"Fa piano, praticamente Seijin ha la stanza attaccata alla mia!"
In silenzio arrivammo alla stanza di Tae e fui la prima a entrare, mi girai verso di lui e vidi la porta chiudersi di scatto.
Nello stesso momento udii una voce nel corridoio, qualcuno stava parlando con Tae.
"Cosa ci fai in giro a quest'ora? Gli altri sono rientrati già da un pezzo!" - chiese Seijin.
"Avevo solo voglia di fare due passi, adesso non mi è permesso nemmeno camminare?" - rispose stizzito Tae.
"Senza il mio permesso tu, ragazzino, non puoi fare nulla! Sai quanto sta costando all'agenzia la tua bravata? Dispatch non ci copre le spalle per due spicci. Quindi fin quando non torna tutto alla normalità tu non fai nulla senza il mio benestare. Nemmeno una passeggiata! Intesi?"
Non riuscii a sentire la risposta di Tae, probabilmente aveva semplicemente accennato la sua resa con un cenno del capo. Non poteva fare altrimenti.
Entrò nella stanza come una furia e sbatté così forte la porta che sobbalzai.
Rimase immobile davanti alla porta, aveva la testa bassa, i pugni chiusi e il suo corpo era curvo. Capii immediatamente quello che gli passava per la testa.
Mi avvicinai lentamente, presi i suoi pugni ancora stretti tra le mie mani e li appoggiai alle mie labbra. Diedi un leggero bacio su ognuno di essi e percepii il suo sguardo su di me.
Lentamente i pugni si schiusero e sentii il calore delle sue mani sul mio viso, continuava a guardarmi senza parlare.
Una richiesta silenziosa proveniva dai suoi occhi e le mie braccia si mossero automaticamente verso di lui. Mi alzai sulla punte e lo avvolsi tra le mie braccia.
Potevo sentire il suo respiro dapprima agitato, quasi animalesco, che pian piano trovò pace. Le sue labbra, sfogo di una rabbia repressa, iniziarono a lasciare bisognosi baci lungo la curva del mio collo, mentre le sue braccia, immobili fino a poco prima, accarezzarono la mi figura fino ad arrivare al bordo della felpa.
In un gesto improvviso me la sfilò portandomi a indietreggiare seguendo i suoi movimenti.
Le sue mani scesero lungo la mia schiena fino ad arrivare ai glutei che strinse sollevandomi e le mie gambe cinsero la sua vita in gesto meccanico.
Le sue labbra catturarono le mie, ma in quel bacio non c'era dolcezza, non c'era serenità ma solo desiderio primitivo, dettato dal solo istinto.
Mi poggiò sul letto ricadendo su di me, non c'erano pause, non c'erano sguardi, solo il bisogno di appartenersi. Se questa sarebbe stata la sua panacea io di certo non mi sarei tirata indietro.
Non era il solito Tae, era più rude, aggressivo ma non avevo paura di lui.
Tutto quello che stava subendo, tutte le restrizioni erano dovute a causa mia, stava lottando per me, per noi e il minimo che potessi fare era stargli accanto in ogni modo possibile.
Ciò che restava dei miei vestiti finirono a terra seguiti poco dopo da quelli di Tae.
Mi stringeva con prepotenza, con possesso lasciando visibili segni violacei ovunque poggiasse le labbra.
Stavo letteralmente impazzendo, ogni volta che la sua bocca si posava su di me un brivido di piacere si propagava lungo il mio corpo.
Tae mi stava regalando sensazioni mai provate prima e se inizialmente ero leggermente spaventata da lui adesso ne ero quasi attratta.
Questo suo lato per certi versi mi eccitava.
Continuò a leccare, baciare, succhiare ogni centimetro del mio corpo fino ad arrivare alla zona più sensibile.
In quel preciso istante si sollevò su di me e tornò a baciarmi mentre, con prepotenza, prese pieno possesso del mio corpo. Un piccolo gridolino vibrò sulle mie labbra mentre un lieve brivido di dolore mi percorse.
Durò solo un momento e tutto quello che ne seguì fu solo puro piacere.
Completamente privo di energie Tae si sdraiò al mio fianco e cingendomi con un braccio mi avvicinò a se.
Restai stretta in quell'abbraccio beandomi del suo profumo e del suo respiro ancora affannato per non so quanto. Ci stavamo godendo la serenità ritrovata e il sonno stava per raggiungermi, fin quando Tae si avvicino al mio viso e con voce roca sussurrò qualcosa che inizialmente non capii.
"Ti amo!"
Quelle due parole si insinuarono nella mia testa e nel mio cuore talmente velocemente che pensai di svenire.
Mi voltai verso di lui e, incrociando il suo sguardo, cercai la conferma di quello che avevo sentito.
"Ti amo!" - ripeté.
Un sorriso si stampò sul mio viso, salii cavalcioni su di lui e quasi con gli occhi velati dalle lacrime:
"Ti amo, anch'io!"
Solo quando vidi il suo boxy smile comparire capii quanto davvero l'amavo. Lo sapevo già, ma in quel momento non avevo più dubbi sui miei sentimenti.
Tae allungò una mano verso di me, afferrò la catenina che avevo al collo e mi attirò verso di se baciandomi.
"Non avere mai più dubbi su di me!" - disse.
"Mai più!"
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Winter Bear - Last/First
FanficQuando stai vivendo un vero e proprio sogno, ma il destino decide di svegliarti nel peggiore dei modi.. ⚠️ Presenza di scene forti 🏆🏆🏆🏆🏆🏆🏆 ⭐️Novembre 2021 #3 ita 🥉 ⭐️Dicembre 2021 #2 Ita 🥈