Capitolo 34

26 1 0
                                    

Greta's POV
I ragazzi provarono un altro po', poi alle cinque e mezza Billie ci accompagnò a casa in auto.

《Greta, controlla Marta con quel tuo cugino, intesi?》disse Billie guardandomi attraverso lo specchietto retrovisore.

《Ma perchè sei geloso? Io amo te!》disse Marta.

《Non si sa mai!》si giustificò Billie. Capivo perchè Marta si era innamorata di lui: in quel momento riuscivo a vedere bene i suoi occhi che venivano invasi dalla luce del sole che iniziava a calare dallo specchietto retrovisore. Ed ero d'accordo con Marta: erano davvero bellissimi.

Notai che Marta era tornata triste e mi accorsi solo in quel momento che la sua bipolarità quel giorno non era venuta fuori più di tanto, così le chiesi:《Che hai Marta da essere triste?》

《Mi mancano i miei genitori. Mi manca Angelica. Adesso mi manca mio fratello...》disse svuotando il sacco.

《Hai un fratello?》chiese Billie.

《Sì, si chiama Andrea e se n'è andato a vivere dai nostri nonni due anni prima che i nostri genitori morissero. Non mi ha mai chiesto come stessi, e non credo che soffra nè a vedermi, nè per il fatto che i suoi genitori siano morti. È un pezzo di merda, ma mi manca. Abbiamo solo un anno di differenza e i primi anni della nostra vita li abbiamo passati insieme. Siamo cresciuti insieme, anche se mi sono dimenticata ormai cosa vuol dire avere un fratello maggiore. Mike e Trè si comportano da tali: sono i fratelli che avrei voluto avere》disse Marta. Non mi ricordavo neanche di com'era fatto suo fratello e probabilmente neanche lei.

《Sono contento che Mike e Trè ti facciano quest'effetto, ma tu sei la sorella maggiore di tutti noi, Marta》disse Billie.

《Lo so, ma è Mike che è corso con un manico di scopa credendo che tu e Trè voleste farmi del male, siete stati voi tre a chiamare l'ambulanza per prendermi quando Federico mi ha quasi ammazzata di botte, siete stati voi a prendervi cura di me in 'sti giorni ed è anche grazie a voi se i miei problemi di bipolarità non si sono fatti sentire per un po'》disse Marta senza prendere fiato. Alla fine ansimava.

Eravamo senza parole sia io che Billie, così restammo in silenzio per tutto il resto del viaggio, poi, quando arrivammo a casa mia e di Marta trovammo un biglietto appeso alla porta: "Siamo andati a prendere David in aeroporto. Aspettateci in casa. Mamma e papà"

Io e Marta chiedemmo a Billie se volesse entrare in casa e lui accettò. Dopo un breve tour della casa, Billie, io e Marta ci ritrovammo seduti sul divano ad aspettare i miei genitori e David, quel mio cugino simpatico e gentile con tutti.

oh love❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora