Capitolo 7

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Billie's POV
Quella ragazza aveva degli strani problemi, eppure aveva qualcosa in più rispetto a tutte le altre. Marta aveva fatto un cambio d'umore pazzesco: da triste e depressa era passata a ironica e scherzosa e mantenne il secondo lato per tutta la durata della partita di bowling che vinse.

Quando tornammo alla macchina tornò la Marta depressa di prima.

《Wow, che partita, ragazzi!》disse Greta.

《Più che altro che cadute epiche, vero Frank?》disse Mike ancora ridendo.

《Ringrazia il cielo che tra noi due c'è Greta, sennò ti avrei spaccato quel bel faccino da lama》disse Frank, ma sorridendo.

A Marta non sembrava importare di niente di tutto quello che stavamo dicendo: si accese una sigaretta e aspirava, guardando fuori dal finestrino. Ad un tratto parlò anche lei con la voce un po' roca, forse perchè non aveva parlato per un bel po':《Greta, dì a tua madre che non torno per cena》

《Va bene, ma dove andrai?》chiese Greta alla sua migliore amica.

《Non lo so ancora, non so neanche a che ora tornerò》disse Marta.

《Ok. Ti lascio la mia borsa, prendo solo il mio portafoglio》disse, poi le passò la borsa.

Accompagnammo prima Frank, poi Mike e infine Greta che salutò Marta dandole un bacio sulla guancia e dicendo:《Non cacciarti nei guai, capito?》

《Ok》fu la risposta di Marta, poi Greta scese dalla macchina e io e Marta ci lasciammo alle spalle la casa.

Marta's POV
Ormai avevo deciso, non potevo più tirarmi indietro dal non raccontargli tutto. Il problema era: come?

Rimanemmo in silenzio fino al cartello che diceva che eravamo arrivati alla fine di Berkeley, poi Billie parlò:《Allora, Marta, cosa dovevi dirmi?》

《Ecco, volevo dirti come mai in certi momenti mi vedrai passare da uno stato d'animo all'altro. Sono una bipolare del cazzo e mi odio e mi faccio schifo per questo!》 dissi con rabbia.

《Ehi, tu non farai mai schifo e non devi dirlo neanche per scherzo!》disse Billie. Chissà, magari iniziava a tenerci a me.

《Non mi conosci ancora per bene: ho rovinato un sacco di cose solo per colpa della mia bipolarità》dissi.

《Non è colpa di nessuno se sei bipolare, non prendertela neanche con te stessa》disse serio.

《Non ce la faccio, a volte penso che sia anche causa mia se i miei genitori sono morti...》dissi. Silenzio.

Calde lacrime iniziarono a rigarmi le guance mentre il sole tramontava e colorava la città di un bel colore arancione.

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