New Zeland

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Ero davvero in Nuova Zelanda. La destinazione misteriosa era stata finalmente svelata e non potevo esserne più felice.

Paessaggi mozzafiato ovunque voltassi lo sguardo, come al mio solito passai tutto il viaggio in macchina con il naso incollato al finestrino.

"Riesco a vederti ridere anche se non ti guardo!"

"Giuro che non sto ridendo!" - disse Tae cercando di mascherare le risa. - "Stavo pensando a quello che vedono le persone all'esterno e non sono riuscito a trattenermi!"

"Cosa vorresti dire?" - feci voltandomi verso di lui.

"Vedrebbero il nasino di un maialino!" - Continuò sollevando con un dito il mio naso già all'insù.

"Stai forse cercando dirmi che sono un maialino? Davvero?" - dissi scoppiando a ridere e iniziando una piccola vendetta a base di solletico.

"Basta, non ho mai detto che sei un maialino!" - implorò - "Ho detto solo che il tuo nasino schiacciato contro il finestrino sembra quello di un maialino!"

"Io non vedo la differenza!"

Avrei tanto voluto continuare la mia vendetta ma non ne trovai più la forza.

"Tu sei e sarai per sempre il mio orsetto polare!" - sussurrò con la sua voce profonda a un centimetro dal mio viso sollevandomi il mento.

Non riuscì a trovare una risposta alle sue parole e rimasi in silenzio a fissarlo.

Grazie al cielo quel momento terminò in fretta visto che il tassista ci avvisò di essere arrivati.

Quello che mi trovai davanti sembrava il paradiso.

Il mio sguardo non riusciva a catturare per intero la meraviglia di quel posto.

Scesi dalla macchina talmente di fretta da non essere certa che fosse davvero ferma

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Scesi dalla macchina talmente di fretta da non essere certa che fosse davvero ferma.

Corsi fino ad arrivare alla riva del lago e una volta respirata quell'aria fredda e pura mi sentii rinvigorita.

Un attimo dopo mi accorsi di non essere più sola a godermi la vista.

"Ti piace?" - chiese Tae.

"Se mi piace? È così bello che potrei anche piangere!"

"Lasciamo le lacrime per quando andremo via che dici?"

"Affare fatto!"

"Ho già portato dentro le nostre cose, che ne dici di entrare?"

La casa che aveva preonotato non era grandissima, ma davvero accogliente.

Un piccolo cottage a due piani che ricordava una casetta delle bambole di altri tempi.

Al nostro arrivo trovammo il caminetto già pronto per essere acceso.

Bastò una piccola fiamma per avviare un caldo e vivo fuoco.

Winter Bear - Last/FirstDove le storie prendono vita. Scoprilo ora