L'ora della partenza per Osaka arrivò fin troppo presto.
L'incessante squillare del telefono di Tae mi fece presupporre che avevamo dormito più del previsto.
"Tae, Tae!" - provai a svegliarlo - "Il tuo telefono sta squillando da almeno dieci minuti!"
In tutta risposta mi abbracciò come se fossi un cuscino e continuò a dormire.
Ero impossibilitata a muovermi, ma ero nella posizione perfetta per stuzzicarlo un po'.
Lasciai piccoli e continui baci lungo il collo fin quasi ad arrivare la dove iniziava la sua perfetta mascella scolpita.
Stavo per ricominciare la mia lieve tortura quando mi trovai le sue labbra incollate alle mie.
Un bacio dolce che sapeva ancora della notte appena trascorsa, un bacio che sapeva di quotidianità.
"Sai che così non mi sei d'aiuto vero? Se fai così diventa ancora più difficile lasciare il letto!"
"Ma allora eri sveglio?" - chiesi imbarazzata.
"Per tutto il tempo!" - disse spalancando il suo bellissimo boxy smile.
"Vorrei davvero essere arrabbiata con te..."
"Ma non puoi!" - mi interruppe.
"No!" - dissi nascondendomi sul suo petto.
"Smetti di essere così, altrimenti non usciremo mai da queste coperte!"
"Fuori dal letto!" - urlai per sfuggire dall'imbarazzo.
Mentre ero sotto la doccia sentii squillare nuovamente il telefono di Tae e questa volte ripose immediatamente.
"Arrivo subito!" - fu l'unica cosa che riuscii a sentire mentre uscivo dal bagno.
"Siamo molto in ritardo?"
"Non preoccuparti, preparati con calma. Ho una cosa da fare prima di andare. Ci vediamo alla macchina."
"Ok!" - fu l'unica cosa che riuscii a dire prima che lasciasse la stanza.
Sembrava così strano, il suo umore era improvvisamene cambiato.
Mi convinsi che, probabilmente, era stato richiamato per il ritardo così finii di vestirmi e mi recai al punto d'incontro il più velocemente possibile.
Quando arrivai le macchine erano già pronte e l'unico bagaglio mancante all'appello era il mio.
Apparentemente io e Tae l'avevamo fatta grossa. Mancavamo solo noi due per andare all'aeroporto.
Aspettai che i ragazzi mi raggiungessero, ma quando l'autista chiuse lo sportello capii che avremmo viaggiato separati.
Questa volta, però, fui l'ultima a salire sull'aereo.
Cercai immediatamente Tae per sistemarci come all'andata ma mi accorsi che il mio posto era occupato da Seijin.
"Liz, questa volta sarai la mia compagna di viaggio!" - disse una voce allegra.
Andai a sedermi di fronte a Jimin che mi guardò con sguardo interrogativo.
"Perché mi guardi così?"
"Toglimi una curiosità? È successo qualcosa con Tae? Per tutto il viaggio in macchina non ha fatto altro che discutere con Seijin. Sembrava nervoso, ma non sono riuscito a capirne il motivo!"
"In realtà stamattina era tutto normale, poi ha ricevuto una telefonata ed è andato via. Da quel momento non abbiamo più parlato. Avevo pensato si trattasse del nostro ritardo, ma ora non ne sono più sicura!"
"Avete fatto le ore piccole eh? Che avete combinato voi due? Anzi no, non voglio saperlo!" - sorrise.
Sapevo benissimo che stava cercando di distrarmi e, anche se una parte di me continuava a preoccuparsi, decisi di non farlo notare al mio cavaliere dall'armatura scintillante.
"Ma sono domande da fare?" - dissi fingendo un sorriso d'imbarazzo.
Il viaggio fu davvero breve e Tae non smise un attimo di parlare con Seijin. La mia preoccupazione non accennava a passare, anzi ebbe un'impennata appena vidi Namjoon unirsi alla discussione.
Lo vidi massaggiarsi il collo ed ebbi la conferma che qualcosa non andava.
Subito dopo l'atterraggio andammo in hotel e restai in attesa dell'arrivo di Tae per circa due ore, fin quando non ricevetti un messaggio.
"Oggi siamo pieni di impegni e non so a che ora riusciremo a liberarci, a più tardi."
Qualcosa non tornava, quando mi aveva parlato dei fanmeeting mi aveva elencato in modo dettagliato tutto il programma e per Osaka non c'era nulla, oltre al concerto ovviamente.
Decisi di fidarmi di lui e continuai ad aspettare. Non che potessi fare diversamente, praticamente ero relegata a quelle quattro mura della mia stanza.
Le ore passavano e di Tae non c'era neppure l'ombra.
Le poche ore di sonno della notte precedente iniziarono a farsi sentire e prima dello scoccare della mezzanotte mi addormentai.
Non so da quanto tempo dormissi, ma venni svegliata dal suono del mio telefono.
C'era un messaggio.
"So che è molto tardi, cerca di riposare. Io dormirò da Jimin. A domani."
A più tardi , a domani...il prossimo messaggio sarebbe stato ci vediamo a Seoul?
Perché non mi parlava, perché non mi diceva la verità?
Odiavo essere paranoica, ma in queste cose difficilmente sbagliavo.
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Winter Bear - Last/First
FanfictionQuando stai vivendo un vero e proprio sogno, ma il destino decide di svegliarti nel peggiore dei modi.. ⚠️ Presenza di scene forti 🏆🏆🏆🏆🏆🏆🏆 ⭐️Novembre 2021 #3 ita 🥉 ⭐️Dicembre 2021 #2 Ita 🥈