I suoi occhi si spostavano in modo incontrollato dal mio viso al mio corpo.
Stava cercando di capire e lo vidi tentennare prima di avvicinarsi.
Senza dire una parola si inginocchiò e mi accarezzò la guancia dolorante.
Sussultai al suo tocco e si ritrasse immediatamente.
Continuava a guardarmi incapace di parlare o fare qualsiasi cosa.
Aspettava che dicessi qualcosa, che facessi qualcosa ma non accadde nulla.
Mi fissava e potevo percepire il suoi occhi che cercavano di scrutarmi l'anima.
Quell'anima ormai andata in pezzi per l'abuso subito.
Il suo sguardo puro e pieno d'amore era troppo da sostenere, così abbassai lo sguardo e non trovai il coraggio di rialzarlo.
In quel momento sentii il suo respiro spezzarsi.
Improvvisamente si allontanò da me e sparì per qualche minuto.
Quando tornò lo vidi allungare le sue braccia verso di me e d'istinto chiusi gli occhi e strinsi le braccia intorno alle mie gambe.
Tae non si arrese alla mia chiusura e con delicatezza assoluta mi sollevò dal pavimento.
Non riuscii a capire cosa volesse fare fin quando un dolce tepore avvolse il mio corpo.
Aveva riempito la vasca con acqua calda e dalla fragranza che emanava capii che avesse aggiunto anche dei sali.
Provò a tirar via i brandelli del mio vestito ma li afferrai con tutte le mie forze.
"Liz sono io, Tae, non aver paura. Non devi più aver paura!"
Al suono della sua voce allentai la presa e gli permisi di gettar via quell'abito ormai inutilizzabile.
Trasalì alla vista dei segni che coprivano la mia figura ma non si fermò.
Immerse una morbida spugna nell'acqua calda, la cosparse di un profumato liquido e iniziò a massaggiare le mie spalle.
I suoi movimenti erano lenti, leggeri, quasi impacciati.
Mi accarezzava con riguardo, come se potessi sgretolarmi al suo tocco.
Avrei dovuto apprezzare quello che stava facendo eppure volevo che smettesse di toccarmi.
Non volevo essere toccata, nemmeno da lui.
Nemmeno dalla persona che amavo più di me stessa.
Quell'uomo mi aveva portato via tutto.
Probabilmente Tae si accorse del mio disagio e mi aiutò ad uscire dalla vasca.
Avvolse il mio corpo con un grande asciugamano e mi fece sedere sulla panca davanti allo specchio.
Tamponò i miei capelli bagnati e, dopo averli spazzolati, li asciugò con cura.
"Adesso pensiamo a questo bel visino!" - disse con voce tremante.
Voleva rasserenarmi, ma non poteva. Nessuno poteva.
Lo vidi avvicinarsi all'armadietto e cercare qualcosa con disperazione.
Lo sentii urlare e buttare all'aria tutto quello che si trovò davanti.
Quando tornò da me notai i suoi occhi rossi e tristi. Ero io la causa della sua tristezza.
Spalmò una crema dall'odore pungente dove quell'uomo mi aveva colpita e al suo passaggio una lacrima raggiunse la mano di Tae.
I suoi occhi tornarono a cercare i miei.
"Parlami Liz, ti prego parla con me!" - mi supplicò.
Quanto avrei voluto, ma nulla uscì dalla mia bocca.
Vidi la rassegnazione comparire sul suo viso e questo mi spezzò più di quando non lo fossi già.
Prese un lungo respiro e prendendomi in braccio mi portò a letto.
Mi coprì e si posizionò al mio fianco abbracciandomi.
Possibile non capisse che non volevo essere toccata? Perchè non poteva lasciarmi sola?
Perchè doveva essere così?
Il tempo passava e la luna stava per lasciare il posto al sole quando decisi di fingere di dormire.
Pensai che forse mi avrebbe lasciata andare.
Mi sbagliavo, appena credette che dormissi mi strinse ancora di più e sentii qualcosa scendere lungo il mio collo.
Solo quando riconobbi gli spasmi dai movimenti del suo torace mi resi conto che quelle che avevo percepito erano lacrime.
Tae stava piangendo.
"È tutta colpa mia. Se solo fossi stato meno codardo ti avrei portata con me e adesso staremmo festeggiando. Giuro che troverò chi ti ha fatto questo. Te lo prometto."
Quelle parole mi fecero davvero male. Stava soffrendo e io ne ero la causa.
Fu in quel momento che mi resi conto che non potevo più restare al suo fianco.
Sarei stata sempre l'immagine di questo momento. L'immagine del suo dolore, del senso di colpa. L'avrei rovinato.
Quando il respiro di Tae si fece regolare intuii che si fosse addormentato e fu allora che presi la mia decisione.
Mi liberai dal suo abbraccio e, prendendo la mia valigia, indossai le prime cose che trovai.
Restai ad ammirare il suo bellissimo volto e solo quando la luce dell'alba illuminò una riga luminescente sulle sue gote mi ridestai.
Accarezzai le sue guance umide, mi diressi verso la porta e chiudendola alle mie spalle gli dissi addio per sempre.
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Winter Bear - Last/First
FanficQuando stai vivendo un vero e proprio sogno, ma il destino decide di svegliarti nel peggiore dei modi.. ⚠️ Presenza di scene forti 🏆🏆🏆🏆🏆🏆🏆 ⭐️Novembre 2021 #3 ita 🥉 ⭐️Dicembre 2021 #2 Ita 🥈