bellissimo!"

"Quello smile rappresenta quello che provo quando sono con te. Tu mi fai sorridere, tu mi rendi felice!"

A quelle parole non seppi cosa rispondere e iniziai a piangere nascosta tra le braccia di Tae.

"Ti piace?"

"Se mi piace? Lo adoro!" - singhiozzai.

"Bene! Adesso però devo proprio andare! Abbiamo tanto lavoro in questo periodo e non posso permettermi di assentarmi!"

"Già, c'è un comeback da preparare!"

"Esatto! Però stasera si festeggia!"

"Dove andiamo di bello?" - chiesi pentendomi immediatamente della domanda - "Scusa, lo so che non possiamo farci vedere insieme!"

"Dispiace più a me fidati! Facciamo così, fai un po' la turista e ci vediamo qui stasera per le sei!"

"Mi sembra un buon piano! A più tardi!"

Passai il resto della mattina a tirar fuori tutte le mie cose dalla valigia e a decidere cosa indossare per la mia prima giornata da turista.

Optai per qualcosa di comodo e carino, non volevo di certo sfigurare stando in mezzo a quelle bamboline coreane.

L'aria di Seoul era ancora piuttosto fredda ma era piacevole passeggiare per la città. Visitare quei luoghi così familiari per Tae, non so perché ma, in un certo senso, mi sembrava di avvicinarmi di più a lui.

La città era meravigliosa e piena di negozi dove comprare tante cose inutili che adoravo, per non parlare del profumo di cibo che si diffondeva in ogni via.

Ero talmente presa da tutto ciò che mi circondava che non mi resi conto del tempo trascorso. Erano quasi le sei e dovevo ancora tornare indietro verso l'hotel.

Presi un taxi e riuscii ad arrivare con solo 10 minuti di ritardo.

Mentre mi avvicinavo alla mia stanza mi resi conto che la porta non era ben chiusa.

In un primo momento pensai subito a Tae, ma poi venni presa un po' dal panico e mi avvicinai con cautela. Sfiorai la porta e notai la stanza completamente al buio.

Mi feci coraggio e un piede dopo l'altro entrai.

Ricordo benissimo che la stanza si illuminò improvvisamente e un coro festoso cantava gli auguri di buon compleanno.

Quando i miei occhi si riabituarono alla luce non potevo credere a quello che vidi.

C'erano tutti, erano davanti a me come solo nei miei sogni avevo osato sperare.

"Buon compleanno Liz!"

Riconobbi immediatamente la voce di Jimin e quando lo vidi avvicinarsi con una torta tra le mani non riuscii a trattenere le lacrime.

Tentai di andare incontro al mio amico ma due braccia mi cinsero in vita e non riuscii più a muovermi.

"Esprimi un desiderio!" - sussurrò.

Quel tono basso e caldo per poco non mi fece cedere le gambe.

"Cosa potrei desiderare più di tutto questo?" - risposi soffiando sulla candeline poste minuziosamente sulla panna soffice.

"Davvero non hai espresso un desiderio?" - chiese Jimin.

"E cosa dovrei chiedere di più? Sono tra le braccia di Tae, a Seoul e sto festeggiando il mio compleanno con tutti voi!" - conclusi indicando tutti gli ospiti presenti.

"Credo che non servano presentazioni vero?" - fece Tae indicando tutte le persone nella stanza.

"Direi proprio di no, so benissimo chi sono..Kim.."

"Non canticchiare di nuovo i nostri nomi! Ho capito, non servono presentazioni!" - Mi interruppe Tae.

"Sai che sono un Army, queste cose mi vengono naturali!"

A queste parole le mie orecchie si riempirono della fragorosa risata proveniente dai ragazzi nella stanza.

"Finalmente ci conosciamo! Praticamente Tae non ci ha parlato d'altro nell'ultimo mese!" - Disse Namjoon.

"Era così felice che veniva più spesso anche in palestra pur di parlare con qualcuno del tuo imminente arrivo!" - lo prese in giro Jungkook.

"Avete finito?" - sbottò Tae - "Mantenere questo segreto stava diventando sempre più difficile e non vedevo l'ora di farvela conoscere!"

"Di farcela conoscere o di vantarti di lei?"

"Yoongi.....!"

Era bellissimo vederli interagire, si vedeva il gran bene che si volevano. Era davvero una grande e bellissima famiglia.

Trascorsi davvero una serata memorabile in loro compagnia e, anche se Tae mi prendeva in giro ogni volta che sorseggiavo un po' di vino, credo che quello fu il compleanno più bello della mia vita.

Lo stavo davvero festeggiando con i BTS e questa volta nessuna sveglia mi avrebbe svegliata da questo sogno.

Già, nessuna sveglia avrebbe potuto svegliarmi...

Winter Bear - Last/FirstDove le storie prendono vita. Scoprilo ora